Sacre Scuole - 3 mc's al cubo

Reviewed by Riccardo Orlandi

Non si può parlare delle Sacre Scuole senza tener conto della mutazione che i membri che componevano il gruppo hanno subito. Jake La Furia e Guè Pequeno - ai tempi noti come Fame e Il Guercio - hanno dato vita ai Club Dogo - sulla mutazione dei suddetti da punchliner militanti e hardcore a macchina da soldi per neofiti del Rap abbiamo già scritto molto - mentre Dargen D'Amico si è evoluto in una bizzarra specie di rapper in bilico tra il cantautorato drammatico e quello più leggero e ironico - ma anche su questo si è detto tutto e il contrario di tutto. I pareri sui percorsi intrapresi dai tre artisti possono essere i più vari - non tutti apprezzano il modo di fare Rap di Dargen, così come la commercializzazione dei Club Dogo non ha impedito a molti di riconoscere le loro doti tecniche - ma la valutazione di questo disco rimane, per così dire, autonoma rispetto a ciò che è venuto dopo. "3 mc's al cubo" esce nel 1999, quando la golden age dell'Hip-Hop italiano stava lasciando il passo alle nuove leve e il modo di fare Rap stava passando da un approccio fondato principalmente sui principi e sull'attitudine verso una visione in cui la presenza sempre più preponderante della tecnica faceva da discriminante tra i buoni rapper e chi tentava senza successo di esserlo. I Club Dogo hanno settato certi standard tecnici con il loro primo disco - "Mi fist", mai abbastanza lodato - ma la direzione era già stata segnata con "3 mc's al cubo". La tracklist è talmente breve - e praticamente esente da passi falsi - da poter essere analizzata per intero: "Sul filo del rasoio" è una traccia d'apertura totalmente esplosiva, che mette da subito in chiaro con chi abbiamo a che fare; "Le parole non dette" e "Tempo critico" confermano la prima impressione, sommergendo l'ascoltatore con una valanga di punchline, versi visionari, dichiarazioni di passione e rabbia militante. Tutti e tre i rapper si ritagliano uno spazio in cui dare sfoggio alle proprie individualità: "La furia" e "Cronache di regime" sono potenti e battagliere, ma è "Salvation army part 1" a consacrare l'intelligenza di Dargen, lasciando presagire (in parte) cosa sarebbe avvenuto nella carriera futura del rapper. Il pezzo è diventato quasi leggendario nella scena italiana e - a ragione - viene citato come uno dei migliori esempi di tecnica e di padronanza lessicale. La chiusura del disco, "Chiamati in causa/Tribunale", vede la partecipazione di Zippo e Chief - quest'ultimo si è occupato della produzione ufficiale del disco - in un tripudio di tecnica e di spacconeria orgogliosa. Oggi tutto ciò può sembrare superato - anche sul piano della tecnica si sono viste, nei quasi quindici anni che sono passati dal disco in questione, cose molto migliori - ma, se contestualizzato nel periodo in cui è uscito, "3 mc's al cubo" rappresenta uno dei primi dischi che ha dato il via a una mutazione macroscopica che ha investito la scena italiana, conducendola fino all'emancipazione dalla famigerata nicchia in cui aveva albergato per una decina di anni. Che questa mutazione sia stata una sana evoluzione o un cancro incurabile, sta ad ogni singolo ascoltatore deciderlo.


TRACK LIST

Sacre Scuole - 3 mc's al cubo (Funk-U-Low 1999)
  1. Intro - Apocalisse ora
  2. Sul filo del rasoio [Feat. Don Joe]
  3. Cronache di regime (cospirazioni)
  4. Le parole non dette [Feat. Irene Lamedica]
  5. Salvation army part 1 (il senso di Dargen per le rime)
  6. Tempo critico [Feat. Dj Zak]
  7. La furia
  8. Nell'aria [Feat. Irene Lamedica]
  9. Chiamati in causa/Tribunale [Feat. Chief e Zippo]
BEATZ
  • Don Joe: 1
  • Kaneda: 2, 3, 7, 9
  • Don Joe e Steve Dub: 4
  • Tawa e Dargen D'Amico: 5
  • Steve Dub e Kaneda: 6
  • Steve Dub: 8