Louis Dee - Sto bene all'inferno

Reviewed by Michele Garribba

La Unlimited Struggle riveste oramai da tantissimi anni una posizione di spicco quando c'è da parlare di Hip-Hop italiano; una delle poche crew a poter meritare questo nome: inizialmente per la qualità dei prodotti da loro realizzati e, secondariamente, per la coerenza che unisce artisti che in fondo si rivelano essere tutti un po' diversi, ma accomunati da una certa tendenza a confezionare un tipo di Rap non necessariamente influenzato da tendenze o mode, attraverso una ricerca stilistica innovativa seppure ancorata a un'impronta un po' più old school. Questo è il primo punto da mettere nero su bianco quando si analizza il disco di un membro del collettivo, anche e soprattutto perché le collaborazioni all'interno dello stesso per buona parte provengono proprio dalla famiglia - famiglia che, oltretutto, unisce tutt'Italia travalicando qualsiasi limite geografico; il secondo, nel caso specifico, è che Louis Dee, parte anche dei Killa Soul, non è l'mc più in vista del gruppo, il che la dice lunga sulla qualità presente nella crew. Venendo al sodo, ciò che emerge come caratteristica fondante di "Sto bene all'inferno" è l'essere contemporaneamente un progetto molto moderno, concorde ai canoni del Rap odierno di una certa caratura, e il suo distaccarsi da determinati cliché per proporre qualcosa di estremamente personale; al centro del disco, ad esempio, vi è il legame di Louis con la sua Palermo che, nonostante sia stata già ampiamente documentata da Stokka e MadBuddy, riesce qui ad emergere attraverso altri episodi, altre sfumature, altre connotazioni. Le produzioni sono tutte curate da Big Joe e, con ogni probabilità, sono l'elemento che più stupisce di "Sto bene all'inferno", riuscendo - come solo a un produttore del suo calibro viene bene - a trasmettere con estrema precisione il senso di ogni brano, ovvero conferendo una sfumatura tendenzialmente noir ad ogni singolo episodio proposto. Altrettanto si può dire dell'aspetto lirico: Louis Dee dipinge molteplici realtà, quasi mai celate dietro la scorza del duro e sempre sincere al 100% verso l'ascoltatore, il quale non viene mai preso in giro con storie al limite del verosimile o sterili riferimenti di cui siamo oltremodo stufi; piuttosto, l'mc concentra le proprie risorse su messaggi derivati da esperienze di ogni genere e che hanno evidentemente indotto tutti i partecipanti ad esibire le loro convinzioni personali, esposte sempre con quel pizzico di arroganza necessario e che è parte integrante di questa musica. I featuring, come appunto anticipato, provengono in gran parte dalla stessa Unlimited Struggle, con qualche integrazione che comunque non dispiace: da segnalare senza dubbio "Grattacieli", anticipazione del disco che vede l'accento romano di Er Costa al microfono, il quale, affiancato ovviamente da Louis Dee, si destreggia in uno storytelling che ha per protagonista un cecchino scritto con un'attenzione per i dettagli fuori dal comune; spicca anche "Parli ancora di me", con Mecna e Shorty, che si discosta un po' dai toni prevalentemente scuri dell'album donando quel tocco di umanità che fa sempre sorridere e riflettere (un classico di Mecna). Passando alle tracce soliste, invece, le più interessanti rimangono "Via da qua" ed "Inferno". La sortita di Louis Dee esaudisce in pieno i desideri di un pubblico che negli anni ha assunto un gusto più raffinato proprio grazie agli artisti citati nel corso della recensione e i quali, nell'insieme, potevano diventare un'arma a doppio taglio se Louis Dee non avesse mantenuto un certo livello all'interno del suo disco, facendolo sembrare lo scarso della compagnia; per fortuna e, devo ammettere, con un pizzico di sorpresa da parte mia, non è questo il caso.


TRACK LIST

Louis Dee - Sto bene all'inferno (Unlimited Struggle 2015)
  1. Intro
  2. Nati storti
  3. Inferno
  4. Ancora qui [Feat. Johnny Marsiglia]
  5. Grattacieli [Feat. Er Costa]
  6. 666 [Feat. Ensi e Egreen]
  7. Interlude
  8. Via da qua
  9. Grattacieli pt. 2 [Feat. Cali]
  10. Parli ancora di me [Feat. Mecna e Shorty]
  11. Eredità [Feat. Frank Siciliano]
  12. Labirinto [Feat. Mistaman e Killacat]
  13. Scappa [Feat. Kiquè Velasquez]
  14. Qualcosa non va
  15. Fuga dal Paradiso
  16. Fa male (bonus track) [Feat. Tormento]
BEATZ
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  • Dj Shocca aka Roc Beats: 1