Pras – Ghetto Supastar
Dietro richiesta di un utente mi accingo a parlarvi di Pras, elemento meno in evidenza degli oramai ex Fugees che nel novantotto esordiva col suo primo album solista lasciandosi cullare (e trainare) da un singolo di sicura presa, già inserito nella colonna sonora di “Bulworth”. L’album si apre con un bel coro Gospel (il quale trova idealmente il suo seguito nella diciassettesima traccia, “Amazing Grace”) che fa da introduzione proprio alla titletrack di cui si diceva: “Ghetto Supastar (That Is What You Are)” è un brano decisamente radio friendly ma che suona abbastanza bene, merito anche del ritornello di Mya e dell’impensabile partecipazione del membro più folle del Wu-Tang Clan, Ol’ Dirty Bastard.
Seguono il primo, fastidiosissimo skit telefonico, l’insipida “What’cha Wanna Do” e “Blue Angels”, un pezzo carino, che tuttavia chiarisce subito l’eccessivo ricorso a un sound parecchio leggerino. Ma questo è un po’ il minimo comune denominatore di tutto l’album. Da qui in poi è infatti un continuo saltellare alla traccia successiva, sperando – invano – in qualcosa che proponga un po’ più di originalità. Senza dimenticare gli altri tre lunghissimi e insopportabili phone interlude… Unico (breve) momento di risveglio è la simpatica commistione col Reggae di “Avenues” (e siamo alla penultima traccia!), ma sarà sufficiente ascoltare la successiva e conclusiva “Another One Bites The Dust”, che massacra per l’ennesima volta l’omonimo brano dei Queen, per ricadere di nuovo col culo a terra e rendersi conto che è arrivato il momento di rispedire il disco al mittente.
Spiace dirlo, ma Pras non riesce proprio a tenere in mano le redini del gioco, l’alchimia rime/musica non funziona affatto e “Ghetto Supastar” sembra (è…) un progetto scontato, patinato, che non inverte la rotta neppure coi vari featuring presenti, tra cui l’immancabile Wyclef, Mack10 e Canibus. Scelte poco fantasiose, scarsa energia, poca ciccia nel Rap: il ragazzo mette in chiaro quel che si avvertiva già all’interno del suo gruppo, ovvero che Wyclef Jean fosse l’estroso, Lauryn Hill il grande talento e Pras… Il terzo. Quello che viene dopo gli altri due. Non abbastanza per capitalizzare il grande successo riscosso dai Fugees.
Tracklist
Pras – Ghetto Supastar (Ruffhouse Records 1998)
- Hallelujah
- Ghetto Supastar (That Is What You Are) [Feat. Mya and Ol’ Dirty Bastard]
- 1st Phone Interlude
- What’cha Wanna Do [Feat. The Product G And B and Free]
- Blue Angels [Feat. The Product G And B]
- Can’t Stop The Shining (RIP Rock Pt. 2) [Feat. Canibus and Free]
- Get Your Groove On [Feat. The Product G And B and Mostwanted]
- Frowsey (Pt. 2)
- Dirty Cash
- For The Love Of This
- Wha’ What Wha’ What [Feat. Mostwanted]
- 2nd Phone Interlude
- Lowriders [Feat. The Product G And B and Mostwanted]
- Yeah ‘Eh Yeah ‘Eh [Feat. Mack10 and Reptile]
- Murder Dem
- 3rd Phone Interlude
- Amazing Grace
- Final Interlude
- Avenues
- Another One Bites The Dust
Beatz
- Pras and Wyclef Jean with the co-production by Che: 2
- Pras: 4, 9, 13, 19
- Pras and Jerry “Wonder” Duplessis: 5, 14
- Pras with the co-production by Jerry “Wonder” Duplessis: 6, 7, 15
- Pras and Salaam Remi: 8
- Pras with the co-production by Soul Diggas: 10
- Pras with the co-production by A Kid Called Roots: 11
Bra
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