Souls Of Mischief – Montezuma’s Revenge

Voto: 4

Bentornati Souls Of Mischief! Questa è la prima cosa che mi viene da dire. Sono passati oramai più di dieci anni dall’ultimo album del collettivo al completo e, sinceramente, ne sentivo la mancanza, tuttavia le varie apparizioni in veste solista di Opio, A-Plus, Tajai e Phesto hanno mantenuto vivo il gruppo e (soprattutto) aumentato la voglia di risentire qualcosa che portasse il loro marchio in copertina. I S.O.M. appartengono a quella stretta nicchia di rapper appartenenti all’underground californiano che portano avanti uno stile tutto loro e che da più di vent’anni ne descrive gli ideali e i principi musicali, di conseguenza c’è una sola parola che può riassumere “Montezuma’s Revenge”: freschezza.

Ascoltare un progetto proveniente dai laboratori Hieroglyphics vuol dire ritrovarsi immediatamente proiettato su una spiaggia soleggiata della California, pullulante di gente e bagnata da un mare cristallino, il tutto in un clima di spensieratezza e divertimento elevati all’ennesima potenza. Tutto ciò che viene colto e trasmesso è positività, il cui unico mezzo di diffusione è dell’ottimo e classico Hip-Hop. Per l’occasione, oltre ai soliti A-Plus, Domino e Opio, alle macchine si destreggia il grandissimo Prince Paul, che grazie alla sua indiscutibile capacità di tramutare in oro ogni batteria e campione contribuisce a donare la carica innovativa (pur se tradizionale) che caratterizza le atmosfere di “Montezuma’s Revenge”. Il suo intervento si nota particolarmente in “Woni”, “Proper Aim” (dal giro di basso estremamente morbido), “Poets”, che ricorda la old school west coast e contiene un vero e proprio tributo ai poeti e, più in generale, a chi fa della musica un veicolo per scrivere e diffondere concetti di una certa profondità, e, via via, “Lickity Split”, “Home Game” e la traccia che chiude il disco, “Lalala”, articolata su un giro di chitarra molto Funk e assolutamente coinvolgente.

Nonostante la vena produttiva del Principe sia a livelli inimitabili, gli altri tre produttori impegnati alle macchine offrono prestazioni altrettanto riuscite, portando così la componente musicale su un gradino davvero niente male. Va da sé che anche al microfono la qualità sia rimasta intatta, Opio però si eleva su tutti grazie al suo incedere rapido e fluido accompagnato da quella vocina acuta e penetrante utilizzata per dispensare tematiche serie e scanzonate senza mai cadere nel banale (<<Op don’t need amphetamine, Op is an adrenaline fiend, Op lives for the filthy scheme>>).

Se quindi cercate un album che rispetti la più semplice delle regole, buone rime, ottimi beat e quel pizzico di originalità che non guasta mai, non lasciatevi scappare “Montezuma’s Revenge”.

Tracklist

Souls Of Mischief – Montezuma’s Revenge (Clear Label Records 2009)

CD 1

  1. Intro
  2. Woni
  3. Postal
  4. Tour Stories
  5. Skit
  6. Proper Aim
  7. You Got It
  8. Hiero HQ
  9. Poets Skit
  10. Poets
  11. Mr. Freeman Skit
  12. Fourmation
  13. Dead Man Walkin’
  14. For Real Y’All
  15. Lickity Split
  16. Home Game
  17. Outro
  18. Lalala

CD 2

  1. Intro (Instrumental)
  2. Woni (Instrumental)
  3. Postal (Instrumental)
  4. Tour Stories (Instrumental)
  5. Proper Aim (Instrumental)
  6. You Got It (Instrumental)
  7. Hiero HQ (Instrumental)
  8. Poets (Instrumental)
  9. Fourmation (Instrumental)
  10. Dead Man Walkin’ (Instrumental)
  11. For Real Y’All (Instrumental)
  12. Lickity Split (Instrumental)
  13. Home Game (Instrumental)
  14. Lalala (Instrumental)

Beatz

  • Prince Paul: 1, 2, 5, 6, 9, 10, 12, 15, 16, 17, 18
  • Opio: 3, 14
  • Domino: 4, 8, 13
  • A-Plus: 7
  • Opio and Prince Paul: 11
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