Sareem Poems – Black And Read All Over

Voto: 4

Ve ne avevamo già parlato ai tempi di “Blooming Sounds”, terza uscita solista (ma era la prima a trovare una diffusione adeguata) per Sharlok Poems. L’mc californiano appartenente alla L.A. Symphony, crew di cui era membro anche Pigeon John, torna nel pieno dell’estate duemilanove con “Black And Read All Over”, un prodotto decisamente equilibrato e coerente (per sonorità, tematiche e durata complessiva), che a distanza di numerosi ascolti si conferma tra le più belle sorprese dell’anno appena trascorso. Due le novità rispetto al passato: anzitutto il cambio di nome, che da Sharlok diventa Sareem, poi il passaggio alla Mello Music Group (la stessa etichetta di “In The Ruff”, il promettente esordio dei Diamond District) dopo la breve parentesi con la HipHopISMusic di Braille.

In altre circostanze, l’introduzione terminerebbe qui, nel caso in questione resta invece da sottolineare che “Black And Read All Over” viene solitamente associato al cosiddetto Christian Rap, sottogenere dai confini fin troppo fragili, che spesso (come nel caso in oggetto) rischia di subire preconcetti pesantemente fuorvianti (diciamo pure compromettenti). La sfera spirituale e il rapporto con la religione sono senz’altro argomenti cari a Sareem Poems, il quale non nasconde la propria fede e, al contrario, sembra lasciarsi guidare proprio da questa, l’approccio che ne risulta non è però né bacchettone, né votato al puro proselitismo; più che altro è evidente l’accento positivo che grosso modo caratterizza l’intero comparto lirico tanto negli episodi più trascendentali quanto in quelli, per così dire, concreti.

Per questa ragione, cui bisogna aggiungere la buona prestazione al microfono e l’inserimento efficace di diverse collaborazioni (Georgia Anne Muldrow in “See It”, che curiosamente ripete lo stesso titolo di un brano contenuto in “Blooming Sounds”, Stro e Othello, Ragen Fykes in un bel cantato su “Windows To The Soul”, l’immancabile Ohmega Watts), “Black And Read All Over” può dirsi un disco anzitutto riuscito e, in seconda battuta, adatto anche a chi, come ad esempio me, non ne condivide gli aspetti prettamente religiosi (in fondo la speranza cui fa spesso riferimento Sareem non è certo un’esclusiva dei credenti…). Se, tuttavia, su quest’ultimo punto è possibile avere pareri divergenti, difficilmente si potrà invece criticare il lavoro svolto da Theory Hazit e, in due delle quattordici tracce, Oddisee, poiché risulta imponente e pressoché privo di sbavature. Bassi e rullanti sono costantemente in primo piano (“Come Get It”, “Hard Labor”, “Go Ahead”), la battuta è abbastanza sostenuta (“Shake It Up”, “Unless You Do”) e l’insieme delle parti campionate, abbinate quasi sempre all’uso di synth, è vario (pianoforti, chitarre, campane, voci bianche): sinceramente, avrei gradito parecchio un CD bonus con tutte le strumentali utilizzate.

In ogni caso, già così “Black And Read All Over” è tra i dischi che ho ascoltato maggiormente nella seconda metà del duemilanove e, non stupitevene, è tuttora in cima alle mie scelte quando spulcio tra le cartelle del lettore .mp3. Un motivo dovrà pur esserci…

Tracklist

Sareem Poems – Black And Read All Over (Mello Music Group 2009)

  1. Enter
  2. Come Get It [Feat. Theory Hazit]
  3. Hard Labor [Feat. LMNO and Scarub]
  4. Tell It
  5. See It [Feat. Georgia Anne Muldrow]
  6. Lower The Boom [Feat. Pigeon John and Akil]
  7. Go Ahead
  8. Shake It Up
  9. Impossible [Feat. Stro and Othello]
  10. Windows To The Soul [Feat. Ragen Fykes]
  11. Unless You Do
  12. She So So
  13. More Than Seen [Feat. Ohmega Watts and Propaganda]
  14. See What Happens

Beatz

All tracks produced by Theory Hazit except tracks #4 and #12 Oddisee

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