Intervista a Dudley Perkins & Georgia Anne Muldrow @ MC Hip Hop Contest - Jesolo Lido (VE) (04-01-08)

BleMoro: Che cosa vi aspettate dal pubblico italiano?
Dudley:
La completa e rigorosa attenzione! No dai, visto che ne abbiamo la possibilità, manderò un messaggio al pubblico, non importa se questo sia italiano, nero, giapponese o altro. Non importa la lingua che parlano, noi parliamo dal cuore, abbiamo un gran rispetto del pubblico.

BM: Noi non abbiamo veramente idea di che tipo di show ci dobbiamo aspettare da voi due, siete personaggi talmente eclettici, fate un po' di tutto con la musica! Che tipo di show farete?
D:
Sarà uno show tranquillo, senza troppe pretese, ma allo stesso tempo uno show spaziale. Credo che siamo eclettici per il fatto che noi cerchiamo di mantenere la vera essenza della faccenda. Non definirei eclettico nessun altro artista, perché non sanno mantenere la vera essenza. Ma sarà un vero show, le voci saranno vere, e le vibrazioni anche, è musica vera, capisci?

BM: Entrambi avete lavorato con Madlib, com'è stato lavorare con lui?
D: Ho lavorato con Madlib per la maggior parte della mia carriera musicale. E' una persona che ha talento, è una persona musicalmente molto dotata, campiona esattamente quello che fa al caso tuo. Non lavorerò più con lui per anni perché lui lavora con gente che ha un sacco di soldi. Io e Georgia parliamo di Dio e non abbiamo molti soldi. Prima era una figata lavorare con lui ma adesso non credo proprio, non lavorerò più con Madlib.

BM: Ma lavorate ancora con la Stones Throw Records?
D: No, saremmo stupidi a lavorare ancora per la Stones Throw. Ora siamo su un livello differente.

BM: Che differenza c'è o c'era, tra Dudley Perkins e Declaime?
D: Non c'è differenza, sono sempre io!

BM: Lo so, ma allora che bisogno c'era di avere due identità?
D: Così, volevo provare. Io sono me stesso, non mi nascondo dietro nulla. Un sacco di musicisti si nascondono dietro la propria musica, non vogliono che la musica rispecchi la loro vita vera, queste persone sono bugiardi, fake, falsi e noi tendiamo a utilizzare e a vivere la nostra musica. Ed essere la nostra musica, è ciò che siamo veramente, è quello che facciamo per aiutare il mondo. Noi, da soli, possiamo fare ben poco per il mondo, possiamo solo metterci il cuore, l'energia del cuore per provare a cambiare qualcosa, perché è un brutto periodo, tutti ci preoccupiamo di stare comodi, di rilassarci, guardare la tv e...di vivere! Ma nel mondo c'è del marcio, c'è una guerra in corso. E finché ci sarà una guerra che va avanti, delle persone non ce la fanno a starsene lì sedute. Io non ce la faccio a starmene seduto finché ci saranno dei neonati che muoiono. Non mi sento a posto quando ci sono adulti che uccidono dei bambini.

BM: Georgia, quando produci da che parte inizi?
Georgia: Io non campiono, lo faccio molto poco.
D: Campionare è rubare.
G:
Credo di aver utilizzato campioni per tre canzoni in tutta la mia vita. La maggior parte della roba che avete ascoltato viene dal cuore, da Dio, dal mio parlare con lo Spirito, coi miei antenati, la gente che è stata prima di noi, penso agli avvenimenti del mondo, quando faccio musica penso a quale groove possa piacere alla gente che ha cuore, voglio davvero cercare di far sentire il mio cuore attraverso le casse. Tutto comincia con Dio, è il modo migliore per descrivere come comincio.

BM: Che importanza ha avuto per te il fatto di avere entrambi i genitori musicisti?
G: Totale! Totale, i miei genitori mi hanno detto di alzarmi in piedi per la mia cultura e di non conformarmi a niente.

BM: E' stata una tua scelta, quella di metterti a fare musica?
G: Una mia scelta. Sono cresciuta suonando il pianoforte, c'era sempre musica in casa, ma cosa ancora più importante è che, prima di essere musicisti, i miei genitori erano dei rivoluzionari ed è questo che mi ha spinto a voler diventare una musicista, perché sentivo che era il modo migliore per esprimere un messaggio.

