Gemitaiz - L'unico compromesso

Reviewed by Moro

Gemitaiz, rapper romano classe '88, pur essendo molto giovane di gavetta ne ha fatta tanta: parecchi mixtape, l'incontro con CaneSecco e i progetti underground, le collaborazioni con Honiro.it e il socio MadMan. Durante questo periodo formativo l'mc ha avuto modo di dimostrare ampiamente le sue doti, molte aspettative erano riposte in questo ragazzo, quindi, ritenuto da molti uno dei più promettenti astri nascenti dell'attuale scena italiana. A metà 2013 ecco la firma per Tanta Roba di Guè Pequeno e Dj Harsh e, al contrario, ora tanti urlano allo scandalo. Non credo che dietro "L'unico compromesso" si celino grandi strategie di marketing o pressioni dei boss dell'etichetta, non avrebbe alcun senso, sta di fatto che l'album esce per una label che ha sicuramente la forza giusta per spingerlo verso un bacino d'utenza molto ampio, ma risente di scelte che è lo stesso Gem a imporsi: il tema ricorrente di tutto il disco è il voler dimostrare a parole di essere vero, di essere sempre lo stesso ragazzo, di venire dalla strada e di mantenere ancora connessioni con quest'ultima. Ciò, però, va dimostrato con gli argomenti che affronti, con l'abilità acquisita sul campo, non basta sottolinearlo ossessivamente - forse una certa dose d'insicurezza e le reazioni che immaginava di dover affrontare lo hanno portate a stare un po' sulla difensiva. Personalmente, non m'interessa per chi firmi, se spacchi spacchi, punto, ma non me lo devi dire di continuo, lo devi dimostrare. "L'unico compromesso" risulta invece ripetitivo e ridondante, riassunto tutto in un solo brano come "La testa mia", che incarna a pieno ciò che Gemitaiz intende proporre; ascoltate comunque con attenzione questa bella traccia, avrete il tema portante e una delle prove migliori offerte dall'mc. Il Rap di Gemitaiz è senza dubbio di buon livello, incastri efficaci, uso articolato delle allitterazioni, mi piace molto quando va in extrabeat e, al contrario, mi irrita quando se la vuole cantare, come in "Fuori di qua": nessuno gli ha detto di essere stonato?! La voce è infatti ancora un po' acerba, un po' troppo pulita e giovanile - ma questo è solo un giudizio personale - , il vero problema è dato semmai dai ritornelli, troppo slegati dal contesto: non c'entrano nulla in nessuna canzone, né per senso, né per musicalità. Le basi, infine, sono ben costruite, tutti i produttori, a partire da Il Tre, 2nd Roof, Mixer T e The Ceasars, consegnano strumentali piacevoli; un appunto, però, a Dj Sine: il beat della titletrack è troppo simile a quello di "Attica" in "Monster" di Noyz Narcos. Per inciso, l'ultima parte del disco cela gli episodi migliori: "Ti amo", "Collier", "Forever True" e "Winner & losers" chiudono l'uscita risollevandone un po' la varietà e il risultato complessivo. Sinceramente, non metto nessuna croce sopra Gemitaiz, anzi confido che nel prossimo disco riesca a proporci un progetto sereno, senza limiti autoimposti, più mentali che tecnici. In fondo non deve dimostrare niente a nessuno, deve sentirsi libero e arrivare alla maturità, trattando argomenti veri e sentiti. Le potenzialità e il talento non gli mancano di sicuro, aspettiamo fiduciosi...


TRACK LIST

Gemitaiz - L'unico compromesso (Tanta Roba 2013)
  1. 2013 (accendila)
  2. Quando mai
  3. Fuori di qua (out of my way pt. 2)
  4. Lo stesso
  5. L'unico compromesso
  6. Pistorius [Feat. MadMan]
  7. La testa mia
  8. Mondo spaccato
  9. Celebrity
  10. Mettere giù
  11. K-hole [Feat. Salmo]
  12. Ti amo
  13. Occhi di vetro [Feat. Ntò]
  14. Collier
  15. Lo faccio bene
  16. Forever true [Feat. Ensi e Bassi Maestro]
  17. Winners & losers [Feat. Sercho]
  18. Nevermind (spegnila)
BEATZ
  • 2nd Roof: 1, 6
  • 3D: 2, 7
  • Il Tre: 3, 12
  • Dj Raw: 4
  • Dj Sine: 5, 15
  • Deleterio: 8
  • PK: 9, 13
  • Mixer T: 10
  • Bassi Maestro: 11
  • The Ceasars: 14, 16, 17
  • Frenetik-Beat e Orang3: 18