Punchline & Dj Soulclap – Underground Superstars

Voto: 3,5

L’Europa, come sostengono anche molti artisti, accoglie e supporta con immutato affetto qualunque rapper americano venga a proporre il suo materiale da quest’altra parte del mondo, facendolo sentire importante in misura difficilmente eguagliabile tra le mura amiche d’oltreoceano. Non ne abbiamo la certezza, ma l’intuizione è che artisti come Punchline abbiano fatto più volte questo ragionamento e siano giunti a una logica conclusione: perché non continuare ad abbattere barriere e preconcetti rischiando di farsi produrre un intero progetto da qualcuno che non appartiene alle origini della Cultura, ma che la ama e la supporta in egual modo – e soprattutto ha del talento? Arriviamo così a “Underground Superstars”, interamente prodotto da Dj Soulclap, carta d’identità tedesca ma capacità di fornire Hip-Hop underground alla stregua di un qualunque nativo dell’area di New York, ennesima conferma della persistente universalità di questo movimento culturale e musicale.

Dj Premier ha ispirato molti e altrettanti ne continuerà sempre a ispirare, il singolo che dà il titolo all’album è strutturato secondo quelle buone regole che esigono una miscela tra loop spezzettato, batteria grassa e ritornello scratchato attraverso campioni vocali, ma non è questa l’unica strada compositiva che si sceglie di intraprendere – anzi. Oltre a confezionare la classica banger, termine più che adatto per descrivere, oltre alla titletrack, pure la reunion marchiata eMC in quella bomba che è a tutti gli effetti “Kaboom”, Soulclap sa assemblare ritmi più armoniosi, che rispettano l’intimità di alcune delle tematiche personali scelte da Punchline, specialmente quando entrano in gioco i rapporti affettivi di “Love Crazy” o la difficoltà nel crescere senza figure maschili di riferimento in “Broken Home”, così come si trova a suo agio nel mettere sul piatto qualcosa di maggiormente melodico attraverso sample lasciati andare per qualche secondo in più, come nel caso della solida “Cleanin My Sneakers”, attestato d’amore incondizionato per la calzatura preferita dai b-boy esplicato con l’ausilio di incastri lirici di spessore e un sample di Nas a fare da ritornello. Fiati trionfanti sono invece i principali protagonisti della celebrativa “New York City”, un’ode ai cinque boroughs proposta in due salse a dire il vero non tanto differenti tra loro, tanto da proporre strofe identiche per Torae e Ruste Juxx in entrambe, facendo della full version che chiude l’album una semplice traccia allargata, fermo restando che il beat fa muovere il collo più che volentieri.

Punchline offre una buona varietà di argomenti che vanno dalle già citate esperienze personali e passano attraverso una miniserie di episodi dedicati al rapporto con l’altro sesso, che viene trattato sia dal punto di vista di chi non riesce a riconquistare qualcuno di perduto che da una prospettiva interna al rapporto di coppia, a volte danneggiato dai potenti mezzi di comunicazione che si tramutano in ossessione (“Tweet”). Un’altra manciata di tracce è invece dedicata all’autocelebrazione e alla voglia di arrivare in alto: qui viene fuori la parte migliore della tecnica del rapper, avvezzo all’uso perspicace della similitudine, gradevolmente creativo e più che capace di tenere viva l’attenzione sulle liriche in un album non esattamente breve.

A livello complessivo, il disco risulta molto più continuo nella prima parte, dove risiedono difatti più brani consecutivi che si ascoltano a ripetizione, mentre verso la fine i beat si fanno meno fantasiosi, i refrain più ripetitivi (in particolare su “Clap Your Hands” e “Women Or Money”) e alla lunga viene fuori un pizzico di monotonia anche in una delivery talvolta priva di vigore. La metà conclusiva dell’album presenta a ogni modo almeno due tracce degne di menzione, ovvero la gradevole “Run”, nella quale il ritornello campiona l’omonimo Reverendo, e la singolare “The Originators”, nella quale il rapper scambia versi con la collega tedesca Pryanja, la quale esegue la sua strofa in lingua madre sopra un beat costruito con abilità (batteria pesa più sample di violini).

Punchline e Dj Soulclap proverranno anche da due continenti diversi, ma “Underground Superstars” parla un linguaggio univoco: quello dell’Hip-Hop che spacca.

Tracklist

Punchline & Dj Soulclap – Underground Superstars (Soulspazm Records 2012)

  1. Introduction
  2. Underground Superstar
  3. New York City Short [Feat. Torae, Ruste Juxx and Pav Bundy]
  4. Cleanin My Sneakers
  5. Kaboom [Feat. Stricklin, Masta Ace and Wordsworth]
  6. I Go On [Feat. Chaundon]
  7. Broken Home [Feat. Toni Hill]
  8. Testify
  9. Love Crazy
  10. Women Or Money [Feat. Rapper Pooh]
  11. Clap Your Hands
  12. Run
  13. Tweet [Feat. Nova Rockafeller]
  14. The Originators [Feat. Pryanja]
  15. Follow Your Dreams [Feat. Adanita Ross]
  16. Thank You
  17. New York City Full Version [Feat. Torae, Ruste Juxx, A.P., Sha Stimuli and Pav Bundy]

Beatz

All tracks produced by Dj Soulclap

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