BM: Il vostro ultimo album si chiama "The Message Universa": qual è il messaggio che volete mandare all'universo?
G: Il messaggio è l'amore. L'amore è la vibrazione più importante che abbiamo, il suono, tutti si meritano di essere creativi a loro modo. Non dobbiamo sembrare, suonare o ballare tutti allo stesso modo, solo perché lo dicono in tv o in un film. Lascia che l'energia della tua anima splenda! Come il vero funk! Il nostro Governo e il nostro Presidente stanno facendo un casino. Noi non siamo d'accordo, noi e gli altri statunitensi, non siamo d'accordo con quello che sta succedendo. Alla prima occasione che avremo, insorgeremo. Davvero!

BM: Come definireste il vostro ultimo album? Funk, Soul...
G: E' Funk. Perché il Funk è la musica di Dio. Il Funk è musica ma arriva attraverso un canale diverso. Il Funk è come il Rock'n'Roll quand'era appena nato, dà più libertà di essere grezzi e naturali, è davvero la musica per Dio.
D: Un'altra cosa del Funk è che non è una musica normale, è una musica spirituale che può essere seguita come una religione. Infatti la gente che fa Funk, devolve tutta la propria vita a questo, è una religione, ha spirito e contiene insegnamenti. Un sacco di gente utilizza il Funk nel modo sbagliato ma uno dei grandi antichi della musica è ancora vivo attraverso il Funk. Padre George Clinton, è ancora qui, dà ancora Funk a tutti. Il Funk è vero, dà delle vibrazioni organiche. Secondo me tutta la musica deriva dal Funk, mi immagino che esista un pianeta in cui tutti ascoltano Funk, si vestono come gli Earth, Wind & Fire e George Clinton, tutti di colori sgargianti.

BM: Parlate un sacco di spiritualità, ma cosa ne pensate di quei gangsta rappers che vanno in giro col mega crocifisso al collo e in alcune liriche si rivolgono anche a Dio?
D: I gangsta rappers si rivolgono a Dio?! (Georgia scoppia a ridere, n.d.BM.) Chiunque faccia Rap ha una scintilla divina in sé perché è vivo, respira. Io non faccio Gangsta Rap, sebbene da ragazzo sia stato vicino ai Crips, li seguivo, quand'ero bambino...ma le due cose non si mischiano. Chi è gangsta ha una storia di sparatorie, omicidi, decessi, separazioni, distrugge le brave persone. Dio non ha questa storia, il vero Dio non ha questa storia, le due cose non si mischiano, è come l'olio con l'acqua. Bisogna andare per le strade ed entrare nella testa di questi ragazzi e guarirli, non devi dare l'immagine di uno che vuole essere così perché è così che deve essere, perché la società non ti vede così, con l'immagine di un assassino e via dicendo. Devi essere un minimo decente per la società, dare un po' il buon esempio, non puoi essere uno che se ne va in giro sempre dando un'immagine cattiva di sé. Ho un sacco di membri di gang nella mia famiglia che credono profondamente nello spirito di Dio, ma io dico loro devi scegliere, devi stare da una parte, non puoi stare all'oscuro e alla luce allo stesso tempo. Da che parte vuoi stare? Adesso sei in mezzo, il dualismo di questa realtà. Fai un passo indietro e prova a fare una scelta: vuoi essere buono o cattivo? Puoi fare delle cose sbagliate, negative, e delle cose positive, che cos'è positivo e cos'è negativo? Quindi o rappresenti il positivo o rappresenti il negativo. Scegli la negatività? E quindi sarai in una gang, la gente muore per questo, ho amici che sono stati incarcerati per questo, e vedo la nostra immagine di gangster diffusa nel mondo. Ne vedo tanti in giro per il mondo che si atteggiano e mi chiedo se sappiano davvero cosa significhi, sanno che uccidono i bambini? In uno Stato considerato civile ti capita di vedere sparatorie da automobili. Come pure quello che stanno facendo in Iraq, hanno preso tutti i soldati e tutti i gangster che erano in patria e li hanno portati lì a fare sparatorie, non c'è differenza. Non condivido la realtà delle gang, conosco un sacco di gente che vive questa realtà, che la segue, ma sinceramente è tutto molto infantile, è una tecnica, una tattica per tenere le persone lontane l'una dall'altra, le separa. Come i serpenti. E ci sono brave persone di colore che comprano diamanti che vengono dall'Africa, da minatori che stanno morendo. La gente si sta svegliando, ma sta scendendo dalla parte sbagliata del letto. Dovrebbero scendere da quella giusta.

