Mystic One # Peso specifico

Il TruceKlan è da sempre una realtà molto controversa nel panorama Hip-Hop italiano, contraddistinto da tematiche crude e violente, atteggiamenti aggressivi, politicamente scorretti e, visti i guai legali di alcuni dei suoi componenti, anche da uno stile di vita che non si discosta molto dai contenuti dei testi. All'interno del collettivo si affiancano personaggi che, scusate l'inglesismo, appartengono a campionati (ma probabilmente anche a sport) diversi: Noyz Narcos, la punta di diamante del Klan, ma anche Lou Chano e Dj Gengis hanno dimostrato a più riprese le loro abilità, mentre soggetti come Metal Carter e Chicoria mi hanno lasciato a più riprese basito per la bassezza delle loro skill (a volte sono arrivato a chiedermi se mai avessere riascoltato le registrazioni dei loro brani prima di pubblicarli). Tra i vari mc's e produttori che militano tra le schiere della crew capitolina, ve n'è però uno che mi ha sempre incuriosito, specie dopo le ottime apparizioni in "Verano Zombie" e "Ministero dell'Inferno". Sto parlando di Mystic One, che dando alla luce "Peso specifico" ha deciso di cimentarsi con un lavoro solista dopo anni di gavetta e di svariate apparizioni nei vari album del TK. "Peso specifico" si dimostra un lavoro solido, maturo e con un gusto hardcore tipico del collettivo. Il numero ridotto delle tracce garantisce inoltre un livello generale che non si abbassa mai, rischio in cui si potrebbe incorrere con un numero esagerato di brani: nei nove capitoli dell'EP, Mystic ha tempo sufficiente per dirci tutto ciò che ha dentro, senza tralasciare nulla né imbattersi nell'impaccio di episodi inseriti giusto per occupare più spazio. Azzeccatissima anche la scelta di affidare tutte le produzioni a Dj Demis, i cui suoni creano l'atmosfera cupa e malata che consente al nostro di potersi esprimere al meglio. La sintonia e l'intesa tra i due, maturate grazie alle frequenti collaborazioni (vedi "Jagermasterz" del 2008), sono un valore aggiunto non trascurabile per la riuscita finale del lavoro. Per quel che riguarda il padrone di casa, le attese di vederlo all'opera come protagonista principale non sono state tradite: flow quadrato, metrica pulita, ritornelli martellanti, testi che al posto di trattare un tema concreto sono più un libero flusso di pensieri che trasporta l'ascoltatore in un viaggio a metà tra il visionario e il malessere. Questa sensazione che ha sempre contraddistinto le tematiche del Klan è infatti facilmente riscontrabile in "Peso specifico", ma attenti: se a volte l'attitudine hardcore della crew ha dato prova di cadere nel banale o nel superficiale, Mystic One dimostra di saper pesare molto bene le parole delle sue liriche e alcune citazioni e riferimenti sono davvero notevoli per originalità ed interdisciplinarietà (<<e ho cercato troppo spesso l'alba dentro l'imbrunire>>, chiaro richiamo a "Prospettiva Nievski" di Battiato, è uno dei tanti episodi nei quali l'mc pesca da un bagaglio musicale e letterario niente male). Passiamo alle collaborazioni: non poteva mancare Noyz in "Reportage", che tra queste sonorità sin trova nelle condizioni ideali per dare il meglio di sé, poi Grezzo (da ragazzino ha iniziato Mystic One al mondo del Rap) e Gast nell'ipnotica "Riuscire", infine Clementino in "Esercito di giorni£. Quest'ultimo è il featuring che mi ha convinto meno, non perché Clemente non registri una bella strofa, tutt'altro, ma perché la sua genuina e frizzante napoletanità cozza con l'atmosfera tetra del disco ed è un peccato, dato che il pezzo in questione, per beat, ritornello e strofa di Mystic, poteva tranquillamente rivelarsi il mio preferito. Nonostante questa lieve pecca, "Peso specifico" è senza dubbio un ottimo lavoro, bilanciato e da cui emerge tutta l'esperienza che il rapper è riuscito ad accumulare negli anni al servizio del clan più truce dello stivale. Come antipasto per approcciare l'ascolto sono già disponibili i singoli di "Pasto nudo" e "Cieco con la pistola", ma sono sicuro che anche le portate successive saranno di vostro gradimento.