Sangue Mostro – Cuo-Rap

Reviewed by Gegè

E’ “Cuo-Rap” l’ultimo progetto discografico dei Sangue Mostro, crew napoletana formata da Ale Zin, Ekspo, Speaker Cenzou e Dj Uncino. I quattro, tra i primi a portare il genere Hip-Hop a Napoli in quanto membri di formazioni storiche come i 99 Posse, i TCK e i 13 Bastardi, si ripropongono al grande pubblico a un anno dal loro monito, “Stamm venenn“, tornando con un album di diciotto tracce più due bonus esclusivamente in napoletano. Criticati a volte per il loro Rap in dialetto stretto, quindi difficilmente comprensibile per tanti, gli mc’s rispondono che preferiscono non snaturarsi; continuare a esprimersi nella propria lingua è il modo più diretto e spontaneo che hanno a disposizione per comunicare, da qui “Cuo-Rap”, il cuore che batte per il Rap, una Cultura e un genere musicale che diventano la propria ragione di vita.

Questa tematica è presente in più tracce: anzitutto “Tiemp’ luntan‘”, in memoria dei vecchi tempi, quando i Nostri andavano a scuola armati di zainetto e bombolette, la giornata trascorreva tra quattro palleggi con gli amici, un mucchio di rime e qualche tag sul muro. Un manifesto nostalgico dell’Hip-Hop di vent’anni fa. Abbiamo poi la traccia “Tutt cos cagne”, con Ntò, ex voce dei Co’ Sang: il tempo scorre e tutto tende a cambiare, in un susseguirsi di rimpianti e rimorsi. Si sottolinea anche il ricambio generazionale dell’Hip-Hop partenopeo e Ntò, che dice la sua dal novantasei, fa gli auguri alle new entries. Sulla stessa lunghezza d’onda “Hiphop raù”, perché la musica, come un buon sugo, deve cuocere a fuoco lento e in un momento storico in cui, metaforicamente, ci s’ingozza di panini e surgelati, riuscire a portare in tavola la tradizione migliore è questione di stile.

Il sound del disco spazia tra episodi più underground, come “Diggin’ in Vesuvius” cui partecipa addirittura A.G., ovvio spunto per paragonare il Bronx ai quartieri disagiati di Napoli, e altri che si rifanno alla canzone napoletana, ad esempio i più folkloristici “Magliari” e “Juoc money”. Non mancano poi i richiami al Funk e al Soul tipici della Napoli degli anni settanta (da Pino Daniele ai Napoli Centrale), affinità molto marcata in “Easy come easy go”. Due, invece, i brani accompagnati dal pianoforte del maestro Francesco Villani: “Cambio vita”, che racconta quanto il destino non dia certezze ma possa sempre sorprendere (e qui elementi antitetici s’incontrano: la vita e la morte, la terra e il cielo, <<rint’ a raggia, l’ammore>>); poi un brano molto più brioso, “71“, dedicato al numero della smorfia simboleggiante l’omm ‘e merda, categoria composta da invidiosi, opportunisti e chi più ne ha, ne metta. I Sangue Mostro descrivono con dovizia di particolari questa figura con cui è inevitabile, prima o poi, avere a che fare.

E rima dopo rima si nota la tecnica e la maestria del gruppo lungo un percorso che mantiene integra l’essenza del genere, senza concessioni al mainstream più in voga. Ciò non toglie che i Sangue Mostro collaborino anche con chi ha cominciato a bazzicare ambienti più importanti e la riprova è data da “Rinascimento“, con Clementino, che richiama una rima contenuta in “L’età ré tass”, presente sul primo album della Iena (“Napolimanicomio”). Altra collaborazione imponente è quella di “Napoli pt. 3”: ben tre generazioni di rapper campani (Op.Rot, Joz, Kimikon Twinz, Oyoshe, Dope One e La Famiglia) s’intrecciano sullo stesso beat con identiche energia e passione. Né mancano, infine, le vecchie conoscenze, O’ Zulù in “Repressione” e Valerio Jovine in “Non ci sono se”.

Come detto, per chi non ha dimestichezza col dialetto dei Sangue Mostro l’approccio al disco sarà inizialmente complicato – ma anche stimolante; chi ha voglia di applicarsi e riuscirà a decifrare ogni rima, scoprirà però in “Cuo-Rap” il disco giusto per ritrovarsi catapultati nello spirito e nei messaggi originari della cultura Hip-Hop.

Tracklist

Sangue Mostro – Cuo-Rap (Jesce Sole 2014)

  1. Tiemp’ luntan’
  2. Easy come easy go [Feat. Papa J]
  3. Non me ne parlare proprio [Feat. Luis Spada]
  4. Rinascimento [Feat. Clementino]
  5. Waiting [Feat. Kayaman]
  6. Juoc money
  7. Magliari skit
  8. Magliari
  9. 71 [Feat. Francesco Villani]
  10. Napoli pt. 3 [Feat. Op.Rot, Tony Joz, Kimicon Twinz, Oyoshe, Dope One e La Famiglia]
  11. Repressione [Feat. O’ Zulù e Macole]
  12. Napl & Niuiork skit
  13. Diggin’ in Vesuvius [Feat. A.G.]
  14. Pensier [Feat. Wena]
  15. Tutt cos cagne [Feat. Ntò]
  16. Non ci sono se [Feat. Valerio Jovine]
  17. Cambio vita [Feat. Francesco Villani]
  18. Hiphop raù

Beatz

  • Herrera: 1, 5, 16
  • Sodo Studio: 2, 3, 6, 9, 11, 15, 17, 18
  • Dj Uncino e Sodo Studio: 4, 14
  • Dj 2Phast: 8
  • Oluwong: 10, 13