FRANKIE HI-NRG MC - RAP©ITAL

Reviewed by Moro

Primo luglio 2005, esce dopo pochissimo tempo (per lui), meno di due anni, il nuovo disco di Frankie. Per quanto mi riguarda, ogni sua uscita è un vero evento e quindi sono proprio contento di ascoltarlo. Leggo la tracklist e comincio a capire: "Rap©ital" è una raccolta di alcuni suoi grandi successi messi su nuove basi. Da questo punto di vista tutto odora di fresco, perché non possiamo parlare di beat ma di veri brani suonati da una band e nati dall'esperienza live che Frankie ha avuto nei numerosissimi concerti portati in giro per l'Italia. La novità di questo disco sta proprio in ciò. Dal punto di vista dei testi e dei temi trattati non c'è dunque nulla da aggiungere: se non conoscete le versioni originali delle canzoni contenute in questo disco, meglio che andiate ad ascoltarvele subito. Frankie è un vero e proprio matematico della parola che fonde questa tecnica eccelsa alla sua indole di poeta metropolitano e fine critico della società. "Dimmi dimmi tu" apre il disco ed è anche l'unico inedito: abbastanza anonimo sia dal punto di vista musicale che del testo, è semplicemente una critica al nostro mondo di plastica, fatto di reality show e finti affari su e-bay. Carino e intelligente invece il video, nel quale l'artista si trucca come mille personaggi facilmente riconoscibili. Le altre dodici tracce sono rifacimenti presi dai sui tre album, esattamente quattro canzoni da ogni disco. Da "Verba Manent": "Potere alla parola", su un gran basso Funky che cambia per finire in un fluido sonoro, "Libri di sangue" in versione acustica, "Storia di molti", uno dei migliori testi del buon Francesco impreziosito da un'atmosfera molto adatta, "Disconnetti il potere", in una versione tribale che spazia in ambienti arabeggianti ed elettronici, questa forse poteva riuscire meglio. Da "La morte dei miracoli": "Autodafè", su una base bella cupa e introspettiva, adattissima a quello che rappresenta il supremo capolavoro lirico di Frankie (il tema di "Profondo rosso" è molto marcato nel ritornello, mentre nel resto della canzone è usato in modo estremamente intelligente), "Accendimi", che pur essendo arrangiata molto bene non riesce a trasmettere l'energia che dava l'originale, "Giù le mani da Lucignolo", arricchita da un basso e da una chitarra eccezionali e da un'armonica che fa molto vecchio west, "Quelli che benpensano", orchestrata con classe sebbene non riesca ad eguagliare la versione originale. Da "Ero un autarchico": "Generazione di mostri", che in questa terza versione (la prima la ricorderete col titolo "Il sonno della ragione", dalla colonna sonora di "Zora la vampira") poteva anche esserci risparmiata perché decisamente meno interessante rispetto alla precedenti, "Gli accontentabili", atmosfera molto easy e suoni che richiamano i vecchi caroselli, Frankie infatti offre un'interpretazione molto ironica, "I trafficati", in una versione fantastica che sfrutta "Der Kommissar" di Falco e "Vamos a la playa" dei Righeira, due delle canzoni più truzze del più truzzo dei periodi musicali, gli anni '80, infine "Sana e robusta", decisamente non al livello della versione originale. Insomma, "Rap©ital" non è un greatest hits, bensì un esperimento che tende ad allontanarsi dagli ambienti tipicamente Hip-Hop, cammino certo già intrapreso in "Ero un autarchico" e, azzardiamo, non ancora concluso.


TRACK LIST
Frankie Hi-NRG MC - Rap©ital (RCA 2005)
  1. Dimmi dimmi tu
  2. Potere alla parola
  3. Libri di sangue
  4. Autodafè vs Profondo rosso
  5. Generazioni di mostri
  6. Accendimi
  7. Gli accontentabili
  8. I trafficati vs Der Kommissar
  9. Giù le mani da Lucignolo
  10. Quelli che benpensano
  11. Sana e robusta
  12. Storia di molti
  13. Disconnetti il potere
BEATZ
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