UanmNess pubblica “Gettoni – Shades of Soul vol. 4”

Dopo “Maggio19 – Shades of Soul vol. 3″ e un periodo di pausa, UanmNess – conosciuto come Ness negli anni passati – pubblica un nuovo volume della saga e ufficializza il suo ritorno comunicando l’uscita del terzo disco ufficiale dopo “Philosophy” (2014, BM Records) e “Prince caffè” (2018, Trumen Records). “Gettoni – Shades of Soul vol. 4” esce per 33 Db Good Noise, etichetta co-fondata dallo stesso artista di Salerno. La collana di EP tematici raccoglie tracce sperimentali, nate tra un disco ufficiale e l’altro; ogni titolo ha un concept specifico e i brani che lo compongono sono di solito anticipazioni stilistiche di ciò che sarà l’album vero e proprio. In particolare, in “Gettoni” gli antagonisti di videogame e cartoni animati vengono ridefiniti cercando di mostrare il loro lato più sensibile. UanmNess stravolge quello che nell’immaginario comune è la figura del villain, cercando di mostrarne il lato umano. Il lavoro di empatia dell’artista fa sì che lui stesso si sostituisca al cattivo, diventando voce narrante e protagonista per sviscerare il lato migliore di personaggi che, per definizione, rappresentano il male. Racconta: capita spesso ormai che più persone provino empatia per il villain di una narrazione, forse perché ci si riconosce di più nelle imperfezioni di quest’ultimo che nella perfezione dell’eroe. Con “Gettoni” mi piacerebbe capire se sono l’unico a empatizzare con quelli che gli altri chiamano cattivi. La speranza è sempre quella di riuscire a stimolare una domanda all’ascoltatore: in questo caso il messaggio sembra essere quello di non fidarsi a prescindere delle etichette che vengono messe addosso alle persone, ma cercare di andare oltre al pregiudizio e cercare di immedesimarsi con la parte discriminata. L’EP esce con un estratto video, “Donkey”: anche qui, tra toni tristi e altri più menefreghisti e leggeri, l’empatia del cattivo mostra un gorilla che spiega le difficoltà di rapportarsi con le persone e con il mondo, con la paura di essere ferito e di ferire, al tempo stesso temendo il proprio isolamento. Le speranze di Donkey Kong si racchiudono tutte nel rapporto con la sua Pauline (nel videogioco originale, la fidanzata di JumpMan rapita dal Gorilla), di cui è fortemente innamorato. Quest’amore rappresenta la soluzione alla condizione di chiusura del protagonista, dimostrando che ci sono emozioni e situazioni che ci danno la forza di superare le difficoltà.