The High & Mighty – Home Field Advantage

Voto: 4,5

Chi ci conosce dal nostro debutto in blu elettrico sul web 1.0 dovrebbe saperlo, chi ci conosce da meno può darsi l’abbia intuito: siamo visceralmente innamorati della Rawkus. Lo eravamo sul finire dei ‘90, quando – parecchio più giovani e pertanto affamati di novità – venivamo investiti dal suo sound senza compromessi; lo eravamo quando la label tirava in sostanza i remi in barca, dopo “Quality” di Talib Kweli, ritenendo poco o nulla significativa la successiva esperienza a marchio Rawkus 50; ancora, lo eravamo quando la Definitive Jux, per filosofia più che per interpreti, ne raccoglieva in certo qual modo il testimone; lo saremo per sempre. Nel pieno di quell’ondata, in un’annata durante la quale dagli stessi magazzini uscivano “Black On Both Sides” di Mos Def, “Internal Affairs” di Pharoahe Monch, l’EP “Heavy Beats Vol. 1” di Dj Spinna, “Little Johnny From The Hospitul” dei Co-Flow e “Soundbombing II”, dopo la tradizionale carrellata di singoli rilasciati in 12’’ (inaugurando in contemporanea l’attività della Eastern Conference), il duo The High & Mighty esordiva con “Home Field Advantage”.

Mr. Eon al microfono, Dj Mighty Mi alle macchine, originari di Philadelphia ma newyorkesi di adozione, entrambi nati nel 1972, appassionati di major leagues, sostanze varie cui ricorrere nell’ambito ricreativo, sesso e – ça va sans dire – buon Hip-Hop. Questa, a grandi linee, la cornice tematica di un progetto che non ambiva a raccontare una virgola in più, goliardico, irriverente, ma mai grossolano sul versante della realizzazione. In ambo i casi, non siamo al cospetto di due talenti destinati a riscrivere le regole del gioco; l’uno e l’altro confermano però una solida competenza in materia, cui si aggiunge un’intesa reciproca che compatta l’ora abbondante di durata in un percorso pressoché privo di ostacoli e – ventiquattro anni dopo possiamo dirlo con ragionevole sicurezza – fitto di gemme entrate di diritto nella storia dell’underground. Sgombriamo dunque il campo dalle ipocrisie: molta musica che ascoltiamo quotidianamente, sebbene di valore, non ci terrà compagnia tra un quarto di secolo o poco meno; grazie anzitutto a un gruzzoletto di hit fenomenali, “Home Field Advantage” ha invece mantenuto intatta una freschezza persistente, avvertibile oggi quanto ieri.

Come non partire dall’immortale “B-Boy Document ‘99”? Il sample di “Polarizer” di Joe Thomas, utilizzato in maniera sopraffina, l’omaggio alla old school dei Krown Rulers, l’aggancio di Mos Def (<<it’s on fire tonight/everything on my side is looking alright/it’s the high power original, b-boy traditional/raw bass material, Brooklyn individual>>), le citazioni della strofa di Eon, la routine ai piatti di Dj Sebb in coda; un classico assoluto. E – tocca ricordarlo – si trattava di una sorta di remix di una versione che, meno Mad Skillz e con l’aggiunta di El-P e Mike Zoot, aveva un timbro clamorosamente hardcore; peccato non sia stata inserita in veste di bonus, la si può comunque recuperare nella compila “Eastern Conference All Stars”. Facendo un piccolo passo indietro, il disco sbocciava da premesse già validissime: “Dirty Decibels”, col Pharaone al ritornello, dava subito un’idea del clima generale (aggiungiamo che barre come <<where the tree grows, is where the E goes/my ego’s big too, ask your amigos/megaton flasher, psychadellic thrasher/boom-bam-basher, transluscent>> dimostrano che The High aveva in dote un flow di tutto rispetto), peraltro su uno dei tanti beat in chilotoni del suo socio, “Top Prospects”, con i californiani Evidence, Defari e Alchemist in cabina regia, poneva poi in risalto la caratura delle collaborazioni in scaletta, ennesimo punto a favore dell’album.

