Speciale "Thuggin'Out" (Masta Killa + R.A. The Rugged Man live) @ T.P.O. - Bologna (19-11-05)
di Lord 216 feat. AL-X
Che dite,
si può evitare? Tutto secondo il copione consolidato: inseguimenti di voci
non definitive, pare, sembra, si dice, dovrebbe, etc… conferme e smentite
fino all’ufficiale: “Thuggin’Out”, serata memoriale per Jo Cassano al
T.P.O., dal vivo i Cammelli+Danger, Skizo & Tayone, Chief +Reverendo,
Donald D e chicca delle chicche, direttamente dal roster della più
spacchiusa tra le nuove etichette indipendenti, la Nature Sounds, Masta
Killa e R.A. The Rugged Man. Ovviamente, mobilitazione generale: Al-X mi
raggiunge a Parma alle 7:20 del mattino di Sabato (paura di perdersi
l’inizio?), chiacchiere, caffé, pasta, scambio di cd e (non ce ne
vogliate) cazzi nostri. Rimediati un po’ di soldi (C.R.E.A.M.!!) partiamo
per Bologna nel pomeriggio, e ce la passeggiamo in centro tipo coppiettina
(?!) tessendo telefonicamente la rete di contatti con gli altri
RapMagnacci che da varie direzioni raggiungono nel frattempo la Grassa
Bolo. La telefonata alla tipa dell’organizzazione (per il resto
gentilissima) ci mina un po’ la tranquillità, in quanto veniamo precettati
a raggiungere il luogo dell’evento non più tardi delle 20:30, causa
presunto esaurimento dei biglietti. Infatti alle 20:30, con una puntualità
che non ci appartiene affatto e che tuttora stentiamo a credere di aver
raggiunto, siamo schierati in assetto da guerra batteriologica davanti
alle porte del T.P.O., che si guardano bene dall’aprire prima delle dieci.
Subito dopo l’ingresso, espletate le legittime pratiche di
decriogenizzazione, ci becchiamo con il Moro e “sua altezza” il Tonno,
accompagnati dalle rispettive consorti (portare la fidanzata a vedere
R.A.? Avevo sentito parlare di maltrattamenti alle donne, ma non
pensavo…), e cominciamo la maratona di foto idiote & varie umanità. Tutti
conoscete la puntualità che contraddistingue gli eventi Hip Hop, quindi
nessuno si stupirà se dico che siamo rimasti più di un ora ad aspettare
che qualcuno prendesse posto sul palco: questo però ci consente di serrare
le fila, raggiunti da Asterisc, Superfava e la Blema, Ugoka (perso
clamorosamente di vista prima dell’inizio del concerto e mai più
ritrovato… si è scoperto in seguito che ha abbandonato il posto prima che
R.A. terminasse il suo show). Nel frattempo, per testare l’impianto sonoro
(che durante la serata ha dato qualche problema…), gira a ripetizione
tutto “Wrath of the Math” di Jeru the Damaja (album grandioso, per carità,
ma non crediamo che avessero solo quello…). Alla fine, quando un già
discreto numero di presenti cominciava ad convincersi dell’assoluta
necessità di bere birre tanto per passare il tempo (?!), prendono posto
sul palco Formato e il suo socio, direttamente da Napoli, che performano
su beats di Cenzou. A seguire tocca ai Camelz fare gli onori di casa:
Yared lancia subito un messaggio chiaro a tutti quelli che mistificano Jo
e la sua scomparsa, con la diplomazia che contraddistingue i Cammelli da
sempre (mettiamo ‘sto fatto in relazione con l’assenza di Inoki?),
dopodichè si lanciano nei loro pezzi classici, avvalendosi anche della
collaborazione di Danger. Menzione speciale per “Ammazza… Uccidi”, per “10
Sacchi Per Ogni Smi”, e soprattutto per l’abbigliamento di Gambino,
vestito come immaginiamo i Lordz Of Brooklyn. A ruota vanno Skizo &
Tayone, e le parole servono a poco: nonostante la performance non sia
stata delle migliori rimane il fatto che questi due signori creano della
musica devastante con piatti e dischi, e anche se ormai dovremmo esserci
abituati non finiscono mai di stupire. Vengono raggiunti (a sorpresa) da
dj Excess da N.Y.C., che sarà anche rimasto sul palco per dieci minuti, ma
ha picchiato come un fabbro. Chief e Reverendo arrivano sul palco carichi
come delle Duracell e mettono su uno show elettrico: non avevo mai visto
Reverendo dal vivo e devo dire che è veramente tosto come un chiodo da
bara (segnalazione speciale per i feticisti delle sneakers: Chief ha
cacciato delle Superstar da urlo!!). L’energia comincia a farsi alta (e
nel frattempo si sono fatte anche le due di notte!) e Don Dee la tiene su
come un veterano: americano di nascita (Bronx, NY), trapiantato a Firenze
(dove vive con la sua compagna), classico come le piramidi (andatevi a
cercare le cose che fece con i Rhyme Syndicate… e nemmeno lui scherzava
con le “scarpine”!). Durante lo show di Don abbiamo assistito alle
esibizioni del tutto improvvisate di un personaggio che ha allietato il
resto della serata: un fratello nero sbronzo come un cencio (o fatto come
una pigna, o entrambe) che caracolla rovinando addosso a chiunque dalle
parti delle prime file, casca, attacca lite con un altro tipo (mica messo
tanto meglio), finché non si trova a discutere con un altro tipo ancora,
quest’ultimo decisamente sovradimensionato, che lo porta via aprendo la
folla come Mosè (aneddoto inutile, ma fa tanto ghetto…). Risolti i
problemi di ordine pubblico? Assolutamente no! O meglio, assolutamente si,
ma tanto l’arrivo di R.A. The Rugged Man riporta il tutto a una bolgia.
