Kaizén & En?gma # Random

Dopo la collaborazione per "Malessere", che ritroviamo qui come traccia bonus, i Kaizén (duo di produttori di Olbia formato Dario Colaiuda e Gabriele Deriu) ed En?gma uniscono di nuovo le forze per "Random", il disco d'esordio dei primi. Partiamo dal numero delle tracce: mettendo da parte "Intro" (totalmente strumentale), "Outro" (collage delle rime del rapper su una base che rispecchia alla grande le atmosfere del duo olbiese) e la stessa "Malessere", si sta parlando di quattro inediti. C'è, quindi, molto poco di cui parlare. Per quel che riguarda i testi, abbiamo l'autocelebrazione de "La testa che fa...", l'anti-hateraggio (nei confronti di qualcuno in particolare...) di "Trash-talking", la descrizione dell'"Habitat" sonoro e la nostalgia di "Che ne è stato di noi?". En?gma, tra extrabeat ("La testa che fa...") e citazioni cinematografiche a go-go (<<lirico, cinico, cinemaniaco>>, come dice in una delle barre, ripresa da "Zodiac" del "MM1", dell'outro - e infatti abbiamo riferimenti più o meno espliciti a "Contact", "V per Vendetta", "The Guardian", "Donnie Brasco" e "Interstellar"), è il solito martello di tecnica e grinta e non posso non ripetere ciò che ho scritto per "Malessere" nella recensione del "MM3": quel <<qui tutti siamo schiavi, il tuo padrone chi è?>> urlato alla fine della traccia è di una potenza spaventosa. Le produzioni oscillano tra Drum'n'Bass e Dubstep a frequenze bassissime e, obiettivamente, sono molto meno atipiche di quanto si vorrebbe far intendere. Per quanto, infatti, sia fuori dagli schemi tradizionali delle produzioni Hip-Hop, il tappeto proposto dai Kaizén non offre nulla di nuovo a un orecchio abituato a questo tipo di suoni. E' in ogni caso innegabile il talento del duo olbiese, evidente soprattutto in "Trash-talking" e, di nuovo, "Malessere"; allo stesso tempo, è un peccato che la strumentale migliore sia stata destinata all'outro, per quanto l'idea del collage sia apprezzabile. Per concludere, credo sia importante sottolineare la coesione che traspare tra En?gma e i Kaizén: il primo riesce, infatti, ad adattarsi ai bpm altissimi e assecondare l'energia delle basi in maniera perfetta, dimostrando una duttilità che ha oggettivamente pochi eguali nella scena; i secondi, dal canto loro e tenendo presente la natura del genere di cui si parla, cuciono un sound in grado di essere solo vettore delle parole del rapper senza mai indebolirlo inghiottendolo. A mancare non è, allora, la connessione tra le due entità (che si spera verrà riproposta in futuro), ma vere e proprie soluzioni musicali convincenti: "Random", per quanto ricco in potenza, cade proprio alla fine, quando, smesso l'ascolto, si ha la sensazione di non aver sentito niente di davvero incisivo.