Wisemen – Wisemen Approaching
Originariamente avrebbero dovuto chiamarsi The 7 Wisemen, fino a quando non successe che tre di loro smarrirono la via della saggezza e lì, sulla cima più alta della sapienza umana, rimasero solo in quattro a completare il cammino di purificazione delle menti. Il primo di loro, il maestro supremo Bronze Nazareth, lo conosciamo fin troppo bene: la sua capacità di comporre brani come se fossero colonne sonore per colossal cinematografici l’ha portato a un rapido successo, tanto rapido da permettersi un album solista con successiva rimpatriata di vecchi cari colleghi in meno di un anno. Quella del produttore è una musica studiata nei minimi dettagli, intelligente, aulica per certi aspetti, con trombe e tromboni sempre in prima linea, come a volerci far vivere un trionfo, forse il trionfo della conoscenza e della ragione sull’ignoranza e l’istinto.
Idea mia, sia chiaro; che però non nasce dal nulla, dato il concept che il nostro Bronze ha tirato su insieme agli altri tre wisemen: Kevlaar 7 (suo fratello, anch’egli producer nonché migliore dei quattro al microfono), Salute The Kid e Phillie, tutti col loro vissuto di sacrifici e difficoltà varie. “Wisemen Approaching” è appunto la storia, o meglio, una dimostrazione in rima di come dei veri saggi si comportano nelle varie situazioni che la vita ci mette ogni giorno davanti. L’idea, ben supportata dalle strumentali, non è niente male: il fatto che non vengano citati continuamente pistole, erba, sesso e sperpero di soldi è già un passo avanti verso il buonsenso, metteteci anche che si danno consigli accettabili sul viver sani e belli e allora persino i Zulu Nation Founders ne saranno davvero felici.
Insomma, ‘sto “Wisemen Approaching” da solo è più Hip-Hop del 99,9% dei dischi che provengono dal profondo sud, per capirci… E non è ancora tutto! C’è anche GZA un po’ a disagio sull’unico beat uptempo dell’album (ma perché l’avete messo proprio lì?), c’è un perfetto Planet Asia che si conferma ancora una volta il migliore della costa ovest (ok, a parità merito con Ras Kass…), e soprattutto c’è uno stilosissimo e privilegiato Vast Aire (<<the Sun is my dad, the Moon is my mother>>) che si permette di rubare la scena al saggio dei saggi Killah Priest nella meravigliosa “Iconoclasts”. In generale, nessun calo di tono allarmante, ma se proprio vogliamo essere pignoli non possiamo non registrare qualche nota ripetuta un po’ troppe volte dal virtuoso Nazareth.
Detto ciò, cari amici, mi sembra di aver parlato abbastanza chiaramente e il voto lì sopra non lascia spazio a dubbi: ora spetta a voi affidarvi a un po’ di saggezza interiore…
Tracklist
Wisemen – Wisemen Approaching (Babygrande Records 2007)
- Introducing (No Matter How)
- New Year Banga
- Illness
- Associated [Feat. GZA]
- Mixture Of Muhammad
- Iconoclasts [Feat. Killah Priest and Vast Aire]
- Founder Of Pain
- Blinded
- Up There Beyond
- Verbal Joust
- Words From Prodigal Sunn…
- Goblins (Tablets) [Feat. Planet Asia and Prodigal Sunn]
- Welcome Home [Feat. Gooch and Altaire]
- Honor’s Promise
- Wisemen Approaching
Beatz
- Bronze Nazareth: 1, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 11, 12, 13, 15
- Kevlaar 7: 2, 3, 8, 14

Bra

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