GROOVENAUTI - OVERKILL

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Secondo un luogo comune abbastanza diffuso tra profani e detrattori, l'Hip-Hop italiano altro non è che la fotocopia un po' più povera (non solo in termini economici) di quello americano, tesi peraltro spesso alimentata, consapevolmente o meno, da illustri sconosciuti e personaggi di spicco della scena tricolore particolarmente avvezzi alla riproduzione in serie di modelli già noti; ciononostante nella maggior parte dei casi le medaglie di facce ne hanno almeno un paio. Prendiamo ad esempio "OverKill", seconda uscita per i Groovenauti dopo "Hiphopatronik": esteticamente Psycho e Max fanno apertamente riferimento ad Anticon, Def Jux e realtà underground di pari specie, a ciò però aggiungono una propria chiave di lettura ed interpretazione dell'Hip-Hop (qui a stretto confine con l'Elettronica), un concept molto elaborato, soluzioni musicali curate ed omogenee. Secondo la overkill hypothesis il potenziale distruttivo del genere umano ha portato all'estinzione di diverse specie animali, partendo da tale assunto i Groovenauti tracciano un'ulteriore prospettiva, ovvero che il processo sia ancora in atto ma con conseguenze differenti (e per certi versi perfino più devastanti). A soccombere oggi sono l'identità ("Figli di mezzo"), la possibilità di una convivenza pacifica ("La guerra del bene", con Esigenza e Delitto Perfetto), la capacità di giudizio ("Videodrome"), l'uomo stesso insomma ("Noi non siamo il futuro"). Altrettanto enigmatici (un po' come il cinema di David Lynch e David Cronenberg, puntualmente citati) il viaggio nel tempo di "John Titor e l'inevitabilità", la vertiginosa ricerca di sé stesso in "Meta-morfico" e le immagini opache che scorrono lungo i binari di "Stazionauti". Sul versante musicale Max sprigiona una cacofonia schizofrenica che ha ben poco di italiano: le batterie esplodono, i pianoforti sono ipnotici, i bassi fanno posto a distorsioni metalliche e le tastiere lacerano qualsiasi melodia. Complimenti allora ai Groovenauti per l'originalità, le idee ed il coraggio, "OverKill" è la risposta tangibile a quel luogo comune di cui sopra.


TRACK LIST

Groovenauti - OverKill (Slowater Records 2008)
  1. Figli di mezzo
  2. L'ombra di un'ombra
  3. John Titor e l'inevitabilità
  4. E' solo la fine di un uomo [Feat. Il Lato Oscuro della Costa]
  5. Meta-morfico
  6. Fermoimmagine [Feat. Esigenza]
  7. Membro fondente
  8. Consumi piumini
  9. Videodrome
  10. La guerra del bene remix [Feat. Esigenza e Delitto Perfetto]
  11. Strazionauti
  12. Luoghi insoliti suoni infiniti [Feat. Tekem e Nataninez]
  13. OverKill [Feat. Tekem]
  14. Noi non siamo il futuro [Feat. Pest]
  15. OuTrash
BEATZ
Tutte le produzioni di Max Producer eccetto per le tracce #4 e #10 co-prodotte da Nada