Svez – Rap veritas
Svez è tornato. Ad annunciarlo è un beat con le trombe e un testo autocelebrativo; gli anni passano, il Nostro rimane fedele alla linea e oramai è uno dei king di Napoli: ce lo ricorda il secondo brano di “Rap veritas”, rime autorevoli sopra a un Funk macchiato di crimine che odora di asfalto e vecchi vicoli. Se avete già avvertito una sensazione di déjà entendu, be’, siete attenti e avete subito capito qualcosa. Il restante (e corposo) qualcosa si scopre con un ascolto più profondo del disco. E così, andando oltre qualche pregiudizio suggerito dalla forma, si possono notare le percussioni mediterranee di Ciccio Merolla, un resoconto tutt’altro che chiuso, un’autocelebrazione sincera e fondamentalmente umile, un’esigenza di rimanere indipendente e un forte legame con una dimensione più popolare che ghetto (appunto “Svez is back” e “The lords of the Dogtown”).
Comunque, trattandosi di arte, la forma è importante: “Prigioniero della musica” stucca un po’, nonostante i contenuti, “Tutt pumpat” è sospettosamente ridanciana, l’assolo ne “L’occhio del Grande Fratello” mi suona vagamente come fuori posto. Tornando al tema del microfono, quello che trovate in “Rap veritas” è un buon Rap onesto che non innesca l’auspicata rivoluzione, più legato al passato che futuribile: un indizio è dato dalle due lettere di quel cappellino, che pesano e proiettano la loro ombra in alcuni angoli del disco, mentre una prova è data dalle parole di Svez stesso, secondo cui il Rap <<rappresenta l’ordine in mezzo a questa confusione>> (la titletrack).
Inoltre, il flow in “The Svez world” è un po’ legato, produzioni come quella de “L’ultimo giorno” sono in circolazione da tanti anni… Ma rimangono poche altre critiche e, a mio parere, marginali: dilungarmici sopra non renderebbe giustizia a ciò che c’è di buono nell’album. Oltre ai pezzi sopra citati, il Soul in italiano di “Sogni” funziona, “Fratomo” intrattiene a dovere, la prova di forza da cane sciolto sentimentale di “C’è posta per te” è intensa, la distopia aggiornata all’iPhone de “L’occhio del Grande Fratello” è davvero viva e le produzioni di Detox, per i miei gusti, si distinguono positivamente tra le altre. Tirando le somme, “Rap veritas” è un disco davvero genuino e piuttosto classico, che farà contente tante persone e pecca unicamente di freschezza in alcuni episodi. Il cane pazzo ha ancora qualcosa di importante da comunicarvi.
Tracklist
Svez – Rap veritas (Frog Storm Rec. 2010)
- Svez is back
- The lords of the Dogtown [Feat. Uncle Poet e Callister]
- Prigioniero della musica [Feat. Dj Gruff e Shona]
- C’è posta per te
- L’occhio del Grande Fratello
- L’ultimo giorno [Feat. Castì e Shona]
- Tutt pumpat [Feat. Castì]
- Fratomo [Feat. Dj Gruff]
- Ca pala [Feat. Speaker Cenzou]
- Verbal blitz [Feat. Mars]
- Rap veritas
- Sogni
- The Svez world
Beatz
- Sonakine: 1, 6, 9
- Detox: 2, 7, 11
- Magista: 3, 12
- Svez: 4, 13
- Dj 2Phast: 5, 8
Scratch
- Pijei Gionson: 2
- Dj Uncino: 4
- Blatters: 7
fabio
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