Saigon – The Greatest Story Never Told

Voto: 3 | Reviewed by DownWithHeraldry

Ecco un gioco di parole che non si traduce in italiano. La più grande storia mai raccontata, nel senso che nessuno l’ha mai raccontata. La copertina, che mostra l’artista con la bocca scotchata ai piedi di un’architettura che ricorda il Campidoglio di Washington, aiuta parecchio. Anzitutto, se il disco è uscito, vuol dire che non l’ha censurato nessuno; anche se, stando a quanto riportato su Wikipedia, ci sono voluti anni prima di pubblicarlo: il ritardo è stato causato dalle interferenze della precedente etichetta. Non so se sia questo il motivo che ha portato alla decisione di mostrarsi muto in copertina, che per un rapper sembra un controsenso, comunque…

Nato a Brooklyn il 1° giugno del 1978, Brian Daniel Carenard pubblica ora il suo primo album per la distribuzione che conta. In tutti questi anni di gavetta, tra gli altri, ha conosciuto Just Blaze, producer e discografico proprietario della Fort Knocks Enterteinment. I featuring parlano chiaro sull’entrata in società del (semi)debuttante Saigon: Jay-Z, Faith Evans, Q-Tip, Bun B (UGK), Black Thought (The Roots); mica male! Con questa squadra accanto, basterebbe essere un buon mc e sarebbero scintille. Non so se sia questo il caso, però. Ma quali sono le caratteristiche che fanno tale un buon mc? Grossolanamente: avere un bel flow, saper scrivere rime sensate che vadano d’accordo con le produzioni, avere un bel timbro vocale. Niente da ridire sulle prime due (per quanto sia tutto entro la norma), ma sia chiaro che la voce in un rapper conta e anche parecchio. Ora, se qualcuno ritiene che Saigon abbia un bel timbro vocale, vada a sentirsi dieci minuti di Jadakiss e ragioniamoci sopra.

Aggiungiamo che Just Blaze, che produce dodici tracce su diciotto, aspirava magari a un nuovo “Reasonable Doubt” quindici anni dopo, perché il pianoforte di “Friends” richiama alla mente quello di “Dead Presidents II” e “Feelin’ It”. Le reminescenze, però, non finiscono qui: i suoni di “Clap” sono usciti per la prima volta in un disco Hip-Hop in epoca preistorica, bel pezzo “Preacher”, ma poteva andar bene nel ’99 e risultare già sentito. Ciò non significa che il disco sia brutto, tuttavia quando ci si prende la responsabilità di produrre due terzi delle basi bisognerebbe avere qualche idea più precisa. Cartucce da sparare. Anche perché, unendo i due punti, se l’mcing è così tra le righe da risultare quasi anonimo, quantomeno la musica dovrebbe riuscire a sorprendere. Il che non accade.

Come mai, allora, “The Greatest Story Never Told” non è una cagata pazzesca di fantozziana memoria? L’uso massiccio del piano lo rende piacevole come sottofondo e l’mcing prende comunque la sufficienza. Né mancano un paio di brani da punteggio pieno: Just Blaze smentisce sé stesso con la strumentale di “Believe It”, tastiera e suoni elettronici molto particolari, voce del ritornello filtrata, forse sono queste le atmosfere di cui Saigon aveva bisogno. Bella anche “Bring Me Down Pt. 2”, se vi sembra troppo radiofonica provate con la Pt. 1, con basso e batteria decisamente meno mainstream. Peccato sia disponibile solo nel bonus disc.

Un album senza infamia e senza lode, insomma, che finisce dritto nel grande limbo dell’Hip-Hop.

Tracklist

Saigon – The Greatest Story Never Told (Suburban Noize Records 2011)

  1. Station Identification (Intro) [Feat. Fatman Scoop]
  2. The Invitation [Feat. Q-Tip]
  3. Come On Baby [Feat. Swizz Beatz and Jay-Z]
  4. War
  5. Bring Me Down Pt. 2
  6. Enemies
  7. Friends
  8. The Greatest Story Never Told
  9. Clap [Feat. Faith Evans]
  10. Preacher
  11. It’s Alright [Feat. Marsha Ambrosius]
  12. Believe It
  13. Give It To Me [Feat. Raheem DeVaughn]
  14. What The Lovers Do [Feat. Devin The Dude]
  15. Better Way [Feat. Layzie Bone]
  16. Oh Yeah
  17. And The Winner Is… [Feat. Bun B]
  18. Too Long (Bonus Track) [Feat. Black Thought]

Beatz

  • Just Blaze: 1, 2, 3, 7, 8, 9, 10, 12, 15
  • Just Blaze with the additional production by 1500 Or Nothin and Lamar Edwards: 4
  • Just Blaze with the additional production by Dj Corbett: 5
  • D. Allen with the additional production by Just Blaze: 6
  • Kanye West: 11
  • SC with the additional production by Just Blaze: 13
  • Red Spyda with the additional production by Just Blaze: 14
  • Buckwild with the additional production by Just Blaze: 16
  • Just Blaze with the co-production by Adam Blackstone, Spanky and James Poyser: 17
  • Dj Corbett: 18