Stereomath – Il primo e l’ennesimo
Direttamente dalla Calabria, ecco a voi il progetto Stereomath, composto da Mastro Prod. e Masta P, già membro dei Kalafro. Con un approccio tendenzialmente militante, i Nostri sfornano diciannove tracce che hanno un po’ il difetto dell’eccessiva omogeneità, pur risultando tutte realizzate adeguatamente e spesso con un struttura ben più complessa di tanti altri progetti simili. Al di là del fattore militanza, che si può odiare o amare, il disco ha delle coordinate precise dal punto di vista musicale, che sono riassumibili in una volontà di essere musicali il più possibile, andando spesso oltre l’Hip-Hop e addentrandosi negli insidiosi meandri del cantato. Rispetto a ciò, credo ci siano ancora diverse carenze (laddove, invece, non ne ravviso per quel che riguarda il Rap, pur non trovando eccezionali le doti dimostrate nell’album), a cui viene in parte posto rimedio con l’ausilio dei contributi di EasyOne (stesso collettivo) e Malikah Jamilah (non male, pur se classicissima).
Affiora più volte la matrice Raggamuffin (non è casuale il riferimento/omaggio ai Sud Sound System di “Fuecu (intra sta casa)” nella gradevole “Io sono” e in moltissimi pezzi è possibile notare virate di pari direzione), che convive nella maggior parte dei casi con un’impostazione tradizionale del beat, figlia della vecchia scuola (si senta, ad esempio, “Puntando al cielo”, musicalmente – ritornello a parte – più che riuscita). L’impostazione lirica è un po’ troppo legata alla volontà di arrivare immediatamente, con una scrittura del testo priva di grandi invenzioni nell’elaborazione dei pensieri, ma sono consapevole di come quest’aspetto possa invece costituire un’attrattiva per molti ascoltatori abituali di Rap.
I concetti espressi ruotano in parte attorno alla rivendicazione del proprio status di outsider (come in “Attitudine” o “Dietro le barricate”, forse i passaggi più tardo adolescenziali di tutto il disco e quelli che meno mi hanno convinto, assieme alla dura invettiva di “Stereo out(ing)”), in parte si concentrano sulla denuncia di ingiustizie sociali e sulla proposta di una militanza attiva. Chi scrive non si riconosce del tutto in quest’impostazione, perciò non è semplice darvi dalle indicazioni precise senza far entrare in campo opinioni assolutamente personali, ma credo che se siete degli abituali ascoltatori di un certo tipo di Rap e non vi fate troppe domande su intenzioni e contraddizioni di questo progetto (cosa che io ho fatto, forse con malizia eccessiva) potrete davvero trovare molti motivi per sostenere gli Stereomath e “Il primo e l’ennesimo”, specie se siete in un’età più vicina ai venti che ai trenta. Restano delle carenze nel cantato, che suggerisco di abbandonare o di limitare, mentre continuano a convincermi i brani che più si discostano da ideologia (non nel senso stretto di credo politico, ci tengo a sottolinearlo) e rivendicazione della propria condizione di presunta anomalia (anche se un brano come “La verità non è sempre rivoluzionaria” è tra i migliori di tutto il progetto, nonostante il dito puntato verso non ho capito bene chi).
Ascoltatelo con calma e senza troppi pregiudizi e scoprirete se trovare motivo d’interesse in questo lavoro o, come è successo a me, considerare il tutto un po’ prevedibile e superficiale nelle posizioni espresse, solo apparentemente estreme, e nelle sue influenze Reggae.
Tracklist
Stereomath – Il primo e l’ennesimo (No label 2012)
- Stereo in
- Io sono [Feat. Skat]
- International vibration [Feat. Malikah Jamilah]
- Dietro le barricate [Feat. EasyOne]
- Quale rivoluzione
- Una questione d’onore [Feat. Sergio Idone]
- Stereo right on
- Come va?
- Attitudine (alla follia)
- Statale 106
- Domani si parte [Feat. EasyOne]
- Occupy (w)all street [Feat. Shiva]
- Pi cu parra assai pt. 2
- Stereo left on
- La verità non è sempre rivoluzionaria
- RC state of mind
- Puntando al cielo (a friend)
- Autoerotic Rap
- Stereo out(ing)
Beatz
- Skat: 2
- Mastro Prod.: 3, 4, 5, 6, 7, 10, 11, 14, 15, 16, 17, 18, 19
- Dj Mbatò: 8
- Masta P: 9, 13
- Shiva: 12
Scratch
- Dj Mbatò: 8
Jonathan
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