Il Prisma – Quel disco del Prisma con le tracce collegate l’una con l’altra

ilprismaTerzo lavoro del Prisma, duo etilico composto da Ruggy Luciano e Jus-T, entrambi provenienti dal collettivo ligure Casa Degli Specchi. Mettiamo subito una cosa in chiaro: “Quel disco del Prisma con le tracce collegate l’una con l’altra” non si presta a recensioni canoniche né a commenti troppo lineari. Ciò perché si tratta di un progetto CDS elevato alla CDS, ovvero potenziato oltre ogni limite. In prima battuta è sì, come gli stessi mc’s ci tengono a precisare, un bignami della vita dell’alcolista, ma guardando più a fondo (o più sul fondo?) si riconosce il profilo di un esperimento narrativo dove nulla è lasciato al caso.

In breve, “Quel disco…” non ha fine. “…mi sento meglio” introduce l’ascoltatore in un loop da cui è impossibile uscire; avete presente il film “Predestination”? Ecco, uguale. Di conseguenza, è solo dopo svariati ascolti consecutivi, così da unire i diversi frammenti appena ascoltati con quelli precedenti (o successivi), che il quadro prende forma – ed è tutto dire, dato l’argomento alcoolico. A mia opinione, l’album meriterebbe di essere ascoltato già per il concept insolito e sganciato da qualsiasi atteggiamento presente nell’Hip-Hop italiano; i meriti del duo non finiscono qui, però. Roggy e Jus riescono infatti nell’arduo compito di non ripetersi mai nonostante il racconto sia fortemente monotematico e ricorsivo: “Quel disco…” è davvero divertente e, ragazzi, per una volta mi sento di gridare al miracolo!

Musicalmente, poi, il livello è altissimo come da tradizione della crew e non c’è una strumentale mediocre: che sia la batteria trappeggiante o il boom-bap più classico, Roggy non ne sbaglia una. Ed è solo da ammirare il modo in cui ogni beat, in precisa sintonia con le liriche, riesca a colorare ciascuna atmosfera dando una timbrica inconfondibile all’insieme. Da questo punto di vista, la seconda metà di “Quel disco…” ci riserva i suoi momenti migliori. “Bisogna fare piano” è un capolavoro sotto ogni aspetto (musicale, di scrittura, per il modo in cui i due mc’s stravolgono la storia iniziale), “Fossati” e “Delirium (come Fossati)” si mantengono più o meno sulla stessa linea qualitativa, mentre “Mi sento male…” contende a “Bisogna fare piano” la palma per la miglior interpretazione – attendo un nuovo album di Roggy come poche cose nella vita!

Tutte queste parole per dire cosa? Che “Quel disco del Prisma con le tracce collegate l’una con l’altra” è un lavoro concettualmente clamoroso e lo spirito CDS trova qui una delle sue migliori incarnazioni. Se vi piace il Rap fatto con stile e originalità – e se siete degli alcolisti amanti della ricorsività – non potete farvelo scappare, a maggior ragione considerando che è in free download.

Tracklist

Il Prisma – Quel disco del Prisma con le tracce collegate l’una con l’altra (Casa Degli Specchi 2016)

  1. …mi sento meglio
  2. Champagne molotov (come Ruggeri)
  3. 7 giorni a Portofino
  4. Tacchete tacchete
  5. Bisogna fare piano
  6. Fossati
  7. Delirium (come Fossati)
  8. 7 giorni a Montecarlo [Feat. La Blonde]
  9. Bloody Mary (postumi)
  10. Mi sento male…

Beatz

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