BM: Nel titolo dell'album "Expressions" compare la data 2012, a cosa si riferisce? Un 2012 di rivoluzione musicale, forse?
D: Adesso parlano tutti del 2012. Ma io me l'ero sognato prima di sapere tutta la storia che c'era dietro, poi l'ho studiata, tutta quella roba sui maya, la fine dei giorni, il nuovo mondo... Ho studiato questa cosa a lungo. Ho intitolato così il mio album perché io sapevo che sarebbe successo, me l'ero sognato. Lo sapevo, sapevo che conteneva un po' di verità. Adesso un sacco di gente ne parla perché va di moda, ha bisogno di avere qualcosa a cui pensare.

BM: Mi appresto a concludere così vi lasciamo riposare un po' prima di esibirvi. Parlateci un po' dei vostri lavori futuri, lavorerete ancora insieme?
D: Sì, da ora in avanti lavoreremo insieme. Abbiamo migliaia di progetti che stanno arrivando, ma quello più importante è di aiutare la guarigione.
G: Liberare  la mente delle persone, il loro groove, lasciare che la gente si ricavi dei piccoli angoli per poter pensare a se stessi, consapevoli che possono fare la differenza. Sento nelle diverse parti del mondo la gente che dice blablabla, voi siete quelli che... L'Italia ha le sue strade, gli Stati Uniti hanno le loro strade, ma sta tutto nell'avere coraggio. Anche negli Stati Uniti dovremmo essere così nelle strade e invece siamo così addormentati e grassi, e non abbiamo l'energia per andare per le strade e manifestare per quello di cui abbiamo bisogno. Noi offriamo la musica che aiuta a riguadagnare questa consapevolezza e quel fuoco di riportarlo alla strada, che si prendano quello che meritano, basta fare gli addormentati. Era quello che ha fatto James Brown, il suo intento. La gente ne ha compreso solo il suono ma non tutta la portata. James Brown diceva che senza un'istruzione le loro menti sarebbero morte. I'm black and I'm proud. Stand up for you rights lo dicevano Bob Marley, Peter Tosh. Personaggi che hanno dato origine a così tanti cloni, George Clinton diceva one nation under a groove. Sotto un groove! Non sotto un continente, niente del genere, non sotto una demarcazione coloniale, ma sotto un groove e noi dobbiamo portare avanti questa tradizione perché sta morendo. Noi portiamo avanti questa tradizione perché sta morendo, la portiamo avanti cosìcché i giovani bianchi possano capire.
D: E' un compito difficile quello che cerchiamo di portare a termine. Ora il mondo è chiuso sulla musica e un sacco di gente ha il proprio cervello spento, come morto. Quello che fanno in tv, poi, è degradante... Un'etnia di esseri umani che dovrebbe essere stata la prima a fare la sua  comparsa sulla terra, dovrebbe avere una dignità e se ne va in giro con catene e pantaloni portati sotto il culo, invece dovrebbe comportarsi come re e regine. Tutti sembrano così addormentati, nemmeno io riesco a comportarmi così. Come avere una dignità da re non me l'hanno mai insegnato a scuola, mi hanno insegnato come essere servo del Governo. Ma se io non ho nemmeno imparato a servire mia madre, come trattarla e rispettarla, e nemmeno a rispettare me stesso...un sacco di Stati ci stanno imitando, è da pazzi! Quindi, cari Stati, non fatelo, perché vi porterà alla rovina.
G: Non fatelo!
D: Perché vi farà diventare come noi, una società di commercianti. Sono là fuori per prendervi,  completamente. Speculano su tutto: falsi profeti con la religione...noi siamo il paese con più falsi profeti del mondo, mille canali su cui puoi vederli...abbiamo le donne che in tv cantano parlando di Dio e poi vedi che sulle dita hanno dei grossi diamanti e le catene. Mi rivolgo a tutti loro, famosi o no, tutti quelli che stanno nascondendo la verità e loro sanno chi sono, sanno quali cuori sono sinceri. Sono i loro ultimi giorni, nel 2012 potrebbe esserci l'ultima delle società umane, la civiltà potrebbe giungere ad una fine improvvisa. Dovremmo davvero sforzarci di pensare a che fine faremo. Lo vedremo con i nostri stessi occhi, dalle montagne agli oceani, lo vedremo, è già successo in passato, in un batter d'occhio.

Ringraziamo Max Mbassado e la Manhattan Agency per averci permesso di fare l'intervista e DB dello StreetBeat Team per la registrazione