The Dynospectrum – The Dynospectrum

Voto: 4 | Reviewed by Dr. What?

Non c’è che dire, la scena Hip-Hop indipendente è una continua sorpresa e più mi ritrovo a scavare nei sotterranei più bui dell’underground, più faccio fatica a capire come alcuni veri e propri gioielli siano potuti passare completamente inosservati negli anni. Uno di questi è “The Dynospectrum”, un potentissimo progetto nato durante i primi anni di vita della Rhymesayers, precisamente nel ’98, che sicuramente non deluderà gli amanti dei suoni più grezzi. Le collaborazioni tra artisti ci hanno abituati a nomi stravaganti (vedi Roosevelt Franklin…), quindi non fatevi ingannare dall’insolito nome del gruppo: dietro quello che potrebbe sembrare un riferimento a dinosauri e archeologia si celano i versi e i flow di alcuni dei vostri mc’s preferiti; The Dynospectrum è infatti un mostro a cinque teste, due sono quelle degli Atmosphere (Ant e Slug), le rimanenti corrispondono ai profili di I Self Devine (Micranots), Musab e Swift The 90° (Mr. Gene Poole). Perciò, se la matematica non è un’opinione, il risultato devastante è ampiamente garantito.

E infatti così è stato. Diciassette tracce, un viaggio diretto di sola andata nei meandri dell’hardcore – da dove risulta praticamente impossibile uscire per quanto si è andati a fondo. Al bravissimo Ant è doveroso attribuire gran parte del merito, batterie sporche e campioni ipnotici sono strutturati fin troppo bene per non rimpiangere ancora una volta i meravigliosi anni novanta; e fate molta attenzione, perché non lo risentirete facilmente suonare così nei suoi lavori successivi (per gli Atmo in primis). Gli mc’s, dal canto loro, non sparano mai a salve: Slug e compagnia bella procedono ferocemente e divorano microfoni senza prendere fiato (anzi, direi proprio che lo tolgono all’ascoltatore!) e senza lasciare spazio a ritornelli cantati o rime fuori luogo, il tutto dal primo all’ultimo, benedettissimo secondo di questo gustoso macigno.

Insomma, “The Dynospectrum” è il classico titolo per il quale citare una traccia o un’altra non avrebbe senso, perché non renderebbe giustizia alle rimamenti. Ma, soprattutto, “The Dynospectrum” è il classico titolo che dovete assolutamente recuperare, se volete rendere giustizia al talento di questi grandi – e sottovalutati – artisti.

Tracklist

The Dynospectrum – The Dynospectrum (Rhymesayers Entertainment 1998)

  1. You Can Lose Your Mind
  2. Introspectrum
  3. Headphone Static
  4. Permanent On Surfaces
  5. Breath Of Fresh
  6. The Wintermoon
  7. Brief Interlude
  8. Appearing Live
  9. Southside Mith
  10. Traction
  11. Decompression Chamber
  12. Evidence Of Things Not Seen
  13. Superior Friends
  14. I Wouldn’t Want You To Die Uninformed
  15. Tenfold
  16. Anything Is Everything
  17. Armor

Beatz

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