Puff Daddy – Forever

Voto: 1

Scansiamo subito un equivoco fin troppo prevedibile: l’equazione mainstream = schifezza non regge, non la condividiamo, non ci rappresenta. Essere commerciale non è un problema di per sé e non è un parametro di oggettiva mancanza di qualità; al contrario, si può essere bravissimi a giocare sul filo dell’accessibilità, della facile fruibilità, conservando una dignità di tutto rispetto. I grandi artisti Pop, quelli che fanno i numeri grossi, rientrano nella categoria. In più, ricordiamolo, vendere la propria musica è condizione necessaria affinché se ne possa realizzare di nuova, costruendo una carriera di tutto rispetto.

La premessa è doverosa se il discorso ha a che fare con Puff Daddy, esempio perfetto di artista mainstream, autore di successi planetari, fondatore della Bad Boy Records, imprenditore e ruffiano di rara sfacciataggine. “Forever” è il suo secondo album solista (per così dire), un progetto insulso, realizzato seguendo una formula già perfezionata in “No Way Out” e che punta tutto sulla fama dello stesso Sean, su una collezione di partecipazioni mica male (Jay-Z, Twista, Redman, Busta Rhymes, Notorious B.I.G., Nas) e su precise scelte riguardanti la componente musicale. Peccato sia proprio lui, il caro Puffy, a non essere ciò che vorrebbe: un buon mc. Quando le rime gli venivano scritte e al fianco aveva B.I.G., la questione riusciva forse a passare in secondo piano, ma “Forever” è una robaccia insostenibile, non c’è una barra – dico una – capace di ravvivare la performance del Nostro, che al microfono è piatto come l’elettrocardiogramma di un defunto.

Potremmo chiuderla lì e non farci del male. Invece no, perché ci piace sottolineare che Puff Daddy ci fa cagare anche in veste di produttore. Non a caso, le cose migliori dell’album non le firma lui (“What You Want”, “Reverse”); in generale, il beatmaking manca di personalità e inventiva, sia o meno lui a pigiare i tasti: “I’ll Do This For You” è una traccia uguale a centinaia di altre, “Do You Like It…Do You Want It…” spreca nel peggiore dei modi la partecipazione di Jay-Z, “Satisfy You” ricicla lo stesso sample di “I Got 5 On It” dei Luniz (il solito vizietto di Puff Daddy…), Redman riesce parzialmente a salvare l’altrimenti inutile “Fake Thugs Dedication”, mentre Lil’ Kim e Mark Curry aggiungono il loro peggio per l’orrida “Gangsta Sh*t”.

“Forever” è una schifezza, riassumiamo così. Consigliarvene un ascolto significherebbe quindi volervi davvero molto male.

Tracklist

Puff Daddy – Forever (Arista/Bad Boy Entertainment 1999)

  1. Forever (Intro)
  2. What You Want
  3. I’ll Do This For You [Feat. Kelly Price]
  4. Do You Like It…Do You Want It… [Feat. Jay-Z]
  5. Satisfy You [Feat. R. Kelly]
  6. Is This The End (Part 2) [Feat. Twista]
  7. I Hear Voices [Feat. Carl Thomas]
  8. Fake Thugs Dedication [Feat. Redman]
  9. Diddy Speaks! (Interlude)
  10. Angels With Dirty Faces [Feat. Bizzy Bone]
  11. Gangsta Sh*t [Feat. Lil’ Kim and Mark Curry]
  12. P.S. 112 (Interlude)
  13. Pain [Feat. G-Dep]
  14. Reverse [Feat. Busta Rhymes, Cee-Lo, Shyne, G-Dep and Sauce Money]
  15. Real Niggas [Feat. The Notorious B.I.G. and Lil’ Kim]
  16. Journey Through The Life [Feat. Nas, Beanie Sigel, Lil’ Kim and Joe Hooker]
  17. Best Friend [Feat. Mario Winans]
  18. Mad Rapper (Interlude)
  19. P.E. 2000 [Feat. Hurricane G.]

Beatz

  • Sean “Puffy” Combs: 1, 5, 8, 9, 17, 19
  • Zach White: 2
  • Ron “AMEN-RA” Lawrence: 3, 10
  • Daven “Prestige” Vanderpool: 4
  • Dent: 6
  • Nashiem Myrick: 7, 13, 14, 16
  • Mario “Yellow Man” Winans: 11
  • Harve “Joe Hooker” Pierre: 12
  • Deric “D-Dot” Angelettie: 15, 18
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