A tre
anni di distanza da "Come Dio comanda" esce "Rapper bianco" di Nex
Cassel, noto rapper veneto già fondatore di AdriaCosta. Anche su
RapManiacZ abbiamo una rappresentanza veneta che vuole a tutti i costi
intervistare Nex, ma voci ci dicono che al momento il rapper bianco
si trovi a Milano, per cui lascio a Moro la
recensione
del disco, prometto di fargli anche le domande che avrebbe voluto porre
lui e un martedì pomeriggio attraverso la città sotto la pioggia diretta
al
Bande Nere Ink, il nuovo studio di Nex Cassel e Luca Spenish. Nei
giorni precedenti ho ricevuto raccomandazioni (la migliore: non fare
troppo la brillante!) e sono un po' curiosa e un po' diffidente.
Altro che brillante, arrivata allo studio mi fiondo a salutare un mio
amico/collega (ciao Koki!) ignorando il mio intervistato che ci guarda
perplessi chiedendosi come mai non ci sia beef (o burger?)
fra due ipotetici competitor (everybody loves RapManiacZ!).
L'accoglienza è delle più venete, cioè mi viene offerta una birra (Nex,
adesso posso dirtelo: è la prima volta in 26 interviste dal vivo che
qualcuno mi ha offerto da bere! Grazie!) e scopro che Francesco conosce
bene RMZ e ci fa i complimenti per la longevità. A nostro agio, dopo
qualche chiacchiera siamo pronti per l'intervista.
Blema: partiamo dall'inizio, MicroMala. E' stata una tappa
importantissima per la tua carriera. Ti ha fatto conoscere a livello
nazionale. Cos'è cambiato da allora e il progetto è morto o potrebbe
tornare?
Nex Cassel: MicroMala è il mio vecchio gruppo che esiste da tempo
immemore, da una ventina d'anni. Chiaramente è difficile mantenere in
piedi un gruppo per tanto tempo, il gruppo è lì, è che non stiamo
lavorando più molto insieme, però abbiamo fatto un pezzo ultimamente, il
mixtape di AdriaCosta All Stars comincia con un pezzo dei MicroMala,
"Guns'n'Roses"... Ci frequentiamo, usciamo insieme la sera, facciamo
spesso musica assieme, in questo momento non c'è l'idea di fare un
disco. La crew c'è, è un po' convogliata all'interno di AdriaCosta.
B: attraversi le tre principali epoche dell'Hip-Hop italiano: gli
anni '90, la crisi di inizio 2000 e quella presente. A quale di queste
fasi ti ritieni più legato?
N: il periodo in cui mi sono innamorato del Rap. Sembra banale
però non lo è, il discorso è questo: mi sono innamorato di una cosa che
mi piaceva, dunque mi piaceva in quel periodo. Quindi direi la
tarda golden age, la seconda metà degli anni '90.
B: a proposito di golden age, che cosa ne pensi di questo boom
del Rap italiano old school? Ad esempio anche per quanto riguarda
la vendita dei dischi di quel periodo a cifre esagerate... Viene
mitizzato tanto quel periodo che, per quanto bello, non era proprio
perfetto...
N: be', era anche il periodo in cui c'era l'Hip-Hop Village, la
Jam Juice... Di quel periodo là, io che allora ero piccolo, ricordo che
c'era una forte passione che portava avanti tutto quanto, con molte
difficoltà, ma c'era molta passione da parte di chi lo faceva. Poi si
vendevano anche tanti dischi, i Sottotono, gli Articolo 31, che
all'epoca era un gruppo messo in disparte dal resto della scena - però i
gruppi commerciali di adesso non è che siano migliori. Dopo quel periodo
c'è stato un buco grosso, che viene ricordato come il periodo nero del
Rap italiano, in cui i media non se ne interessavano più...è stata la
sfortuna di quelli della mia generazione, che attorno ai 25 anni non
avevano terreno fertile: se facevi Rap in Italia non potevi fare niente,
non vendevi dischi, era così e basta senza niente che potesse
sostenerti. Nel bene e nel male adesso ci si è ripresi.
B: ti cito. <<Ho rappato assieme a tutti i meglio/sì però
quand'erano un po' meglio>> e <<posso dirlo gentilmente/non
accendo la TV non ho mai visto certi rapper>>. Però tu hai
collaborato con Fedez, con BabyK, i Dogo...non è contraddittorio?
N: ma dico proprio questo in quella frase, ho rappato con Fedez,
che adesso è considerato il meglio dal punto di vista commerciale, però
quand'era un po' meglio. E' una battuta ironica.
B: l'anno scorso con "Christian Rap" hai avuto un'idea geniale,
l'ha rifatta persino Truce Baldazzi!
N: ah, sei andata a prendere proprio quello più prestigioso!
