Zona mc # Caosmo

Zona mc ha pubblicato sei dischi, tutti in free download. Apre i live degli Uochi Toki, e questo potrebbe già darci degli indizi sulla (non) convenzionalità del personaggio. Per di più, li apre in maniera a dir poco bizzarra: nessuna base, soltanto un metronomo che tiene il tempo e uno show di freestyle che somiglia più ad una chiacchierata informale, lontana anni luce da punchlines, insulti e chiusure a effetto. La complicità con gli Uochi Toki non è casuale: il nostro (classe '85, studia filosofia e i suoi testi tradiscono quest'interesse) fa un Rap molto vicino a quello dei flussi di coscienza di Napo, ipnotico e coinvolgente, anche se con una cadenza meno marcata, un timbro più scuro e una trasgressività tecnica inferiore (per quanto i versi non siano regolari, le posizioni canoniche delle rime sono bene o male rispettate e le metriche riconoscibili), ed è assimilabile al duo di Alessandria nella comune volontà di essere qualcosa di lontano anni luce dalla banalità di certo Hip-Hop classico. La tradizione, le radici della cultura e delle discipline sono fondamentali, questo è fuori di dubbio: ma il nuovo è sempre necessario per la sopravvivenza dell'arte, per il continuo movimento che la tiene in vita. E di nuovo, in questo disco, ce n'è in abbondanza, a partire dalla scelta di combinare Breakcore schizofrenica e testi filosofici (nel senso ampio, non tecnico, del termine), costruzione allucinogena che fa a pezzi ogni luogo comune sul Rap, fondato o presunto che sia. A dirla tutta, in realtà, dobbiamo ammettere che tanti mc's non fanno niente per impedire il dilagare degli stereotipi che i cari detrattori ci rinfacciano ridacchiando, anzi. Capiamoci, non si tratta della vecchia storia del voler essere trasgressivi a tutti i costi, che non ha mai portato a niente di più che a qualche evanescente movimento artistico: qui è chiara la predisposizione irrinunciabile a concepire un modo di fare musica e scrittura che sia diverso dal canone classico del Rap. Come a dire: quello in questione non è un disco né un mc che vuole essere diverso, ma un disco, un mc, che è diverso, e non sa fare altrimenti. Certo, abbiamo anche tanti rapper più abbordabili che tentano nuove vie di espressione, ma la presenza di gente come Zona mc, cioè di artisti che stravolgono completamente le fondamenta del concetto di Hip-Hop com'è stato inteso per decine di anni, sono come la manna dal cielo se vogliamo che questa cultura venga catalogata, in futuro, non soltanto come un fenomeno di costume circoscritto, ma come un nuovo modo di intendere l'arte e la scrittura, un mezzo di espressione che prescinde dal contenuto e può essere impiegato per veicolare i messaggi e le emozioni più disparate.