Rancore & Dj Myke featuring Svedonio e Bartender – Acustico

Confesserò di avere un debole per i tentativi di coniugare Rap e musica suonata, in tutte le sue forme. C’è da dire, però, che un esperimento del genere non si era mai visto: Svedonio e i Bartender, terzetto di chitarre acustiche, offrono una gran qualità tecnica nello svolgere il supporto ritmico e melodico al Rap di Rancore e al giradischi di Dj Myke, ideatore del progetto a cui va tutta la nostra ammirazione. Le tre chitarre sono perfettamente arrangiate per raggiungere un buon impianto ritmico e armonico (considerando che non c’è l’ombra di una batteria devono fare un gran lavoro) senza dimenticare di avventurarsi in digressioni melodiche, come succede in “Il mio quartiere” dove, peraltro, Rancore mostra di avere capacità espressive che esulano dal semplice – tutt’altro, in realtà – Rap.

Insomma, se l’originalità è sufficiente – io la penso così – per godere del rispetto e dell’attenzione del pubblico, “Acustico” è un disco che dovrebbe trovarsi nella collezione di qualunque amante dell’Hip-Hop italiano. Il bello è che, anche nel caso in cui non si fosse d’accordo con questo assioma, le cose non cambierebbero comunque: pur dimenticandosi dell’insolito comparto musicale, la scrittura di Rancore costituisce una valida alternativa a ogni forma di mercificazione – o, più semplicemente, sputtanamento – della nobile arte del Rap. Estrosa, inventiva, a tratti visionaria, sempre calda e sincera, la capacità compositiva del Nostro spazia dalla grinta più serrata (“Disney inferno”) all’introspezione fobica (“Invisibile”), dall’affresco lirico (“Il mio quartiere”) all’orgogliosa presa di coscienza della propria personalità e della propria arte (“I complimenti”), senza mai scadere nell’immediatezza.

Le liriche richiedono, infatti, più di un ascolto per essere apprezzate. Non tanto per via dei trick di suono, comunque molto consistenti e costruiti con grande perizia, ma più che altro a causa di un livello simbolico che chiede di essere sciolto (vedi “Sistema intelligente”, soprattutto il ritornello sul domino). Non si tratta di una scrittura definibile: ci troviamo a metà strada tra l’introspezione autobiografica e la narrazione, sempre con un occhio di riguardo per il contenuto piuttosto che per l’estetica spaccona del gioco di parole. Insomma, la formula che viene enunciata in un verso dell’ultima traccia, <<basterà una barra, uno scratch e una chitarra>>, sembra aver funzionato alla perfezione. L’alchimia tra il giradischi, il comparto acustico e le rime di Rancore è infatti incredibilmente perfetta, più di quanto si potesse sperare da un progetto del genere, più di quanto abbiano saputo fare accoppiate di mc’s e beatmaker ben più navigate.

L’idea è coraggiosa e originale; se la novità non bastasse o non interessasse, il Rap di Rancore è in ogni caso maturo e, sebbene elaborato secondo uno stile molto personale e insolito, di grande impatto lirico, cosa che non può che far felici anche gli amanti dell’Hip-Hop più classico o chi non ha interesse nel rincorrere le derive sperimentali.

Tracklist

Rancore & Dj Myke featuring Svedonio e Bartender – Acustico (Men In Skratch/The Reverse 2010)

  1. Plug
  2. Brutti & cattivi
  3. Giunti al dunque
  4. E’ facile
  5. Conta [Feat. Max Zanotti]
  6. La macchina infernale (a history of musiq violence)
  7. Il mio quartiere 2.0
  8. E’ difficile
  9. Cosa sai?
  10. Il diavolo
  11. Cuore e acciaio
  12. Freestyle
  13. E’ meglio senza
  14. Comprare
  15. Tossico d’aria
  16. Questo è un pezzo senza rime rmx [Feat. Maut]

Beatz

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Riccardo Orlandi

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