Ricordiamo che l'hanno rifatta anche Egreen, Gioielli...
B: sì, tantissime. C'è una delle versioni che ti è piaciuta in
particolare, rifarai qualcosa del genere?
N: in quel caso ho semplicemente dato la base perché mi piaceva
una volta rappare sopra le basi americane ed è difficile trovarne di
italiane. Una volta producevo parecchie strumentali, ora ne faccio
sempre meno, in quel caso stavo lavorando al disco e non stavo facendo
uscire niente, ho fatto questo pezzo su una mia base. Mi sono detto,
faccio come il b side dei dischi che hanno la strumentale, faccio
uscire il singolo su YouTube e fornisco anche la base. Non mi aspettavo
che la gente la utilizzasse sulla falsariga del mio pezzo! Pensavo
l'avrebbero usata ognuno per i fatti propri, per divertimento, per i
freestyle nei parcheggi... La prima volta che è stato fatto live quel
pezzo non l'ho nemmeno fatto io, ma Egreen!
B: fai parte del Helluminati Klan, cos'è?
N: è una fratellanza di varie persone che si vogliono dare una
mano. Saluto il presidente, resto sveglio. Loro hanno base a Barcellona.
B: ma non è un progetto musicale quindi?
N: adesso stanno facendo il primo lavoro di Helluminati Klan, che
sarà principalmente di chi sta a Barcellona ma sarò presente anche io.
Progetto molto hardcore, molto figo, sarà quasi tutto prodotto dai Dirty
Dagoes, che sono dei produttori forti che fanno roba hardcore tipo Soul
Assassin o Wu-Tang, su quel filone. Fra un po' uscirà effettivamente
questo progetto: per chi ama quella roba, l'hardcore, e a me piace, sarà
figo.
B: tu e Egreen avete militato nell'Unlimited Struggle per poi
uscirne. I motivi dell'abbandono sono gli stessi? Non pensiamo vi sia
astio dato che ad esempio il video di "Il figlio del padre" è firmato da
Frank Siciliano. Vuoi parlarci di questa esperienza e della scelta di
non voler far più parte di quel gruppo?
N: penso che i miei motivi siano simili ai suoi. Non voglio
portare avanti rancori. Frank mi ha regalato quel video, lui è molto
bravo, era dispiaciuto per quello che era successo - per quanto lui non
c'entrasse. L'ha fatto in segno di amicizia e mi ha fatto molto piacere.
Cosa vuoi, è stato un capitolo negativo che oramai è andato. Non era il
posto giusto per me, capitolo chiuso.
B: una cosa che sottolinei sempre è l'appartenenza alla tua
terra. Vedi "Sulla bandiera" con Big Mike, dove rappi in dialetto.
Parlaci quindi di cosa rappresenta per te AdriaCosta, dei vostri
prossimi progetti e piccola curiosità, del vostro stile di vestirvi un
po' da bikers...
N: partiamo dal discorso bikers. E' più una maniera di vestirsi
da gang, tipo quelle antiche, com nel film "Warriors", ovviamente
le moto non c'entrano. Poi, i bikers fanno spesso parte di gang. Noi
abbiamo i colori della nostra famiglia addosso. Con AdriaCosta abbiamo
fatto un mixtape, siamo dei fanatici del Rap e dunque anche senza avere
un progetto in testa ci troviamo, produciamo, rappiamo. Abbiamo fatto
quel pezzo su Venezia, Big Mike è di Venezia e io sono della provincia.
Il discorso della provenienza è in generale importante nel Rap, perché
tutti i rapper rappresentano il posto da cui vengono. Io una volta non
lo facevo molto, per me è una cosa più recente che ho capito meglio nel
periodo in cui ho vissuto a Palermo. Un giorno ero lì a casa mia con
degli amici baresi e palermitani e mi è venuto in mente di fare una
strofa in veneto, perché fino a qualche anno fa il dialetto veneto era
collegato solo ai Pitura Freska, Herman Medrano... Uno stile umoristico.
Invece io ho provato a fare uno pseudo Gangsta Rap in veneto, un uso del
dialetto che al sud invece esiste. Non c'era la concezione di fare
brutto in veneto, io mi sono divertito a farlo, si vede che avevo
nostalgia di casa... Quando l'ho mandato a Dag per un featuring lui non
era molto contento, gli sembrava un po' una cagata, invece secondo me il
pezzo è figo e c'ho preso gusto, ogni tanto una strofa in dialetto ci
sta. E' molto Hip-Hop come cosa.
B: be', a Napoli lo fanno quasi tutti...
N: Napoli tantissimo, ma anche in America i rapper parlano con lo
slang del loro quartiere. In "Rapper bianco" non c'è neanche una strofa
in dialetto, però inserisco le parole d'uso comune tipo ze ben,
tipo pare...ci sta.
