Intervista agli Huga Flame @ De Sade - Milano (15-02-08)

Blema: A quanto siete, 27000 download?
Livio: Siamo a 35000.
Dydo: No, forse 36 o 37000...
Ronin: 38, chi offre di più?
D: Yo! Centomila!

B: Bene, l'ultimo album di Fibra ha venduto poche migliaia di copie in più rispetto ai download del vostro album, è anche vero che probabilmente "Bugiardo" sarà stato ascoltato da più di centomila persone, comunque il vostro mi sembra un bel traguardo. Come mai la scelta di rendere scaricabile gratuitamente l'album?
D: La scelta è avvenuta dopo le varie esperienze discografiche che abbiamo avuto, un po' fallimentari, non ci sono piaciuti i meccanismi.
L: Non per colpa nostra.
D: Esatto. Quello che ci siamo prefissati è stato questo: Ok raga, usciamo un po' da quello che è realmente l'ambito delle etichette e cerchiamo di fare un disco lontano da tutto. Più che programmare un album volevamo buttare le emozioni raggruppate in questi ultimi due anni. Quindi abbiamo costruito piano piano il disco, l'idea di metterlo in free download in realtà c'era già da tanto tempo, il free download per noi non è una roba tipo ultima spiaggia, contatti con etichette ne abbiamo diversi. Per noi è stata una scelta di promozione iniziata mesi e mesi prima, abbiamo cercato di creare un po' di attesa, c'era il countdown sul sito, la gente seguiva quelli che erano i vari spostamenti. Abbiamo anche realizzato i due video dei singoli promozionali, "Vi odio" e "Lontano". C'è tutto il progetto, anche quello grafico, da poter scaricare dal sito. Sta dando buoni risultati e noi siamo riconoscenti per tutto l'affetto che ci stanno dando.

B: "Facce da Huga" è un altro album importante, l'altro era un doppio LP: vi sentite già arrivati?
D: Assolutamente, abbiamo da costruire ancora un sacco di cose e noi siamo in studio perennemente a costruire pezzi in continuazione. Spero che arrivati non lo saremo mai, così avremo sempre qualcosa di nuovo da proporre e da fare.

B: Da dove nasce il gemellaggio, se così si può chiamare, con bastardidentro.com?
L: Avevamo fatto un pezzo in una compilation di bastardidentro.com, da lì ci siamo un po' affezionati a loro, gli abbiamo proposto questa cosa, è risultata interessante, abbiamo deciso di fare questo esperimento insieme a loro e abbiamo messo il disco in free download.
D: Insieme a loro e ad altri siti partner che potete trovare sul nostro sito.
L: Loro ci hanno appoggiato ed è stato quindi un aiuto per noi, è stata una mossa che è risultata conveniente, positiva e ci ha fatto raggiungere tanti download. Che piaccia o no il disco, questo è un altro discorso, il punto è che noi siamo riusciti ad arrivare a tante persone senza l'appoggio di radio, tv, i soliti canali... Abbiamo voluto provare da soli, con l'aiuto del passaparola, di internet e alla fine il disco è arrivato.
R: Si è voluto fare un progetto differente da quello che la gente comune che fa un disco pensa sia d'obbligo fare: Ho fatto il mio disco, l'ho stampato, adesso lo voglio distribuire, vado in SIAE, vado a cercare un'etichetta... Abbiamo provato per tre volte questa strada, abbiamo visto che portava in dei burroni e abbiamo provato a fare un altro giro per arrivare allo stesso risultato.
D: E' un fatto molto più di cuore. Abbiamo detto via, lasciamo tutto in libertà ed è venuto fuori quello che è "Facce da Huga".
L: I feedback li abbiamo avuti subito, mentre quando fai uscire un disco, secondo i canoni standard, i risultati magari li hai dopo, dopo un anno ti rendi conto se il disco è andato bene o male. Con l'autoproduzione ora come ora stampare un disco è veramente impossibile, se poi le major fanno le cifre che ci dicevi tu, effettivamente non è che convenga tanto ingabolarsi con un'etichetta, a 'sto punto abbiamo sperimentato noi tre, senza l'appoggio dei canali standard che comunque non rifiutiamo assolutamente, favorevolissimi a radio e tv, però abbiamo voluto provare se con internet si riusciva lo stesso a raggiungere il nostro obiettivo: far arrivare la nostra musica.
D: Non siamo nemmeno contro le etichette, in realtà. Il nostro è stato semplicemente un distaccarsi da quell'ambiente. Rispetto per tutti, ognuno fa il suo lavoro.

