Sandro Su’ – Bisogna mantenere la posizione
In passato ci si accontentava di poco: un paio di rime che andavano a segno, un beat che pestava, qualche concetto ben argomentato. Per gli effetti speciali, bastava Hollywood. Perché parliamo del passato? Perché è proprio da lì che viene Sandro Sù. Sandro chi? Phogna, mc di origine termolese e triestino di adozione, con già tre uscite sul groppone (da “Minaccia di critico” a “Casshern”), collaborazioni che vanno fino al “Viene e va” di Dj Gruff e, soprattutto, i piedi ben piantati nell’Hip-Hop italiano di fine anni ’90. “Bisogna mantenere la posizione” è il classico disco che neppure ti aspetti, che sembra uscito fuori quasi dal nulla; dieci brani inizialmente in download gratuito sul Soundcloud dell’autore (e tuttora in ascolto libero), con i featuring (da nord verso sud) di Giuann Shadai, Doro Gjat, Ghemon, Paura e altri, i beat di Fano, Sonakine, Norh, Creeterio e lo stesso Sù, più una discreta pioggia di scratch (ecco il passato che bisognerebbe salvaguardare).
Un sound asciutto e solo di tanto in tanto punteggiato da un sampling più astratto (“Non capirsi”) lascia spazi immensi alla concretezza e al Rap diretto di Sandro, rapper vero nel senso che sa lasciarsi condurre dal bisogno di raccontare e dunque di raccontarsi, schivando fanatismi e tecniche contorsionistiche. <<Questo è un ritorno agonizzante per mettere cose in chiaro/parole dall’estremo che bruciano palco e sipario>>; l’intento è esplicito, svelato nelle prime due barre e perseguito con tenacia nel resto dell’album, che affianca esperienze di vita (“L’operaio, il padrone e la pistola”: <<la catena di montaggio mi ha mangiato i sentimenti/spalle al muro e ai ferri corti, ho la pazienza fatta a pezzi/…/in divisa come sbirri, in quanto sbirri servi/mai pagati per pensare, altro che fuga dei cervelli>>), riflessioni sulla capacità di discernimento del singolo (“Liberazione”), caustiche analisi sullo stato in cui versa l’Hip-Hop (“Don’t stop”: <<non sai fare ma sei molto fashion, ti tengo in conto per l’X-Factor>>) e qualche passaggio più istintivo (“We frate'”, “Non capirsi”, “Orbitali”, “Vienaropp'”), perché una volta si faceva proprio così.
In poco meno di quaranta minuti e grazie al sostegno di chi sa onorare un featuring (Ghemon è straordinario, Sawerio piega allitterazioni come fossero burro), Sandro Sù ci ricorda che l’Hip-Hop non è ancora condannato a un’esistenza di ostentazioni manieristiche l’una uguale all’altra e ancor prima uguali alla hit del momento. Per questa ragione, “Bisogna mantenere la posizione” non farà la storia della musica né ne cambierà gli assetti, ciononostante ha il potere di chiudersi su una routine ai piatti scandita da un beatbox – merce rara oggigiorno. <<E’ facile far rima con le stesse parole/come è facile far dischi con le stesse parole/in effetti non rischi con le stesse parole/per me resta Rap di merda in poche parole>>.
Tracklist
Sandro Sù – Bisogna mantenere la posizione (Hole City Records 2011)
- Tornare come Hank
- Don’t stop
- We frate’
- Non capirsi [Feat. Ghemon]
- Liberazione (al Maestro Mario Monicelli)
- Orbitali [Feat. Sawerio e Cripto Mc]
- L’operaio, il padrone e la pistola
- Da dove vengo [Feat. Gio Green e Doro Gjat]
- Yes, you know [Feat. Giuann Shadai]
- Vienaropp’ (2008) (bonus track) [Feat. Tony Joz, Paura e Mind HZ]
Beatz
- Fano: 1, 7, 9
- Norh: 2
- Sonakine: 3, 5
- Sandro Sù: 4, 6, 8
- Dj Creeterio: 10
Scratch
- Bioshi Kun: 1
- Dj Creeterio: 2, 3, 7, 10