The Herbaliser – Take London

Voto: 4

Conosciamo Jake Wherry e Ollie Teeba come produttori a metà strada tra l’Acid Jazz e l’Hip-Hop, i quali hanno fatto diventare il loro duo, The Herbaliser, uno dei più significativi della grande famiglia Ninja Tune. “Take London” è il loro quinto album e riprende un po’ la stessa formula che nel 1999 venne utilizzata per “Very Mercenary”, ossia quella di fare un disco con più pezzi cantati. Il grosso (e il meglio) della parte lirica è come consueto riservato a Jean Grae (WhatWhat? nei precedenti album) e altri mc’s più o meno famosi, inglesi o statunitensi. Oltre a quello della sopraccitata Jean Grae, l’altro nome che salta subito all’occhio è però quello di Roots Manuva, del quale parleremo in seguito.

Dopo un intro prettamente inglese, che ironizza sul titolo dell’album (<<London is there for the taking. A rich city: food, women, gold…>>), la parola viene data a Jeane-Jeen che apre con un pezzo di gran qualità sia per quanto riguarda il beat (uno dei pochi non suonati dall’orchestra, ma non si direbbe) che il flow. Il singolo di “Take London” è la posse cut “Generals”, in cui partecipano ben sei personaggi, metà uomini e metà donne (una delle quali, MacGuyver, aveva 12 anni nel 2005! Non male, come inizio, apparire su un album degli Herbaliser) e si riprende il tema militare: divertente il video, per metà cartone animato, in cui automi e panda peluche iniziano a invadere le strade di Londra. Il beat è sullo stesso stile di “Nah’ Mean, Nah’m Sayin'”; alcune delle strumentali create per gli mc’s hanno un certo richiamo a colonne sonore di vecchi film d’azione (oltre ai due pezzi citati, “Failure’s No Option”, un campione di “Twice Around”, “More Tea, More Beer”, “How To Keep A Girlfriend”).

Beninteso, “Take London” non è affatto un concept album, infatti a parte “Generals” le altre tracce hanno temi diversi, la maggior parte molto divertenti (in particolare quelli scritti da Jean Grae). Il solito depresso è invece l’inconfondibile Roots Manuva (the most identifiable voice in UK Hip-Hop, come concorda la BBC), che su un beat assolutamente perfetto per lui canta “Lord, Lord”, stranamente senza inserire contaminazioni Grime. Le tracce più curiose, interessanti e originali dell’intero lavoro sono tuttavia quelle strumentali, che spaziano tra l’Hip-Hop più tradizionale (“Song For Mary”, “Kittynapper”), l’Elettronica funkeggiante (“Gadget Funk”) e il Jazz (“8 Men Strong” e “Geddim’!!”, che è un tributo al famoso sassofonista Stan Getz); e, a proposito di tributi, il primo CD si conclude con una dedica all’artista Serge Gainsbourg.

“Take London” è uno di quegli album che, se ascoltati per caso senza sapere di chi si tratti, istintivamente esclami Ninja Tune. E se ciò non capita, vuol dire che avete bisogno di approfondire l’argomento: gli Herbaliser sono un buon punto di partenza per farlo.

Tracklist

The Herbaliser – Take London (Ninja Tune 2005)

Disc 1

  1. Take London
  2. Nah’ Mean, Nah’m Sayin’ [Feat. Jean Grae]
  3. Song For Mary
  4. Generals [Feat. Jean Grae, A.K., Cheech Marina, Daddy Mills, Trap Clappa and MacGuyver]
  5. Gadget Funk
  6. Failure’s No Option [Feat. Cappo]
  7. Lord, Lord [Feat. Roots Manuva]
  8. Man Who Knows
  9. Kittynapper
  10. Geddim’!!
  11. If You Close Your Eyes [Feat. Jean Grae]
  12. Sonofanomutha
  13. Twice Around [Feat. Jean Grae]
  14. I Know A Bloke
  15. 8 Men Strong
  16. Serge [Feat. Katerine]

Disc 2

  1. More Tea, More Beer [Feat. Jean Grae]
  2. Meteoric [Feat. Cappo]
  3. I Am [Feat. Wildflower]
  4. How To Keep A Girlfriend [Feat. Jean Grae]
  5. None Other [Feat. Cappo]

Beatz

All tracks produced by Jake Wherry and Ollie Teeba

Scratch

All scratches by Ollie Teeba

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