L’uomo che dai tempi della Rawkus, e anche prima, aveva a stento concesso
un’apparizione alla stampa o uno straccio di foto come si deve (chi lo
ascoltava per la prima volta difficilmente avrebbe creduto che fosse
bianco…), ora, complice la promozione del suo tanto atteso album di
debutto dall’agghiacciante titolo “Die, Rugged Man, Die”, si presenta al
cospetto del pubblico del T.P.O. in tutta la sua altrettanto agghiacciante
forma fisica. Allora, è effettivamente brutto come in foto, forse peggio,
grosso tanto, con la panza alla Homer Simpson, vestito in maniera
improponibile (tanto poi si è spogliato). Apre con “Chains”, senza però
chiamare in causa l’ospite del pezzo, Masta Killa, lasciando un po’ deluso
chi in quel momento si aspettava di vedere quest’ultimo al fianco
dell’Uomo Grezzo (alla fine del pezzo ero già senza voce, con una spalla
disarticolata e diverse ferite lacero-contuse da ginocchiata alla
schiena…) e continua a ritmo serrato con altre perle del suo disco
(peccato manchi “Brawl”) e cavalli di battaglia del suo repertorio
(“Stanley Kubrik”, cazzo!!!), coadiuvato ai piatti da Dev One aka The
Prof, il boss della Nature Sounds. Mr. R.A. tiene il pubblico in pugno
coinvolgendolo in un delirio totale di circa un’ora, tra autonichilismo
(per vedere come rispondevano i presenti, si faceva urlare contro: <<Die,
motherfucker, die!!!!>>), incitamento alla rissa (<<I wanna see some
violence in this place…>>) e persino tentativi di approccio piuttosto
espliciti con inermi esemplari di sesso femminile. Bisognava esserci per
capire appieno il concetto di live-show secondo The Rugged Man. Chi c’è
stato, RapMagnacci compresi, a distanza di tempo si sorprende ad urlare
ancora <<FIGHT! FIGHT! FIGHT!!!>>… Quest’uomo sarà anche il più bruciato
di tutti, ma non pecca affatto di intelligenza e senso dell’umorismo. Dopo
lo show adrenalinico ed estremo di R.A. quello di Masta Killa ce lo siamo
goduti probabilmente di meno (a quell’ora, però, il pubblico già
cominciava ad accusare mediamente sintomi di stanchezza, sonno, freddo o
fattanza…); va detto che lui c’ha messo l’entusiasmo con cui io di solito
faccio le pulizie in bagno e un’energia tipo Paolo Vallesi live. Si, ok,
le strumentali di “No Said Date” sono veramente delle mazzate terribili,
lui sarà anche tanto bravo, ma il tentativo di farci ubriacare passando
una bottiglia di Moet & Chandon alla prima fila mi è sembrata veramente
una carnevalata del cazzo. Durante il concerto di Masta Killa ritorna il
mitologico negretto sbronzo (aka Sbronzettino) che finalmente riesce a
salire sul palco e a prodursi in balletti carnascialeschi approfittando
del suo tremulo e scazonte equilibrio. Carino. Appropinquiamoci al fondo
sala, dove c’è lo stand di t-shirt & CD gestito da ErreA L’Uomo Rugoso in
persona: obbligatori acquisto, foto e autografi (siamo FANS!!), prima di
uscire nuovamente a respirare l’aria fredda della notte di Bologna. Rimane
sempre piacevole assistere a un concerto: la vera figata è spremere
ettolitri di sudore, perdere la voce, uscire massacrati… insomma,
PARTECIPARE!! |
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