Del resto, messa in cassaforte una partenza sontuosa, la scia da seguire era tracciata. “The Last Hit”, con “Any Man” e “Watch Dees”, completa il trio di partecipazioni di un Eminem che in casa Rawkus non appariva affatto fuori posto (<<escaped Bellevue, stuffed the nurse in a purse/disperse like I added too many words in a verse>>); “The Meaning” è tra i pezzi più tirati, anche grazie al bel campione di “Django” del Modern Jazz Quartet, nel quale Eon dà un accento meno caricaturale al suo copioso battle Rap (<<so act quick, kids at the top is lackin’/they tryin’ to turn Hip-Hop to just plain rappin’>>); “Shaquan & Eon” e “Open Mic Night Remix” – medesima strumentale, cambia di nuovo la squadra dei rapper – trovano ulteriore combustibile dalla selezione dei contributi esterni; “Mind, Soul And Body” è una legnata e punto. Quindi, il chiodo fisso del gruppo (fin dal fronte copertina): lo storytelling a tinte trash con protagonista il porno detective “Dick Starbuck” (<<now let’s play doctor, or should I say dentist?/I be Starbuck, you the dental hygenist/first, brush your teeth, then rinse please/orally, like Monica Lewinsky>>), gl’immancabili Smut Peddlers con “In-Outs” (<<pissed in her mouth and lit her stomach for a while/kicked her in the ass while she gave birth to a crystal>> – Cage è in vena di finezze) e la celebrazione della masturbazione nella seconda parte di “Hands Of Experience”, con Kool Keith, What? What? aka Jean Grae e Bobbito Garcia (per l’originale – sempre con El-P! – vale quanto detto a proposito di “B-Boy Document”).

Una manciata di brani (“Hot Spittable”, “Weed”): è ciò che non convinceva all’epoca di “Home Field Advantage”, invecchiato piuttosto bene se le sbavature da segnalare rimangono le stesse di allora. Nel voto assegnato in alto c’è un mezzo punticino di componente affettiva? E’ probabile. Né, appunto, potrebbe essere altrimenti: non abbiamo mai smesso di farlo girare nel lettore (o sul piatto), pur consapevoli – ma forse anche per via – del suo essere un po’ fuori di testa e a dispetto di un cammino che, nei fatti, ha dilapidato troppo presto l’ottimo abbrivio. Va da sé che non si possa parlare di meteore: un fuoricampo come quello piazzato da Mr. Eon e Dj Mighty Mi riesce a pochi e non è frutto del caso.

Tracklist

The High & Mighty – Home Field Advantage (Rawkus Records 1999)

  1. Tip Of Time
  2. Dirty Decibels [Feat. Pharoahe Monch]
  3. Top Prospects [Feat. Evidence and Defari]
  4. Dick Starbuck “Porno Detective”
  5. B-Boy Document ‘99 [Feat. Mos Def and Mad Skillz]
  6. The Last Hit [Feat. Eminem]
  7. Ay Yo (Skit)
  8. Hot Spittable
  9. The Meaning
  10. In-Outs [Feat. Cage]
  11. Papers Please (Skit)
  12. Shaquan & Eon [Feat. Mad Skillz]
  13. The Half
  14. Hands Of Experience Pt. II [Feat. Kool Keith, What? What? and Bobbito Garcia]
  15. Weed
  16. Newman (Skit)
  17. Open Mic Night Remix [Feat. Wordsworth and Thirstin Howl III]
  18. Mind, Soul And Body
  19. Friendly Game Of Football

Beatz

  • Dj Mighty Mi: 1, 2, 4, 5, 6, 8, 9, 10, 12, 14, 18, 19
  • The Alchemist: 3, 17
  • Reef: 13, 15

Scratch

  • Dj EV: 4
  • Dj Sebb: 5
  • Dj Daze: 6, 9, 12, 13
  • Dj Mighty Mi and Dj Daze: 18