The Doppelgangaz – Hark

Voto: 4,5

Contrito, mi autoflagello: dove sono stato fino a oggi? Come ho fatto a non avere alcun notizia riguardante i Doppelgangaz? Che, giusto per rincarare la dose in merito alla mia negligenza, sono oramai al terzo disco ufficiale, più un EP e due raccolte di strumentali nell’arco di soli quattro anni! Non so che dire, ma per tentare di colmare il gap, cerco d’introdurre “Hark”, l’ultima fatica prodotta dal duo di Orange County, NY, cioè Matter Ov Fact ed EP. La prima cosa che mi viene da raccontare della coppia è senza dubbio il loro carattere underground spinto e soprattutto il fatto che tutti i testi e tutte le strumentali siano frutto esclusivo dei due rapper/producer in questione. Proprio così, non c’è nessun intervento esterno che porti il suo contributo in “Hark”, tutte le rime e il substrato musicale che le accompagna sono frutto al 50/50 dei Doppelgangaz medesimi che, se ci fosse la necessità di sottolinearlo, sono davvero in una simbiosi indissolubile.

E’ molto probabile che tale legame nasca da una maturazione trascorsa assieme, al di là dell’esperienza musicale, fondata sulla costante condivisione di attimi, che siano essi legati alla scuola, alle scorribande da ragazzini o ai primi tentativi di mettere assieme qualcosa di serio dal punto di vista artistico, in questo caso musicale. Si tratta di un concetto che mi piace sottolineare e che spesso trova conferma nel nostro genere preferito: poter vivere momenti assieme e crescere come amici e/o compagni di avventure non fa altro che rafforzare le collaborazioni e soprattutto l’unità d’intenti, permettendo, quasi involontariamente, di dar vita a progetti di alto profilo. Ecco allora che “Hark” suggella il perfetto connubio tra i due, rafforzando l’identità che veniva anticipata nei loro album precedenti – “Lone Shark” su tutti.

Ciò che troverete, in questo caso, è un’atmosfera che mette in mostra caratteristiche scure e malinconiche, le quali sono ancor più percettibili nelle varie scelte artistiche del booklet e nella produzione degli innumerevoli video messi in circolazione dal gruppo (fatevi un giro su YouTube, ne avrete a sufficienza). Non aspettatevi, però, tematiche sanguinarie e truci in stile Necro, l’approccio è più selvaggio e meno prevedibile, gli scenari sono quelli di una landa tetra e ghiacciata invece che di una periferia fumante e scura. La tensione creata dalle strumentali volutamente ruvide e grezze e dalle rime metalliche e gracchianti proiettano l’ascoltatore in un mondo freddo, desolato, il quale viene ulteriormente rafforzato dall’attitudine dei due mc’s, che tendono ad abbigliarsi utilizzando mantelli e capi che li fanno sembrare dei senzatetto, un’efficace simbologia del loro stile e dei loro intenti artistici.

Le batterie scelte sono scarne e fondamentalmente semplici, a queste si abbinano suoni duri, a volte funebri e altre più leggeri, senza mai allontanarsi dal percorso molto marcato che il gruppo ha individuato. A parte l’originalità, il risultato è alquanto particolare e di certo coinvolgente. Dal punto di vista del Rap, se la cavano entrambi egregiamente, proponendo uno stile semplice, omogeneo, fatto di barre spedite e ben scandite le quali si fondano su tematiche non sempre immediatissime. La prima cosa che balza all’orecchio e che vi dice qualcosa in merito all’anticonformismo dei due è la tendenza a scrivere testi in terza persona, lasciando solo sporadicamente frasi espresse nella prima persona singolare. Il risultato è incisivo e molto sensibile a uno storytelling del tutto peculiare, con contenuti che si spingono dal sesso (“Skin Yarmulke”, “Smang Life”) all’autocelebrazione, passando per temi più astratti che catapultano l’ascoltatore nel mondo ignoto e malato (“Us 2 Da Man”) che già le produzioni riescono a raccontare.

Credo che aggiungere dettagli sia davvero superfluo, perché “Hark” è un album istintivo e di continue scoperte, un prodotto dalla caratura elevatissima. Io ho già recuperato tutti gli album precedenti, se siete dei veri rapmaniaci dovreste fare lo stesso.

Tracklist

The Doppelgangaz – Hark (Groggy Pack Entertainment 2013)

  1. Doppel Hobble
  2. Skin Yarmulke
  3. Hark Back
  4. Us 2 Da Man
  5. Taking Them Pills
  6. Oh Well
  7. Sugar Awn Eht
  8. Barbiturates
  9. Harken Forward
  10. On The Rag
  11. Smang Life
  12. Sun Shine

Beatz

All tracks produced by The Doppelgangaz

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