B: E' vero che non siete con una major ma a livello di notorietà è come se lo foste. Però non tutti i siti a cui siete affiliati sono frequentati da amanti dell'Hip-Hop, hanno un'utenza eterogenea: voi a che pubblico mirate, a chi vorreste rivolgervi, c'è qualche gruppo di persone in particolare?
D: In realtà quando fai un disco non decidi a chi rivolgerlo, lo fai perché hai qualcosa da dire, altrimenti probabilmente noi non l'avremmo mai fatto. Il fatto che esca anche dai confini Hip-Hop per noi è semplicemente un onore, ci fa piacere che la gente nell'Hip-Hop segua quello che noi stiamo facendo come ci fa piacere che gente che è al di fuori si avvicini a questa cosa.
L: Quelli che ascoltano altri generi ci scrivono Io ascolto rock però ho ascoltato il vostro disco e mi è sembrato valido. Questa è una soddisfazione molto più grande, è una soddisfazione che avevamo provato quando avevamo vinto il VociDomani a Pescara nel 2002 e lì ci eravamo scontrati con trecento gruppi da tutt'Italia, di tutti i generi. Per noi aver vinto quell'evento è stata una soddisfazione per dire che non abbiamo vinto un evento Hip-Hop ma abbiamo vinto un evento che bene o male rappresenta tutti i generi musicali in Italia. Queste sono le soddisfazioni, quando ci contatta uno che ascolta dance, pop, c'è una larga fascia, ci contattano quelli del '94 come i trentenni, è un grande piacere.
D: Di un pezzo come "Sexcrime" ci hanno scritto delle madri ringraziandoci di aver fatto un pezzo come quello, il bacino d'utenza poi si allarga. Quando sei in fase creativa non ti poni il problema di a chi deve arrivare, poi quando esce ti accorgi di che bacino di utenza puoi avere.

B: In quest'album ci sono featuring con Jack, Puni...che tipo di Rap italiano vi piace?
D: Torme è uno dei miei preferiti, poi Cor Veleno, Club Dogo...
L: Apprezziamo tutto quello che sta andando adesso, soprattutto quello che sta andando con le major perché danno visibilità all'Hip-Hop, ci sono dei buoni riscontri e questo ci fa piacere. Siamo contenti per tanti gruppi che abbiamo conosciuto personalmente e coi quali abbiamo vissuto esperienze nei locali e adesso li vediamo in tv, realizzati, è una bella soddisfazione vedere che queste persone hanno raggiunto il loro obiettivo
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B: Si può dire che siete un po' distanti, distaccati da quella che è la scena più underground del Rap italiano, quindi tutti quegli artisti nostrani, mc e produttori, che si ispirano fortemente a indie label americane, vi sentite più vicini e simili ad artisti che stanno con le major o che in generale sono più in vista?
L: Noi rimaniamo comunque favorevoli all'underground, non ci etichettiamo né underground né commerciali.
R: Collaboriamo moltissimo con artisti che sono underground e credo che anche noi lo siamo ancora, perché finché io non avrò un conto in banca da centomila euro, mi sentirò ancora abbastanza sottoterra. L'abbiamo sempre coltivato, continuiamo a collaborare con tutti gli artisti con cui negli anni abbiamo incontrato e stretto amicizie, che siano nell'underground o che non lo siano...
D: E' un rapporto di stima, più che di appartenenza a quello che può essere l'underground o il commerciale. Sono tutti amici, gli ospiti nel disco, tutta gente che o vediamo spesso o abbiamo conosciuto di persona.
R: Credo che fare musica sia un percorso, noi non abbiamo scelto dove dobbiamo andare, perché se no saremmo andati a bussare alla porta della WEA...anzi, avevamo un contratto e potevamo fare delle scelte diverse. Abbiamo scelto di fare quello ci andava, stavolta ci andava di fare una roba diversa, volendo potevano scaricarcelo dieci persone e non succedeva nulla, il rischio è stato anche quello però avevamo molta fiducia nel progetto. Non è che ci vogliamo distaccare da un certo ambiente.
D: La soddisfazione in questo momento è vedere che All Music sta programmando un video come "Vi odio", che palesemente non è un pezzo commerciale, è un pezzo molto duro.
L: Anzi, avevamo due video, "Lontano" e "Vi odio" e loro hanno scelto "Vi odio". Anche se ce lo passano poco, è un grande segno, non hanno scelto un pezzo che poteva risultare un po' più scontato perché era un pezzo d'amore e senza parolacce, hanno scelto "Vi odio" che invece è molto più pesante, molto difficile per i palinsesti standard italiani. Anche se ce lo passano di notte, è una grande soddisfazione.
D: Ricordiamo che è stato per due settimane il più votato, quindi abbiamo avuto dei passaggi nella classifica, sia black che ufficiale, e questo testimonia il fatto che la gente segue questa roba, la vuole, la vota. Oramai credo che il potere di internet e della gente valga tanto perché fa vedere realmente i risultati. Tu piaci, la gente prende, vota e porta quella roba ad un altro livello, differente da quello che potrebbe essere...
L: E noi crediamo veramente tantissimo nelle persone, nella gente che ci segue, tanto che teniamo sempre i contatti su MySpace, su MSN, abbiamo reso pubblici i nostri contatti per poter interagire anche se facciamo fatica. Cerchiamo di parlare con tutti, di riuscire ad avere un rapporto con tutte le persone che ci seguono. Per noi questo è importante, non vogliamo chiuderci, vogliamo essere aperti perché continuiamo sempre a crescere, a maturare, viviamo le nostre giornate lavorando, la sera facciamo musica. Viviamo in un contesto che ci porta a capire qual è la vita reale, veniamo comunque dalla provincia, da realtà non di stralusso e quindi sappiamo apprezzare queste cose tutti i giorni.
D: Siamo comunque dei fan della musica e dell'Hip-Hop, abbiamo dei fan ma lo siamo a nostra volta di qualcun'altro. E' bello vedere che c'è gente che segue quello che facciamo, vedere ai concerti la gente che canta a memoria i pezzi, quando saliamo per noi è qualcosa di stupendo: qualcuno che canta una canzone che tu hai concepito per i cazzi tuoi, è qualcosa di molto forte.