B: "Rapper bianco". Nonostante lo stile, tutto sommato, non
sia...bianco!
N: ci sono un po' di chitarre elettriche.
B: rapper bianchi che ti piacciono?
N: io e basta! No, dai, qualche rapper bianco che mi piace c'è,
tipo Slaine, Sick Jacken, B-Real, Ill Bill, El-P. Non ce ne sono molti
in effetti, per cui me come rapper bianco ci sta.
B: ho letto che tutte le collaborazioni/featuring sono nate
incontrando fisicamente le persone, cosa che nessuno fa più. Quanto
conta per te il rapporto personale nel fare Hip-Hop insieme?
N: importa tantissimo, a volte capita di fare queste cose con le
mail però io non le voglio più fare. Tantomeno se si tratta di cose mie,
nemmeno con i produttori voglio lavorare via mail, voglio stare nella
stessa stanza. Stessa cosa coi dj, i dj sono venuti qua, al Bande Nere
Ink, abbiamo montato i piatti, i rapper hanno scritto le strofe qua,
scegliendo le basi insieme, le abbiamo modificate come preferivamo, ci
siamo bevuti due/tre cose...
B: hai deciso di farti produrre il disco da una persona soltanto,
Spenish. Come mai?
N: nel periodo del disco precedente, "Come Dio comanda", ho
conosciuto Luca Spenish. Ci siamo trovati bene a lavorare insieme.
Abbiamo realizzato dei remix che non abbiamo ancora avuto il tempo di
far uscire. Col nome di Partners In Crime vogliamo produrre altri rapper
per via dell'esperienza che abbiamo, essere un team di veri e propri
produttori, intendo sia la produzione musicale che il missaggio del
pezzo. Siamo entrambi produttori, anche se Luca viaggia molto più veloce
di me, per cui in questo disco io mi sono limitato a fare il Rap e lui a
produrre. L'abbiamo mixato insieme, sempre in questo studio. Abbiamo il
nostro equilibrio e ci troviamo molto bene. Ci sono altri produttori che
fanno parte di AdriaCosta, uno è Carati e l'altro è Garelli e ho
intenzione di lavorare anche con loro in futuro. Non so se i miei
prossimi dischi saranno interamente prodotti solo da Spenish, ma questo
lo volevo assolutamente così.
B: l'affinità fra i suoi beat e le tue rime si avverte molto.
N: ti ringrazio. In quel periodo abitavamo insieme, passavamo
tutto il giorno in studio e poi continuavamo a lavorare anche a casa.
B: "Patrimonio nazionale", che ti ho già citato prima. Alcuni
hanno ipotizzato si trattasse di un dissing a Gue Pequeno, a noi questa
teoria non ha convinto...ma con chi ce l'hai in particolare?
N: non si dice, comunque non ce l'ho con Gue. Se avessi voluto
fare un dissing a qualcuno non l'avrei messo nel mio disco per non
sporcarlo con nomi di altre persone. Questo non è un dissing a nessuno
in particolare, dico le cose che devo dire. Se ognuno dovesse
interpretare le strofe solo per poter dire forse ce l'ha con questo o
con quest'altro, metà dei pezzi di Ghemon parlerebbero male di me!
Ognuno fa le rime che deve fare, io prendo posizione all'interno della
scena e basta.
B: su RapManiacZ e altrove a breve usciranno articoli e
recensioni su "Rapper bianco". C'è qualcosa che ti piacerebbe venisse
colto in particolare?
N: mi piacerebbe che venisse capita l'attitudine con cui il disco
è stato realizzato, principalmente. Che è un'attitudine molto Rap. E' un
disco hardcore ma senza urlare, senza parolacce, un disco cattivo
ma non difficile da ascoltare e che ha la sua profondità. Penso sia un
disco che possa durare nel tempo. Non vorrei essere frainteso in quel
che faccio e che mi venissero attribuite cose sbagliate, vorrei venisse
capito l'amore per la cultura Hip-Hop, anche se adesso va di moda dirlo.
Penso che in questo disco, però, ci sia e si senta. Comunque le
recensioni finora sono tutte positive!
B: il disco è appena uscito, quindi la domanda magari è
prematura, ma al momento hai altre cose in testa? Tipo quest'estate
qualcosa per i Fratelli Freschi?
N: ci potrebbe stare, però per concentrarmi su questo disco ho
lasciato perdere tutti i side projects. Io ho sempre fatto troppa
roba e a volte questo crea confusione per chi si vuole approcciare a ciò
che faccio.
Potete ascoltare "Rapper bianco" acquistandolo su
iTunes e dal vivo (tutte le date
qui).
Grazie Nex!
(foto
in alto di Alberto Pepe)
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