Real Live – The Turnaround: A Long Awaited Drama

Voto: 4

In un 1996 che vide l’Hip-Hop attraversare in pieno l’era dei Big Willies e delle storie a stampo mafioso, un disco come quello dei Real Live vi trovava senza ombra di dubbio una collocazione ideale. Il duo formato dal rapper Larry-O e dal producer K-Def era difatti riuscito a sfornare un album molto convincente, solido, ma rimasto nel sottobosco del genere probabilmente a causa delle numerose pubblicazioni che, in quel periodo, avevano decentrato l’attenzione degli appassionati altrove, un momento in cui i grandi dischi si susseguivano uno dietro l’altro.

Peccato, perché “The Turnaround: A Long Awaited Drama” è un progetto nel quale scenari cinematografici alla Tony Montana fondati su storie di spaccio, vendette trasversali, battaglie per il controllo delle strade e quant’altro si fondono idealmente con la tensione creata dalle elaborazioni produttive di una mente vivace e avvezza alla musicalità del loop come quella di K-Def, cresciuto sotto l’ala protettrice di Marley Marl e all’epoca già conosciuto per le ottime basi fornite ai Lords Of The Underground. Le grandi capacità del produttore del New Jersey danno spessore e sapore, le batterie sono dure e secche, la scelta delle melodie da campionare fonde Jazz e Soul con competenza, creando un impasto ottimizzato dall’utilizzo di bassi massicci, i quali sono parte integrante del suono e non solo un mero accompagnamento.

L’inizio delle ostilità è simbolico, non fa a tempo a finire l’intro che è già giunto il momento di beccarsi in faccia l’uno/due composto da “Pop The Trunk” e “The Gimmicks”, partenza che lascia storditi: il primo presenta un’egregia interazione tra il Rap e i sample vocali sopra un beat minaccioso, il secondo cattura l’essenza del boom bap di quell’epoca, ponendosi quale prima e positiva esemplificazione dell’impiego che K-Def fa degli archi in diversi punti dell’album. Tale utilizzo giunge anche all’eccellenza se ci si riferisce ad “Ain’t No Love”, traccia dalle violente tematiche urbane dove il sound riesce a trasmettere sensazioni drammatiche, o volgendo l’attenzione ad “Iceberg Slick”, uno dei brani più potenti in assoluto, che introduce l’alter ego di Larry-O. Un orecchio abituato al materiale marchiato Wu-Tang non avrà difficoltà a notare il campione di “Terri’s Tune”, che in “Trilogy Of Error” suona di gran lunga meglio rispetto ai lavori del Clan ed è pure ben abbinato a una solida sezione di fiati; più scarna è invece “They Got Me”, storia raccontata dal punto di vista del malavitoso che sta per veder finire la sua vita, traccia che rielabora l’asse portante della “Tom’s Diner” che imperversava nelle discoteche a inizio anni ’90.

Se da un lato la produzione fornisce quasi sempre il clima perfetto per le tematiche raccontate, dall’altro il Rap è molto spiccio, le barre sono costruite in maniera basilare e la tecnica non è molto complessa, fatto che non è peraltro d’aiuto se considerato che il 90% delle tracce propone gli stessi argomenti. Non che Larry-O non riesca a cavarsela abbastanza bene, dovendosi peraltro sobbarcare il peso di un album intero (fa eccezione il remix di “Real Live Sh*t”, nel quale Killa Sin e la sua strofa mettono in riga tutti), tuttavia va detto che alcune rime sono scontate e il tono vocale rimane sempre uguale, invischiato in quel senso di atteggiato che lo priva di una benché minima espressività. Le piccole imperfezioni di un disco altrimenti molto consistente sono evidenti all’interno di “All I Ask Of You”, che sottolinea il persistente intestardirsi di alcuni produttori dell’epoca nel voler assolutamente inserire un beat west alla moda in qualsiasi album (roba che qui è del tutto fuori posto), o di “Day You Die”, che ripropone l’abusato campione di “It’s Your Thing” di Lou Donaldson – quello utilizzato su “Punks Jump Up To Get Beat Down”, per intenderci – lasciando in bocca un fastidioso sapore di già sentito.

Al di là dei suoi piccoli difetti e di alcuni limiti innocenti, “The Turnaround” mantiene intatta ancora oggi la sua corazza di album di estremo spessore, che ha avuto la sola colpa di farsi schiacciare dalla potenza dei pesi massimi in un’epoca nella quale le uscite di qualità erano semplicemente troppe per essere seguite tutte. Da ripescare obbligatoriamente, visto che costituisce pure l’unica testimonianza su lunga distanza della brevissima di questo gruppo.

Tracklist

Real Live – The Turnaround: A Long Awaited Drama (Big Beat 1996)

  1. Intro
  2. Pop The Trunk
  3. The Gimmicks
  4. They Got Me
  5. Ain’t No Love
  6. Iceberg Slick
  7. Larry-O Meets Iceberg Slick
  8. All I Ask Of You (Commin’ Thru)
  9. The Turnaround
  10. Trilogy Of Error
  11. Real Live Sh*t
  12. Day You Die
  13. Crime Is Money
  14. Money & Shows
  15. Real Live Sh*t Remix [Feat. Ghostface Killah, Cappadonna, Lord Tariq and Killa Sin]

Beatz

All tracks produced by K-Def except tracks #7 and #8 by Marley Marl

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