OL' DIRTY BASTARD - RETURN TO THE 36 CHAMBERS: THE DIRTY VERSION

Reviewed by Fuso
VOTO
(da 1 a 5)
: 4,5

Ol' Dirty Bastard è il membro più pazzoide, schizzato ed imprevedibile del Wu-Tang Clan. Cugino di RZA e di GZA, si fa notare al primo ascolto di "Enter..." per il suo particolarissimo timbro di voce e per il fatto che gran parte dei refrain sono affidati a lui. Il suo debutto solista seguì quello di Method Man e ovviamente fece molto parlare di sé, tant'è che in America ne furono stampate due copie: alla prima "Dirty Version" seguì la "Clean Version", depurata delle rime più insolenti e irrispettose del Vecchio Bastardo. "Return To The 36 Chambers" è forse il disco più controverso del Clan. Durante l'ascolto sembra di fare un viaggio all'interno della mente malata di ODB, passando da pochi momenti lucidi a momenti di ubriachezza che sfiorano la pura follia. Ma lo psicologo RZA non appare affatto spaventato di fronte ad un caso di tale gravità e trova il modo di adattare alla perfezione ogni suo beat ad ogni follia del cuginetto. Si passa così da pezzi tiratissimi come "Brooklyn Zoo" e "Raw Hide" a pezzi insopportabili come "Drunk Game (Sweet Sugar Pie)", in cui ODB fa di tutto per non essere ascoltato: canta in un modo straziante, piange, fa persino i gargarismi. E ovviamente non mancano gli episodi di pura pornografia, come "Don't U Know", nella quale ODB e il fratellino 12 O'Clock raccontano le loro avventure sessuali senza risparmiare i particolari e gli apprezzamenti più espliciti. Ma quello che colpisce di più in questo disco è l'essenzialità dei beat, tosti e scarni all'estremo, con campioni dal denso sapore old school. Prendete ad esempio "Cuttin' Headz", ha una base semplicissima ma mi fa impazzire, così come mi fa impazzire "Raw Hide" (in cui ODB è accompagnato da Method Man e Raekwon), a mio avviso il pezzo più hardcore del Wu-Tang. E poi ci sono pezzi storici come "Shimmy Shimmy Ya", "Baby C'mon", "Hippa To Da Hoppa", "Snakes". Insomma, un disco che a tratti risulta eccellente ma che a volte, nella seconda metà, può risultare noioso. Se i tipi pazzoidi come Ol' Dirty Bastard vi sono simpatici e avete voglia di sballarvi insieme a lui, allora vi piacerà sicuramente il suo disco (magari skippando qualche traccia), se invece avete voglia di qualcosa di maturo che vi faccia riflettere allora vi consiglio di ascoltare Raekwon e il suo "Only Built 4 Cuban Linx...", ma questa è un'altra storia...


TRACK LIST

Ol' Dirty Bastard - Return To The 36 Chambers: The Dirty Version (Elektra 1995)
  1. Intro
  2. Shimmy Shimmy Ya
  3. Baby C'mon
  4. Brooklyn Zoo
  5. Hippa To Da Hoppa
  6. Raw Hide [Feat. Method Man and Raekwon The Cheff]
  7. Damage [Feat. The Genious]
  8. Don't U Know [Feat. 12 O' Clock]
  9. The Stomp
  10. Goin' Down
  11. Drunk Game (Sweet Sugar Pie)
  12. Snakes [Feat. Killer Priest, The RZA, Master Killer and Buddah Monk]
  13. Brooklyn Zoo II (Tiger Crane) [Feat. Ghost Face Killer]
  14. Proteck Ya Neck II The Zoo [Feat. Lord Buddah Monk, Prodigal Sun, Zoo Keeper, Murdoc, Killer Priest, 12 O' Clock, Shorty Shit Stain and 60 Second Assassin]
  15. Cuttin' Headz [Feat. The RZA]
  16. Dirty Dancin' (Bonus Track CD Only) [Feat. Method Man]
  17. Harlem World (Bonus Track CD Only)
BEATZ
  • The RZA: 2, 3, 5, 6, 8, 10, 12, 13, 14, 15, 16
  • Ol' Dirty Bastard and True Master: 4
  • The RZA and The 4th Disciple: 7
  • Ol' Dirty Bastard and The RZA: 9
  • Ethan Ryman and Ol' Dirty Bastard: 11
  • Big Dore: 17