Sonny PrimoGenito – Diseducazione

Qualcuno potrebbe già presentire la scarsa originalità del disco (per usare un eufemismo) dalla sola visione di titolo, copertina e tracklist, ma, per correttezza, si dovrebbe concedere il beneficio del dubbio a chiunque. Il problema è che ogni impressione avuta nella direzione della banalità del prodotto è ampiamente e puntualmente confermata da ciascuna barra delle strofe di Sonny PrimoGenito. La scena italiana, soprattutto nella fascia più giovane, diciamo intorno ai vent’anni, vive questa situazione di assoluta staticità. Quanti dischi simili a “Diseducazione” escono, ogni anno? A decine, ovviamente, senza che nessuno tenti di costruire un progetto alternativo, un percorso personale, che si allontani da quei quattro o cinque cliché che la tradizione ha, sebbene doverosamente, messo a disposizione. Così ci troviamo, sempre più spesso, di fronte a sconfinati sciami di imitatori: chi si atteggia a gangster navigato ed elenca le amicizie meno raccomandabili e i peggiori crimini possibili, chi ci racconta per filo e per segno normalissime adolescenze di provincia spacciandole per esempi di cosmici drammi esistenziali, chi si scatena in improbabili analisi politico/sociali con la profondità critica del peggior qualunquismo da bar.

Sonny decide di aderire, come se non ce ne fossero abbastanza, allo stereotipo del rapper maledetto, sregolato e disadattato: il filone di luoghi comuni che saccheggia a piene mani è quello del Rap più splatter (tanto caro a una parte di pubblico, ma altrettanto sgradito alla rimanenza), con le sue liste infinite di eccessi truculenti, le sue sparate misantropiche ed egocentriche, le sue pantomime masochiste. I temi trattati sono, dove riconoscibili, emblema dell’inesistente originalità del lavoro. A titolo di esempio potremmo evidenziare come “Non faccio drammi” sia la stessa, trita e ritrita esternazione d’amore per l’Hip-Hop già sciorinata sopra mille beat diversi (ma che riesce sempre a regalarci momenti di spiazzante banalità: <<passano gli anni ma la foga è la stessa/…/voglio soltanto questa musica in testa>>), come la seconda strofa di “E’ una bomba” (<<non sono certo un tipo da invitare a un brindisi/non sono certo il tipo da mandare su MTV>>) sia la dichiarazione di anticonformismo già sentita mille volte e che oramai è più conformista dei veri conformisti, o che “Diseducazione” sia la solita critica sociale iconoclasta su cui qualunque rapper in vita sua ha buttato giù due o tre rime – magari, però, avendo il pudore di non pubblicarle.

Ciò non significa che Sonny non sappia scrivere: la capacità lirica è bene o male buona. Niente di esagerato, intendiamoci, ma ogni tanto infila delle serie discretamente lunghe di barre nemmeno troppo semplici. Tuttavia bisognerebbe ricordarsi che, se si hanno così poche cose da dire, ci si può salvare soltanto sfoggiando una scrittura di altissimo livello, ma quando sia il cosa che il come latitano, il verdetto non può essere che negativo. Certo, le strumentali decisamente votate al sintetico non aiutano la digestione globale del disco, ma la vera tragedia è la totale abiura al nuovo. Soltanto due parole sui featuring. Ci troviamo di fronte a due collaborazioni in completa antitesi: Jack The Smoker, e sarebbe superfluo dirlo, è devastante; Vacca, al contrario, quasi inascoltabile, ma forse far notare questo sarebbe ancor più superfluo.

Si è parlato dell’importanza predominante, nell’ambito Hip-Hop, della sincerità, che surclasserebbe la ricerca dell’originalità. Ammettendo che queste gerarchie siano valide, il vero punto non è se Sonny PrimoGenito sia sincero nell’espressione dei suoi sentimenti (così parrebbe), ma che la scena, in questo modo, con questi artisti e questi dischi, non cresce e non matura di un millimetro.

Tracklist

Sonny PrimoGenito – Diseducazione (No label 2010)

  1. Intro
  2. Non te la prendere
  3. E’ una bomba
  4. Ci piscio sopra
  5. O tutto o niente [Feat. Jack The Smoker]
  6. Non faccio drammi
  7. Buono a nulla [Feat. Vacca]
  8. Diseducazione
  9. Come nel memory
  10. Cosa è giusto e cosa no

Beatz

Tutte le produzioni di Denny The Cool tranne la traccia #1 di Sine

Scratch

  • Dj Gengis Khan: 1
  • Dj Yaner: 3
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Riccardo Orlandi

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