Gemello - Niagara

Reviewed by Michele Garribba

Gemello è un pittore. Adora mischiare i colori in un turbine e creare ogni sorta di disegni ed è esattamente così che ogni brano prende il sopravvento sull'ascoltatore. Gemello non procede per assonanze, non segue un filo logico: sputa un abbozzo iniziale d'idea e attorno a quella si diverte a lanciare pennellate, immagini, stereotipi, colori e metafore, rendendo forse chi è dall'altra parte uno spettatore piuttosto che, riduttivamente, un semplice ascoltatore. Ogni parola è selezionata attorno a un'immagine: ci si può vantare con gli amici di come davvero ogni parola e ovviamente ogni verso abbia la sua precisa collocazione e una precisa idea cui richiami, slacciandosi spesso dall'immagine precedentemente richiamata e creando, alla fine di ogni traccia, una logica basata non sul senso stesso ma su una sequenza, appunto, di immagini, l'una dopo l'altra. Un po' come fossero dei quadri, formati a loro volta da altri quadri più piccoli, formati a loro volta da più colori; tutti indipendenti e tutti uniti. E' così che fa Gemello... L'esiguo numero di brani (l'intenzione iniziale non era questa, in verità) ha inoltre permesso ancor di più che ogni sfumatura del lavoro acquisisse maggior risalto, consegnando una dimensione propria ad ogni episodio. Il titolo stesso dell'EP riassume un po' tutto il concetto dell'insieme: non c'è un motivo preciso per cui si chiami "Niagara", ma una cascata richiama perfettamente il fluire di emozioni, incontri ed esperienze che l'mc ha voluto descrivere, lasciandole piovere tutte dall'alto con un flusso pressoché incessante e irrazionale che si rovescia sopra noi, piegandoci alla sua potenza ma lasciandoci ancora sufficientemente lucidi da poter tenere gli occhi aperti per ammirare ciò che ci travolge. La scelta delle strumentali è saggia e originalissima: ritroviamo Squarta e soprattutto Sine impegnati in beat che trascendono molto da quelli cui ci hanno abituati finora, chiamati a interpretare le esigenze liriche di un rapper che comunque mancava sulla scena da diversi anni e che, come detto dallo stesso, sentiva il bisogno di esprimere la sua musica secondo uno schema più razionale e meno a caso (rispetto al precedente "Non parlarmi d'altro"). L'intesa raggiunta tra produttori ed mc ha permesso la creazione di strumentali per certi aspetti inedite e in grado di creare l'ambiente ideale per "Niagara", prendendosi sulle spalle la responsabilità di fare da collante tra ogni lettera sibilata dalla timidezza di Gemello. Al microfono troviamo invece Coez e Briga in due momenti differenti, entrambi immersi senza alcun dubbio nell'album - e sarebbe ingenuo pensare il contrario anche solo dopo l'ascolto della prima traccia del disco, tale è la sua capacità di distinguersi da tante altre uscite. Un minuscolo tesoro, un tesoro di cui apprezzare ogni minima sfaccettatura per sentirsene arricchiti; vietato lasciarsi sfuggire qualcosa: se sfugge un brivido, sfugge l'insieme.


TRACK LIST

Gemello - Niagara (Autoproduzione 2014)
  1. Pulpebre
  2. Venere
  3. Tilt [Feat. Briga]
  4. Testa uragano [Feat. Coez]
  5. Muso di lupa
  6. Nocturnal
BEATZ
  • Squarta: 1, 2
  • Sine: 3, 4, 5, 6