Rocco Hunt – ‘A verita’
Rocco Hunt esce con l’album “‘A verità” dopo aver vinto la sezione giovani di Sanremo: i dubbi su quanto questo disco potesse essere solo un modo per cavalcare l’onda del successo erano tanti e solo in parte vengono qui fugati. Anzitutto, si tratta di un progetto molto più lungo rispetto al precedente: parliamo di sedici tracce cui se ne aggiungono altre tre nella versione iTunes, scelta che si è rivelata subito discutibile. L’album, come “Poeta urbano”, è un mix di critica sociale più autobiografismo e, fondamentalmente, rispetto a quest’ultimo sembra essere un passo in avanti più per quel che riguarda l’esposizione ottenuta, che per la qualità intrinseca (in senso generale).
Mi spiego meglio: i limiti del lavoro precedente, cioè una retorica evidente nella critica sociale, la presenza di qualche luogo comune, l’autobiografismo insistito (condito da quella che mi sembra una visione un po’ troppo conservatrice), sono ancora presenti. Esempi eclatanti sono la titletrack, piena di demagogia e banalità, cui purtroppo la collaborazione di Enzo Avitabile non porta niente di meglio, “Vieni con me“, in cui si parla con nostalgia di fantomatici vecchi tempi (con annessa la solita fiacca critica ai social network) e “Devo parlare”, nella quale l’mc esordisce con un <<fanculo a chi generalizza>> per poi fare la stessa cosa a fine strofa. Per inciso, in questo discorso è inutile parlare di “Come una cometa” e “Credi”, di cui non comprendo in toto la presenza.
La situazione cambia, ancora una volta come in “Poeta urbano”, quando ci si approccia ai momenti più spontanei: “Senza chances” è il sunto di tutto ciò che c’è di buono in questo lavoro, la sintonia con Clementino (e quella con Emiliano Pepe ed Ensi, uniche collaborazioni degne di nota) in “Ce magnamm” è obiettivamente esaltante e lo stesso discorso può essere fatto per lo smarrimento di “Giovane disorientato” e per la bellissima “Nun è fernut'”. Altra nota positiva è quella che riguarda le produzioni, affidate a ben dodici beatmaker diversi e la cui grande varietà di stili è segno di un’evidente voglia di proporre un ventaglio di suoni quanto più multiforme possibile. Scelta azzardata, ma questa volta felice: la qualità media è alta. Bassi Maestro (“Senza chances”), Shablo (“Ce magnamm”), Mace (“The show”) e Danny The Cool (“Non rimpiango niente”) indovinano tutti la strumentale giusta; Takagi, oltre al tormentone (oramai nel vero senso della parola…) di “Nu juorno buono“, fa la voce grossa anche per “Devo parlare” e “RH staff”. Un discorso a parte meriterebbe Nazo che, grazie alle cinque tracce in cui è presente, offre un grande compendio di ciò che è in grado di fare.
In conclusione, “‘A verità” sembra essere una piccola battuta d’arresto nella carriera del pur bravo rapper campano; l’ottimo lavoro alle macchine e gl’importanti (ma pochi) momenti in cui emerge la spontaneità di quest’ultimo non riescono comunque a convincere chi cercava un passo avanti nelle tematiche e una maggiore dose di maturità, che già mancava – anche per mera anagrafica – a “Poeta urbano”.
Tracklist
Rocco Hunt – ‘A verità (Sony Music Entertainment Italia 2014)
- Senza chances [Feat. Emiliano Pepe]
- Ce magnamm [Feat. Clementino]
- Nu juorno buono
- ‘A verità [Feat. Enzo Avitabile]
- Giovane disorientato
- Na vota ancora
- Tutto resta
- Vieni con me
- Devo parlare [Feat. Noyz Narcos]
- RH staff [Feat. Nazo e Zoa]
- Replay
- Come una cometa [Feat. Tiromancino]
- Credi [Feat. Eros Ramazzotti]
- The show [Feat. Gemitaiz, MadMan e Nitro]
- Die young [Feat. Ensi]
- Non rimpiango niente
- ‘A voce de guagliune (bonus track)
- Nun è fernut’ (bonus track)
- Senza musica (iTunes exclusive) [Feat. Kiave e Johnny Marsiglia]
Beatz
- Bassi Maestro: 1
- Shablo: 2
- Takagi: 3, 8, 9, 10
- Paco6X: 4
- Nazo: 5, 6, 15, 17, 18
- Sine: 7
- Don Joe: 11
- Tiromancino: 12
- Fausto Cogliati: 13
- Mace: 14
- Denny The Cool: 16
- Fritz Da Cat: 19
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