B: La figura del dj. I beat che usate voi sono belli melodici eppure non c'è mai la rinuncia allo scratch, che invece è un elemento che viene di solito messo da parte quando le strumentali sono così. La vostra è una scelta stilistica o dettata dall'amicizia, dal fatto che comunque Ronin faccia parte degli Huga Flame?
R: Una cosa che a me fa ridere è che ogni tanto noi veniamo presi di mira da personaggi che si reputano underground che esaltano progetti che di underground hanno veramente poco. Non lo dico per autocelebrazione ma la figura del dj è per il 99% la spina dorsale dell'Hip-Hop. Un gruppo che riesce a superare l'ambiente Hip-Hop e portare la figura del dj e la disciplina dello scratch, molto di nicchia, fuori da quell'ambiente, fa qualcosa di valore. Abbiamo sempre cercato di portarla avanti mettendo gli scratch in brani in cui potrebbero benissimo starci come nei pezzi d'amore, riflessivi, cercando di contestualizzare il tutto per dare un valore aggiunto e far capire che l'origine di quello che facciamo è Hip-Hop. Io mi ispiro molto ai Dilated Peoples, se tu vai a vedere un concerto dei Dilated è un orgasmo, capisci che cos'è l'Hip-Hop. Cerchiamo di ispirarci a tante cose ma anche a quel concetto che comunque è l'Hip-Hop.

B: Concludo così vi lascio andare: anticipateci qualcosa dei vostri prossimi progetti.
D: Basta visitare il nostro sito o il nostro MySpace e lì trovate tutti i nostri spostamenti, date, tutto quanto.
L: Stiamo programmando il nuovo videoclip di "Coltelli da cucina", che sarà il nostro prossimo singolo, lo butteremo fuori online, cercheremo i soliti canali che abbiamo utilizzato fino ad adesso. In più stiamo portando avanti il progetto RapBull che è andato molto bene, adesso siamo pronti con il nuovo video di "Ce l'ha dentro" e inizieremo il secondo capitolo, andiamo avanti.
D: Porteremo sicuramente live "Facce da Huga" il più possibile, ovunque, dovete veramente MORIRE con 'sto disco! Continueremo a martellarvelo fino alla nausea! Ci teniamo, è una roba a cui abbiamo lavorato veramente col cuore e ci teniamo ad arrivare in qualunque parte d'Italia a far ascoltare questo album.

http://www.myspace.com/hugaflame

Si ringrazia DB dello StreetBeat Team per la registrazione