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Negrè - Dono di natura
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Reviewed by Riccardo Orlandi
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"Dono di natura" raccoglie le tracce contenute nei quattro EP che Franco Negrè - volto noto a chi bazzica l'ambiente Blue Nox e vecchia conoscenza di chi ha seguito i suoi primi prodotti ufficiali nel mondo dell'Hip-Hop, quando assieme a Kiave e Dj Impro, sotto il nome Migliori Colori, fece uscire l'ottimo "Rullanti distorti" - ha regalato lungo l'arco di un anno. Un EP per stagione, caratterizzato dalla scelta di un aggettivo: "Convinto", "Sincero", "Realista" e "Ribelle". I quattro lati della sua personalità vanno a formare un prodotto omogeneo, unendosi in "Dono di natura", con l'aggiunta di quattro tracce inedite. Potrei, a questo punto, consigliarvi di andare a recuperare "Nomi cose città" per farvi un idea dell'attitudine di Negrè, ma se masticate già da un po' lo stile Blue Nox non vi stupirete delle atmosfere che "Dono di natura" ci regala. Il collettivo si fonda su una visione estremamente positiva della cultura Hip-Hop: non c'è traccia di spacconate, di omofobia, di misoginia o di violenza di sorta; al contrario, l'amore per la musica e le atmosfere serene e spensierate si affiancano alla responsabilità, all'orgoglio per l'indipendenza artistica e all'impegno sociale, il tutto sorretto da un'introspezione sempre molto profonda. I dischi di Kiave, Ghemon, Mecna, Negrè e Hyst - oltre alle loro numerose collaborazioni - sono la prova che questo modo di intendere l'Hip-Hop è vincente e produttivo. Franco rientra pienamente in tale logica: il suo disco parla dell'mc, della passione che mette nel fare Rap, della sua interiorità e delle relazioni col mondo esterno, senza mancare di rimarcare l'orgoglio che un rapper coerente prova nel portare avanti in maniera indipendente il proprio progetto. "Dono di natura" si fonda su questi principi e gran parte delle tracce lo provano: la titletrack, "Convinto", "Realista", "Sempre io" e molti altri pezzi ribadiscono i concetti fondamentali delle scelte artistiche di Negrè. Se gli aspetti interessanti del disco finissero qui, però, avremmo un prodotto che - benché realizzato con un gusto per i suoni e il flow davvero raro - a livello tematico non si distanzierebbe molto dalla media di un certo tipo di produzioni indipendenti. Quello che rende, invece, "Dono di natura" qualcosa di più interessante è la presenza di una serie di pezzi che sono delle piccole perle di perfezione artistica: la descrizione di Milano e Roma in "Scendo alla prossima", ad esempio (completata dalla descrizione di Viterbo, la città natale dell'mc, in "Novità"), o "La donna perfetta", "L'unica parte" e "Storia di un'incomprensione", esempi di come Negrè strabili l'ascoltatore quando decide di parlare di donne e relazioni affettive. Un altro paio di tracce da notare: "Tutto l'amore del mondo", dall'irresistibile atmosfera festaiola, e "Prova di coraggio", forte di un mood incredibilmente introspettivo. Sui suoni, curati da nomi del calibro di Shablo, Turi, Fid Mella e Impro, oltre a Donuts, Swelto, Smania Uagliuns, Mr. Bigthings Perelli, SimpleMinded e Cope, non c'è molto da dire se non che rasentano praticamente la perfezione: un gran numero di atmosfere vengono sprigionate dalle macchine dei beatmaker, sempre capaci di arrangiamenti precisi e capaci di curare i dettagli in maniera pressoché impeccabile. Anche le collaborazioni, infine, colorano il progetto di diverse sfumature: dall'hardcore incazzoso di Primo (in stato di grazia) al Soul di Fab, poi l'incedere Dancehall di Brusco, il flow morbido di Tormento e il gusto melodico di Hyst. In poche parole, Blue Nox, per l'ennesima volta, non delude e si riconferma come una delle realtà indipendenti più solide d'Italia, continuando a viziarci con uscite - in gran parte, peraltro, in free download - pregevolissime. |
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TRACK LIST |
Negrè - Dono di natura
(Blue Nox 2012)
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| BEATZ |
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| SCRATCH |
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