Lord Assen # CENTRIdiFUGA

Quanto si prende sul serio, il rapper medio? Ascoltiamo rime scritte da gente che, superati appena i vent'anni, sembra dover portare il peso del mondo caricato completamente sulle proprie spalle. Ci si prende un po' troppo sul serio, forse, tentando di dire la propria su politica, società e altri temi che richiedono competenze un po' più approfondite di quelle che può avere un esordiente nel mondo del Rap. Aggiungete che Lord Assen non rientra nella categoria appena descritta: in realtà è un rapper abbastanza atipico, difficilmente inquadrabile. Nel suo modo di scrivere si intuisce una certa leggerezza quasi scanzonata, unita ad un sincero bisogno di fare musica, come se questo disco fosse il prodotto di una necessità fisiologica e non di una scelta artistica troppo ragionata. Il clima che si respira è ironico e divertente ("Gin ecologia", "Culinaria"): anche quando Assen tratta di temi più seri, come la critica ai media e alla società di "Le tue storie" o la presentazione misantropa e sociopatica di "Il mio brain storming", il flow è molto frizzante e coinvolgente. L'ottimismo di Assen emerge a tratti ("Up & down") e a tratti rimane sotterraneo, come nella meditativa "Alla giusta frequenza". Soltanto verso la fine del disco, in "Il compito obliquo" e "La vita che", l'attitudine introspettiva che Assen non disdegna si fa preponderante, sfociando in atteggiamenti che definirei quasi di saggezza (<<questa è la vita che non hai potuto scegliere/forse non è il massimo ma la devi difendere>>). Il modo di comporre rime di Assen non fa che sostenere quest'inclinazione in bilico tra leggerezza e grave consapevolezza: non c'è ricercatezza di suono, nessuna distrazione per chi vuole arrivare immediatamente al concetto, ma il sarcasmo scoppiettante e l'interpretazione ironica impediscono ai testi di essere semplici argomentazioni, rendendoli di piacevole ascolto. I beat sono confezionati con grande maestria: i campioni passano dal disegnare percorsi psichedelici ("Alla giusta frequenza") al sostenere ritmi decisamente Funk ("Culinaria") fino ad accelerazioni improvvise ("Nella rete"). Grande prova dei beatmaker anche nella scelta degli arrangiamenti: i kit di batteria sono variati sapientemente, risultando morbidi ed avvolgenti nelle tracce più Soul e trascinanti ed intricati negli episodi più concitati. Assen costituisce, in definitiva, una valida alternativa a qualsiasi genere di rapper stereotipato, dai wannabe americanoidi agli pseudo intellettuali ermetici, dai tamarri adolescenti prestati all'Hip-Hop ai semplici, perfetti incapaci.