DJ GRUFF - UNO

Reviewed by Moro

Il ritorno alle origini, ai suoni grezzi e allo stile che lo hanno fatto conoscere e lo hanno consacrato come uno dei personaggi più influenti della scena nostrana. Così Gruff torna con un disco di Rap facilmente catalogabile, in puro e crudo dopa style. Uno, il primo numero, il più semplice ma anche il più importante, senza il quale non ci potrebbero essere tutti gli altri. Il disco, infatti, potrebbe tranquillamente essere catalogato all'inizio della sua carriera, sia per lo stile delle produzioni che per i temi trattati. Inevitabilmente il tutto potrebbe suscitare un alone di muffa e di stantio, ma io non sono di questo avviso: Gruff è un artista eclettico ed intelligente e anche questa volta, ribadendo le idee che lo hanno consacrato nell'olimpo dell'Hip-Hop, riesce a coinvolgere pienamente l'ascoltatore nei suoi mondi musicali. L'album si apre con la splendida "Dj Gruff Hip Hop storia", un viaggio dai primi esperimenti col giradischi fino al ritorno dal Giappone, tutto su una base minimale con scratch classici e poco elaborati per centrare tutta l'attenzione sul testo. Segue "Gioviali", canzone classicissima per lui: un susseguirsi assurdo di metafore, giochi di parole, assonanze e doppi sensi su un tappeto sonoro arricchito da una splendida batteria in controtempo. Molto interessante e innovativa anche la base di "La similitudine del verso", che tratta un tema molto caro al nostro Gruff, il sucker! I vaneggiamenti si susseguono a ripetizione in "Carta, calamaio e penna" e in "Mi c..o il c..o", dove c'è una strofa geniale che ha come tema niente meno che la merda... Si cambia decisamente registro ne "Il bosco di fuoco", una traccia strumentale ma con una grande anima: viene infatti campionato il tema di "Fahrenheit 9/11" di Michael Moore per ricordare il dramma delle torri gemelle ed inevitabilmente criticare la politica di Bush. "Mamma" invece è una dolce ballata per la donna più importante di tutti noi, che viene omaggiata anche attraverso una citazione di "Somewhere Over The Rainbow". Ritorna a materializzarsi la lingua biforcuta in "Lifegosonio", critica ai dj commerciali che fanno solo scena e che non conoscono a fondo la musica, d'altronde Gruff è un purista dell'arte del djing e ciò potrete verificarlo coi fatti in tutto il disco, specie in "I.P.A.S. 2004", dove usa in maniera egregia i suoi milledue. Dal punto di vista strettamente produttivo una delle canzoni più interessanti è "Puruchan NO", dal sapore lievemente orientaleggiante e arricchito da una bella vocina campionata, mentre la meno riuscita è forse "Svarionatissimo", eccessivamente statica. Come suo solito Gruff è forse un po' troppo autocelebrativo, ma si sa che lui è così, semplicemente certe cose se le può permettere, tanto poi si rifà con la classe che mette in tutto ciò che tocca: in questo caso radici ben piantate nel suo orto, ma rami protesi al cosmo della sperimentazione.


TRACK LIST
Dj Gruff - Uno (PL Records 2005)
  1. Dj Gruff Hip Hop storia
  2. Gioviali
  3. La similitudine del verso
  4. Carta, calamaio e penna (remix)
  5. Mi c..o il c..o
  6. Il bosco di fuoco
  7. Svarionatissimo
  8. Mamma
  9. I.P.A.S. 2004
  10. Lifegosonio
  11. Puruchan NO
  12. Lucidafollia pt. 2
  13. Outrozzo
BEATZ
Tutte le produzioni di Dj Gruff