Intervista a CL Smooth @ MC Hip Hop Contest - Jesolo Lido (VE) (05-01-08)

BleMoro: Che impressione hai avuto ieri, del pubblico?
CL Smooth: Positiva,
ci sono un sacco di ragazzini a cui piace una cultura che negli Stati Uniti è data per scontato. Quindi è bello vedere che la cultura Hip-Hop sia in tutto il mondo, sia presa seriamente e che alla gente piaccia quello che ha da offrire e la vibrazione che offre. Sono rimasto molto impressionato dall'entusiasmo e dalla dedizione.

BM: Sei uno dei rapper più importanti della golden era, quindi per i ragazzi giovani qui presenti sei uno dei rappresentanti più anziani dell'Hip-Hop. Ma tu cosa pensi della nuova scena?
CL: Penso che abbia molto più mercato rispetto a quanto non ne avesse all'inizio. Penso di essere abbastanza acculturato e abbastanza giovane per capire cosa pensano le nuove generazioni, come intrattenerle, di cosa hanno bisogno. E' una benedizione essere in vista a quest'età ed essere in grado di dare il proprio contributo allo stesso tempo.

BM: Cos'hai fatto dalla metà degli anni '90 fino al 2006?
CL: Nel 2006 è uscito il mio primo album indipendente, "American Me", che è andato molto molto bene. In realtà ha aggiunto molto alla mia discografia e mi ha permesso di viaggiare in tutto il mondo, reintrodurmi nei nuovi ambienti sonori, i nuovi pubblici, è stata un'esperienza molto buona, positiva, che mi è piaciuta.

BM: Ma perché hai aspettato fino al 2006 per fare un album solista?
CL: Quando sei abituato a un certo livello di stile musicale non vuoi andare sotto quei criteri, vuoi fare la stessa musica che facevi all'inizio. Ci vuole un sacco di sviluppo, un sacco di lavoro dietro le quinte per farlo, prima di poterlo proporre a livello mondiale. Mi ci è voluto un sacco di tempo per risvilupparmi e riorganizzarmi nel movimento.

BM: Che cos'è "The Outsider"? Raccontaci qualcosa.
CL: "The Outsider" è un mixtape che riassume alla gente cosa si è persa del mio album indipendente. Fa vedere cos'ha fatto CL, la musica che sta facendo, gli inediti che sta facendo, anche negli show, c'è un sacco di gente che durante la mia carriera non mi ha mai visto dal vivo ed è anche un'opportunità per sentire come suona un artista dal vivo rispetto a com'è sui dischi. CL ha lo stesso entusiasmo di quando ha iniziato.

BM: Adesso lavorerai a fianco di qualche mc o producer nuovo?
CL: C'è una possibilità che questo avvenga. In "American Me" ho scelto solo produttori nuovi per dar loro un'opportunità di lavorare con CL Smooth, per dare l'opportunità a chi è cresciuto con la mia musica di lavorare con me e penso che abbiano fatto un lavoro eccellente. Quando ho iniziato, ho iniziato con un produttore e ho costruito tutta la mia carriera con un producer. E questo produttore in pratica si è dovuto guadagnare il suo diritto a farsi ascoltare e credo che questi nuovi produttori e compositori possano fare lo stesso.

BM: C'è qualche indie label che ti piace molto, attualmente?
CL: Nessuna in particolare, penso solo che la musica debba essere buona, forte, la cultura dovrebbe adattarsi a ciò di cui la gente ha bisogno e non necessariamente a quello che vuole, dev'esserci un equilibrio corretto.

BM: Ora ti faccio una domanda alla quale se vuoi puoi anche non rispondere: che cos'è successo con Pete Rock?
CL: Penso che nella musica a volte la creatività possa far prendere strade diverse. E ho percepito che lui stesse andando in una direzione opposta alla mia, che portava la mia musica a seguire la via dettata dal cuore, dall'anima. Io non ho rancori in questo senso, sento solo che il pubblico ha bisogno di adattarsi al catalizzatore, il più stimolante, il leader di questa musica, che è CL Smooth.

BM: Quindi in che rapporti sei rimasto con Pete Rock?
CL: Positivi, per via del business. Il business è una cosa che sta sopra le altre, non è negativo, penso che possa essere trasformato in positivo perché il business ti aiuta anche a mantenere la famiglia, i tuoi amici e le persone che ami. Quindi non penso che vedrete più un live di Pete Rock & CL Smooth, ma sicuramente CL Smooth farà ancora succedere qualcosa.

BM: Ma nello show di stasera farai qualche pezzo storico, di quelli classici prodotti da Pete Rock?
CL: Certo, mi piace mischiare i miei classici con la mia nuova musica, per dare l'opportunità di giudicare e vedere cos'è cambiato dal giovane CL al CL maturo, dare un'opportunità di osservare il mio processo di crescita e quanto mi ci è voluto per arrivare a questo livello, all'inizio ero già ad alti livelli, quindi mi ci è voluto molto per riuscire a superarmi, a fare ancora meglio. Voglio che tutti vedano che lo show, il movimento e la musica si uniscono per creare qualcosa di molto bello.

BM: Stai lavorando a qualche nuovo album o progetto, ora?
CL: Adesso supporto la musica che ho fatto finora, che reputo molto forte, essendo un lavoro indipendente non molti hanno avuto l'opportunità di sentirla, al contrario che se fossi stato con una major. Ma sento che se continuerò a promuoverla e ad andare in posti diversi come l'Italia, si apriranno le porte perché arrivi qualcos'altro...

Ringraziamo Max Mbassado e la Manhattan Agency per averci permesso di fare l'intervista e DB dello StreetBeat Team per la registrazione