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AA.VV. - Machete mixtape III
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Reviewed by Mr. Bushsdoc
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Sono ventotto (nella versione digitale, quattro di meno in quella fisica) le tracce che compongono il terzo volume del "Machete mixtape". Partiamo dalle ovvietà: 1) tutte queste tracce non possono non appesantire l'ascolto; 2) non avrebbero mai potuto essere tutte di ottimo livello o, comunque, dello stesso livello; 3) nell'insieme è molto spesso la ripetitività a farla da padrone. Quindi, il numero delle tracce non risulta funzionale all'ascolto e ciò è ancora più vero quando di molte non se ne capisce neppure il senso. "Coriandoli", "Purple haze", "Indios", "Game play" e "Nevada" sono passaggi di cui si poteva tranquillamente fare a meno senza variare troppo il risultato finale. E va bene, mi si dirà che alla fin fine è un mixtape e che questi sono disguidi comprensibili. Ci può stare. Forse. Data la mole del tape - che, lo dico sin d'ora, merita pur sempre un ascolto da parte di qualsiasi appassionato di Rap italiano - preferisco parlare solo di alcuni spunti che emergono durante l'ascolto. Dunque, anzitutto - forse sbaglierò a dirlo - "MMIII" ha tre protagonisti indiscussi: Salmo, Nitro e Jack The Smoker. Il primo è autore di prove sempre impeccabili (<<Lebon te lo consiglio, tipo... mmm... robe tue>>, "Cruditè") e, di fatto, delle canzoni più belle del progetto, le uniche che probabilmente rimarranno nel tempo. Parlo in particolare di "La bestia in me", primo singolo del mixtape: un minuto e quarantotto secondi che, per l'atmosfera che creano, ne valgono una decina. In secondo luogo, mi riferisco a "Falsità & cortesia", il momento più bello del volume e tra le cose migliori del rapper (medaglia a Big Joe per la produzione clamorosa). In terzo luogo, "Non sopporto": una cascata di rime corrosive da parte del rapper sardo, Nitro e Jack The Smoker. Guarda caso, eccoli gli altri due protagonisti. JTS è il solito concentrato di tecnica e rime esilaranti: si ascolti, su tutte, "Ce l'ho". Nitro prosegue la propria evoluzione in modo esponenziale, basterà la seconda strofa di "Phil the payne" per capire di cosa si sta parlando. Messi da parte loro, mi preme segnalare anche i migliori attori non protagonisti. Naturalmente non può mancare En?gma, presente in buona parte dei brani; in "Antieroi" e "Malessere" (quel <<qui tutti siamo schiavi, il tuo padrone chi è?>> urlato a fine brano è di una potenza spaventosa) troviamo le sue prove più intense. Anche se presenti in una sola traccia, per di più la stessa, Axos e Lanz Khan riescono a provocare un impatto che agli altri ospiti più o meno ricorrenti sfugge. Poche parole per due dei tanti featuring: incomprensibile, visti i risultati, la presenza di Kill Mauri; indecifrabile Fibra che, tra il riferimento a Popper e l'extrabeat davvero mediocre, tocca ancora una volta punti opposti, alti e bassi quasi al tempo stesso. Il tappeto musicale è affidato a una quindicina di produttori e, come sempre per i macheteros, è presente un miscuglio di Elettronica, boom-bap classico, Dubstep e chi più ne ha ne metta, ma con l'asticella che tende più verso la prima. Nel crogiuolo di cui sopra, si impongono Yazee con "Cruditè" e "Dualcore", Denny The Cool con "Antieroi", Stereoliez e Ceri con "Non sopporto", Big Joe per "Falsità & cortesia" (ripeto, produzione cla-mo-ro-sa!), Stereoliez e Belzebass per "Enfant terrible" e ancora questi ultimi con "La bestia in me". Tirando le somme, "Machete mixtape III" rinnova il progetto della label annacquando un po' troppo la tracklist, ma con dei vertici isolati davvero notevoli. |
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TRACK LIST |
AA.VV. - Machete mixtape III
(Machete Productions 2014)
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| BEATZ |
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