Space One - Tutti contro tutti

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Piergiorgio Severi, classe '71, meglio conosciuto come Space One, se non avesse incontrato Albertino (prima) e il clan degli Articolo 31 (poi) molto probabilmente oggi sarebbe un felice manovale di Pioltello - con tutto il rispetto per la categoria, ci mancherebbe. Perché un'introduzione così astiosa e tranchant? Perché Spazio è un imbucato, un Dj Flash ante litteram che dai primi mischioni di Dance e Hip-Hop ("Every kinda Rap") fino alla successiva carriera sotto il logo della Spaghetti Funk (tre album a partire da "Tutti contro tutti") non ha mai fatto percepire un briciolo di originalità e sensibilità artistica, limitandosi a una partecipazione secondaria, impercettibile, latente nello scacchiere dell'Hip-Hop italiano. Space One è un mc destinato a fare le seconde voci ad Ax, una figura di contorno all'interno di una realtà discografica che, piaccia o meno, ha raggiunto numeri importanti, adattandosi a raccoglierne la luce riflessa; è proprio così che mi spiego un progetto come quello in esame, uscito nell'indifferenza generale in mezzo a "Così com'è" e "Nessuno": otto pezzi più intro, remix e doppio bonus, Dj Jad alle macchine (ma Franco Godi partecipa e si sente), l'amico J-Ax che gli dà una mano (sovrastandolo...) e il contributo isolato di Next One e Double S. La descrizione di "Tutti contro tutti" si esaurisce qui, non possedendo elementi distintivi di particolare interesse; è infatti già dal tema sollevato nel titolo - e ribadito nel finale da "I primi della lista" - che il rapper di origini pugliesi si appropria di una sfida, una guerra (oggettivamente ricca di contraddizioni), non sua, considerando che i bersagli di questo scontro erano gli Articolo e un'industria musicale ancora legata allo stereotipo della canzonetta popolare. Space One si intromette, per così dire, e ne viene fuori con le ossa rotte - lasciatemi passare la metafora - a causa di un'acclarata inconsistenza tecnica: se il fine era quello di dare risalto al potenziale aggiuntivo della crew, il risultato è un passo falso di proporzioni clamorose, una prova esigua sotto il profilo dell'inventiva e della personalità. Tolti i due brani di cui abbiamo già detto, tutt'altro che graffianti nella loro presa di posizione (con piccole perle quali <<fai l'integrale come i cracker/ma tremi come il woofer/se al microfono sgretolo suckers/come wafers>>, rallentando la sillabazione per mettere in metrica ogni termine), il disco incespica tra storytelling soporiferi ("La mattina che non vivo mai", addirittura in due versioni), autocelebrazioni improbabili ("Sleppo come il basso": <<ora cambia aria/o fai roba seria/o dopo di me per te/non c'è più storia>>), episodi concepiti ad hoc per i palinsesti radiofonici ("Hey, deejay") e canzoni d'amore sulle quali preferisco non infierire ("Latin lover II", che tra l'altro stravolge la componente ironica della parte uno). Si potrebbero aggiungere ulteriori considerazioni sulla pochezza della dimensione lirica, sulla modesta ispirazione di Jad (il quale, almeno, si esprime attraverso suoni un po' meno easy del solito) e sull'enorme prevedibilità di "Tutti contro tutti" nel suo insieme, tuttavia rischieremmo di dare eccessiva rilevanza a un'operazione che non tarda a mostrare i propri limiti e di cui già nel novantasette si poteva fare a meno senza alcuna difficoltà - figurarsi oggi... Un ultimo inciso: l'anno successivo la Spaghetti Funk fece perfino peggio fondendo Cricca e Rima Nel Cuore nel quartetto Gemelli DiVersi, però questa è una storia che - promesso! - vi risparmieremo.


TRACK LIST

Space One - Tutti contro tutti (Best Sound 1997)
  1. Intro
  2. La mattina che non vivo mai
  3. Tutti contro tutti [Feat. J-Ax]
  4. Sleppo come il basso
  5. Lonely [Feat. R. Jones]
  6. Hey, deejay
  7. Latin lover II
  8. I primi della lista [Feat. J-Ax]
  9. La mattina che non vivo mai rmx
  10. Profumi di strada [Feat. P. Brera]/Hidden track/Hidden track
BEATZ
Tutte le produzioni di Dj Jad tranne la traccia #9 di Next One
SCRATCH
  • Dj Double S: 9