Primo + Squarta – Bomboclat

Due terzi dei Cor Veleno per un progetto che profuma equamente di fresca lavanderia e ruvido cantiere: “Bomboclat” è senza dubbio uno dei migliori progetti usciti recentemente, di qualità molto elevata.

Squarta dimostra una maturità e una versatilità che pochi produttori italiani sono riusciti a raggiungere, spazia tra generi estremamente diversi tra loro e ci gioca con una facilità impressionante. Dalla strumentale più classica, al Soul, al Funk, alle schitarrate (che oramai sono un suo marchio di fabbrica), fino alla Dancehall. L’uso degli strumenti, poi, è da manuale: batterie, chitarre, pianoforti e fiati si combinano con una scioltezza e uno stile impareggiabile. Il buon Ciambellone riesce a cambiare il suo tocco e adattarsi senza problemi a ogni situazione gli si presenti davanti, con suoni in stile Robba Coatta, Cor Veleno o di pura fantasia come in questa multicolore Radio Bomboclat. Dal canto suo, col passare del tempo Primo è cresciuto tantissimo e si conferma uno dei più ispirati mc’s in circolazione. La sua voce, rude ma comunque pulita, forgia liriche piene di immagini e sostanza. Di alto livello anche i featuring: il terzo mancante dei Cor Veleno lo ritroviamo in un terzo delle tracce (casualità aritmetica?), poi si alternano numerose presenze di spessore, Danno, Amir, Yoshi, Turi e i Dogo, magico incontro dei cattivi di Roma coi cattivi di Milano.

L’inno dell’album è certamente “Non me ne fotte un cazzo”, smash hit bella tirata sul tema della lealtà verso se stessi e verso la musica; molto coinvolgente il campione preso da “Toxic” di Britney Spears (sì, avete letto bene; oppure è l’originale bollywoodiano, non lo so ma è roba da pazzi!). Riflessioni agrodolci sul passato, anche dell’Hip-Hop, in “Sembrava un gioco”, battaglie verbali in “Solo la mia guerra”. Non possono mancare dei pezzi sulle donne, “Baby Metal” e “Non mentirmi mai”, ma alla maniera dei CorVe, ovviamente (andate sul loro sito per vedere un po’ di foto di belle Baby Metal e, dato che ci siete, scaricate anche le puntate di Radio Bomboclat). Tutto cambia ulteriormente: Funk e Jazz in “Notti al nitro”, un viaggio nella penombra di tutta una vita, poi Rock minimale, rime serrate e vaneggi in “Fisse bastarde”. Massiccia la connessione “Milano Roma” coi Dogo, ma a mio avviso in questo caso Squarta sacrifica un po’ troppo il suo stile per far sentire gli ospiti a loro agio su una base confezionata ad hoc, sembra infatti più una produzione di “Mi fist”. L’unico brano non prodotto dal titolare è “Gangsta”, affidato a Tormento che, in versione Yoshi, sta facendo davvero delle belle cose.

Insomma, c’è un po’ di tutto in “Bomboclat”, sia dal punto di vista musicale che lirico, tutto senza un’apparente logica ma mettendo in chiaro un punto: che le tigri vincono facile contro i fagiani! Un disco coi controcazzi, se mi consentite l’espressione, da avere assolutamente! Per chiudere, vi lascio qualche parola di Primo che spiega il suo “Bomboclat”, più che sufficienti per capire di che si tratti. Un disco strano, che non ci doveva essere, che non c’era bisogno, ma che si sta prendendo lui i suoi spazi attraverso i nostri… I pezzi mi fanno impazzire perché non ho mai avuto pezzi così: non abbiamo riflettuto e pensato niente di questi pezzi, non mi fregava niente mentre li registravo o mentre li scrivevo, niente è stato sistemato per renderli meglio, ci interessava solo che il risultato finale suonasse giusto; la mattina c’era il nuovo beat di Squarta, il nuovo suono, la sera c’era il pezzo finito da mangiare crudo. E’ una strana sensazione avere un disco così, a volte già lo odio, ma io & Squarta mo’ c’abbiamo ‘sto ragazzino e quando fai un figlio, anche per sbaglio, poi ne sei responsabile, io la vedo così, e ora dobbiamo stargli vicino, portare pure lui sul palco, perché è lì sopra che succedono le cose per cui lui può crescere. “Bomboclat” mi piace perché è un grido liberatorio, mi piace perché non parla di un cazzo e dentro c’abbiamo trovato ancora una volta i nostri motivi e le chiavi di certe porte che sarebbero rimaste chiuse…

Tracklist

Primo + Squarta – Bomboclat (Antibemusic/Self 2004)

  1. Intro
  2. Mamma mia [Feat. Grandi Numeri]
  3. Non me ne fotte un cazzo
  4. Sembrava un gioco [Feat. Amir e Grandi Numeri]
  5. Gangsta [Feat. Amir e Yoshi Torenaga]
  6. Solo la mia guerra [Feat. Danno]
  7. Baby Metal [Feat. Grandi Numeri]
  8. Non mentirmi mai [Feat. Grandi Numeri e Yoshi Torenaga]
  9. Ciao frate’ [Feat. Yoshi Torenaga]
  10. Notti al nitro
  11. Milano Roma [Feat. Club Dogo]
  12. Cor Veleno [Feat. Grandi Numeri]
  13. Attento [Feat. Turi]
  14. Fisse bastarde
  15. Il mastino del gregge

Beatz

Tutte le produzioni di Squarta tranne la traccia #5 di Yoshi Torenaga

Scratch

  • Dj Gengis Khan: 1
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