TMHH – Errare umano
Quattro anni di attesa per questo secondo lavoro griffato TMHH. Un intervallo di per sé mediamente lungo, ma che nell’iperattiva scena Hip-Hop italiana equivale quasi a un intero decennio, con nuovi album che escono praticamente ogni giorno e che soddisfano tutte le possibili e immaginabili tipologie di consumatori finali. Trade Mark Hip Hop si ripresenta dunque con “Errare umano”, un progetto che, diciamolo subito, gira davvero benone e segna un netto e deciso cambio di stile e approccio da parte del rapper recanatese.
Se l’album d’esordio (“Roor roulette”) colpiva infatti diretto e pesante, questo sophomore si differenzia e contraddistingue per suoni decisamente più eterogenei e ricercati, sopra i quali il protagonista adagia rime intime e riflessive, scritte con un approccio cantautoriale rustico e schietto: poche finezze, ma tanta sostanza. La produzione di “Errare…” – opera al 70% di Lil Thug e con Dj West, JJames e Kd-One a completare il roster di macchinisti – è di assoluto rilievo, proponendo strumentali variegate e in grado di spaziare con agilità e scioltezza da beat profondi e scuri ad altri più affabili e attuali, passando poi per Rap ballads con la chitarra acustica a guidare le danze.
Nelle dodici tracce della tracklist, TMHH racconta e si racconta in maniera semplice e coinvolgente, alternando momenti intimi e introspettivi ad altri nei quali l’mc volge sguardo e riflessioni all’ambiente circostante e sempre rigorosamente limitrofo. I testi in prima persona ci consegnano appunto una figura malinconica (<<chiudo gli occhi, mi trovo di nuovo da solo con l’ombra/le stringo la mano, chiedo dove andiamo, sperando che un giorno risponda/ma lei resta muta, si gira sul fianco occupando la sponda/opposta alla mia e la malinconia si è fatta più cieca e sorda>> – “Errare umano”) e cupa (<<abbraccio la realtà finché non muore il giorno/mentre di notte non dormo per veder dormire il mondo>> – “Fumo e cenere”; <<soffoco in questo tossico restare fermo/è una stanza di sole pareti e da anni sono intrappolato al suo interno>> – “Ragione ultima”).
Ma non c’è spazio solo per inquietudini e buio, sia ben chiaro. Scorrendo le pagine del disco ci si ritrova di fronte un TMHH tanto fiero e orgoglioso del proprio percorso (<<un vero uomo sa anche rialzarsi/ho un alter-ego e non è Chinaski>> – “Campione”; <<io c’ero, quando non c’eravate io c’ero/ho sempre visto il mondo con l’occhio di chi non sogna/certo bisogna essere stupidi davvero/al lusso ho sempre preferito l’odore di fogna>> – “4 piedi in un paio di Nike”) quanto frizzantemente ironico verso le tendenze del momento in “Weela”, pezzo un po’ presa di posizione e un po’ presa per il culo della Trap…ovviamente su una produzione ostentatamente Trap.
Questa costante alternanza strumentale e lirica piace e convince appieno. “Errare umano” è di conseguenza un cambio di rotta che, seppur netto e perentorio, appare come una tappa inevitabile del percorso di crescita e maturazione di TMHH, con i due album solisti che paiono capitoli consecutivi dello stesso libro, scritti in maniera assai differente ma sempre dalla medesima mano.
Buona lettura. Pardon, buon ascolto.
Tracklist
TMHH – Errare umano (Glory Hole Records 2018)
- Errare umano
- Fumo e cenere [Feat. Claver Gold]
- Campione
- In ginocchio sui ceci
- Ragione ultima
- Quello che non ho
- Weela [Feat. Dylan Magon]
- 4 piedi in un paio di Nike
- Il passeggero
- Smisurata preghiera
- Periferia
- Navigare
Beatz
- Lil Thug: 1, 2, 3, 6, 7, 8, 9
- Dj West: 4
- JJames: 5, 10
- Dj West e Lil Thug: 11
- Kd-One: 12

Gabriele Bacchilega

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