The Next Diffusion – Dritto dal cuore (Straight from da heart)

Gli antichi romani (che non erano affatto scemi) usavano segnare le distanze
e i nomi delle loro strade principali su delle pietre appositamente scolpite
e profondamente piantate a terra di fianco alla pavimentazione.
Ancora oggi non è infrequente imbattersi in alcune di queste pietre,
chiamate PIETRE MILIARI. Alla luce di ciò, non credo che questa definizione
sia da usare così alla leggera…
(Dall’Enciclopedia del delirio, a cura di Coscia-Lamonica)

Pratica dissennata del diggin’ in the crates a livelli maniacali, la nozione della cultura Hip-Hop distillata direttamente alla fonte nella Grande Mela, filtrata attraverso Torino con la scuola di personaggi che comporta, entusiasmo allo stato puro, gli insegnamenti di Afrika Bambaataa e della Zulu Nation a fare da sfondo. Comprimere tutto ciò su un vinile origina uno di quei dischi che capitano una volta nella vita; e mi fa pensare che i tre signori in questione avessero un quantitativo di coglioni e di motivazione che la media del rapper odierno neanche s’immagina: a mio modesto parere, il discorso è tutto qui. Se volete aggiungo due o tre paroline con un certo peso, tratte direttamente dalla copertina interna del doppio vinile.

“The Next Diffusion” si ispira alla pura realtà, (la verità rende invulnerabili) esprime emozioni, divulga valori, confida speranze nelle quali chiunque potrebbe identificarsi, evitando banalità o falsi pretesti, il tutto espresso con la carica necessaria per intrattenere, conservando una tradizione culturale. Il contenuto è un insegnamento, chi lo apprende riflette e ne ottiene benefici personali. “The Next Diffusion” rivaluta l’Hip-Hop nella sua forma più completa, attraverso le origini della musica, gli appropriati stili di danza, le influenze e le aspirazioni. Si propone dopo una accurata selezione dando il giusto merito a chi ha contribuito a far sì che tutto questo avvenisse, in quanto prosegue un cammino intrapreso da altri artisti in passato. “The Next Diffusion” è ufficialmente riconosciuto da AFRIKA BAMBAATAA come gruppo di spicco della scena Hip-Hop italiana e rappresenta la ZULU NATION.

Tutto chiaro? The Left Side e The Right Voice (aka Maury B) ci danno dentro pesantemente con metriche sostanziose e personali, più testi davvero poco scontati, insomma cesellano di gioielli lirici i grandiosi beat di The Next One, che sfrutta la sua conoscenza enciclopedica della musica e crea tappeti con quel flavour tipico degli inizi anni ’90 che ti fa stare bene al primo colpo di rullante e che (personalmente) non trovo affatto sacrilego accostare a pietre miliari come “The Main Ingredient” o “Stunts, Blunts & Hip Hop” (ok, sono profondamente innamorato di questo disco e lo consumo da anni in dosi massicce più volte la settimana). Se pensiamo che all’epoca l’Italia non era affatto il proliferare di sedicenti rapper e il brusio di autoproduzioni che è diventata in seguito, ma – anzi – che il Rap in italiano era una specie di creatura un po’ strana (considerate che l’album è uscito nel 1995, ma la sua gestazione è stata bella lunga), ascoltare oggi nell’Anno Del Signore 2003 brani come “Il meglio dal peggio” (chi di voi possedesse il remix su un formato diverso dalla cassetta marcia mi contatti, offro cifre dissennate ed eventuali sacrifici umani trattabili) provoca uno strano effetto: da una parte ci troviamo di fronte a un rhyming e a un tipo di sonorità che sono superati (obiettivamente: per me sono quelli del miglior Rap di sempre), ma dall’altra possiamo sentire le vibrazioni, la realtà, o comunque vogliate chiamare quella cosa senza odore, colore e sapore che distingue uno storyteller da un belinone che si riempie la bocca di traduzioni letterali dei dischi americani e un produttore da un cialtrone qualsiasi che colpendo con il capo l’Akai 950 mette su una brodaglia vagamente sui 4/4. Il che succede per un po’ tutti i pezzi, ma non mi sposta di un millimetro.

Bellissime tutte le tracce (non inizio a citarvi i testi perché spero che li conosciate a menadito quanto me o che stiate già tentando di rimediare con uno studio matto e disperatissimo di leopardiana memoria), bellissimi anche gli interludi (quello con la segreteria telefonica di Next contiene tra gli altri un intervento di Skizo che fa ribaltare), bellissimo il freestyle di Maury B (quanti mc’s italiani oggi viaggiano come lui viaggiava già un bordello di anni fa?), misurati ed efficaci gli interventi degli ospiti (l’altro Zulu King Master Freeze in “Down with da nation”, Dre Love rappresenta Radical Stuff in “Educazione ed intrattenimento”), splendido il pezzo di saluti (“….to be continued….”), leggendaria “Do the next dance!” (anche per il remix di questa vale il discorso di cui sopra); forse l’unico pezzo che non mi soddisfa completamente è “Storie di un banfone”. Ovviamente in quel che ho scritto c’è tutto, anche quei pomeriggi passati ad ascoltare questo disco in ogni dove con i miei fratelli (Ernie e Ghoul, N.K.C.), la cassetta marcissima che non potrò più ridare a Matteo (R.I.P.), il vinile autografato da Next (Birette Fans Club?) e mi rendo conto di non poter proprio fornire a voi utenti del sito una recensione che si occupi solo dell’aspetto musicale.

Comunque, al di là di tutto, secondo me nessun autoproclamato critico o storico del Rap italiano può scrivere una lettera o pronunciare una parola senza conoscere le pietre miliari: “Dritto dal cuore” lo è.

Tracklist

The Next Diffusion – Dritto dal cuore (Straight from da heart) (Crime Squad 1995)

  1. Intro
  2. Il meglio dal peggio
  3. Hype Jazz (interlude)
  4. Ritorno al buon gusto (back to da flavor shit)
  5. Qualcosa per la mente
  6. Dritto dal cuore
  7. Chill (interlude)
  8. Ieri come adesso
  9. Freestyle (interlude)
  10. Storie di un banfone
  11. Something for da ladies!
  12. …..Parla dopo il bip!
  13. Down with da nation (part I) [Feat. Master Freeze]
  14. Just another love song
  15. Spazio richieste
  16. Affiancati: to da next line
  17. Funky break
  18. Do the next dance!
  19. Soul break
  20. Educazione ed intrattenimento [Feat. Dre Love e Dj Mesta]
  21. Fat loop (interlude)
  22. Pagato in pieno
  23. ….to be continued….

Beatz

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