CLUB DOGO - DOGOCRAZIA

Reviewed by Moro

La Universal si accaparra anche i Club Dogo, continuando a pensare che il Rap italiano sia ancora di moda e quindi di poterlo sfruttare a dovere finché è possibile. Economicamente parlando, questa è certamente una tattica giustissima, ma quando si parla di Hip-Hop, anzi quando io parlo di Hip-Hop, trovo importante anche l'etica, che ovviamente non ha nulla a che vedere con le priorità di un'etichetta discografica. Saggiamente i Club Dogo sfruttano la situazione e presentano un disco con tutte le caratteristiche che esigono gli attuali loro fan, non certo chi li aveva apprezzati per "Mi fist". Si adeguano sostanzialmente agli standard di "Vile denaro", che di sicuro aveva segnato una svolta per il gruppo milanese; ma ora, se quell'album andava bene per l'etichetta che li ha messi sotto contratto, che senso avrebbe cambiarne di nuovo la formula? E allora Don Joe sciolina produzione dall'indubbio sapore americano, prediligendo l'effetto break ya neck piuttosto che la ricercatezza stilistica, scelta che, in un prodotto del genere, è anche condivisibile. Jake e Guè ormai si conoscono a memoria, entrambi con le loro caratteristiche e i loro stili, si confermano degli mc's tecnicamente molto capaci e dotati ma prediligono sempre più la punchline di grande effetto a discapito dei contenuti. Canzoni come "Sgrilla!!", "Boing" e "Tanta roba" sono certamente delle hit pazzesche per il mercato dei quindicenni, ma dopo che le hai ascoltate un paio di volte l'attenzione è già scemata. Stessa cosa accade per la curiosità che nasce leggendo tra i featuring i nomi di Kool G Rap e degli Infamous Mobb: servono solo ad attirare un po' d'attenzione ma, in definitiva, a nulla in più di questo. Volendo segnalare un paio di tracce, noterei: "Il mio mondo, le mie regole", che trasmette ancora un appeal molto street, "Meglio che morto", per il contenuto e per la presenza del sempre bravo Marracash, infine "Brucia ancora" per il concetto di base che trasmette ma non certo per la presenza di J-Ax, che pur essendo stato un personaggio importantissimo per la nascita della scena Hip-Hop italiana ha uno stile superato oramai da anni - e questo suo volersi riciclare a tutti i costi nel Rap sinceramente lo trovo un po' fuori luogo. Sono certo che sia una scelta ben ponderata quella di fare "Dogocrazia" così com'è, con queste esatte caratteristiche grazie alle quali si può raggiungere più comodamente un certo settore del mercato, che ti premia con un grosso riscontro immediato, ma che al tempo stesso ti mette nel dimenticatoio già a fine stagione.


TRACK LIST

Club Dogo - Dogocrazia (Universal 2009)
  1. Droga rap
  2. Sgrilla!!
  3. All'inferno
  4. Tanta roba
  5. Il mio mondo, le mie regole
  6. Brucia ancora [Feat. J-Ax]
  7. Boing
  8. Meglio che morto [Feat. Marracash]
  9. Richiamami domani
  10. Né fama, né soldi [Feat. Terron Fabio]
  11. Gunz from Italy [Feat. Kool G Rap]
  12. Amore infame
  13. Infamous Gang [Feat. Infamous Mobb, Vincenzo da Via Anfossi e Montenero]
  14. Ragazzi fuori
  15. Sangue, Strass, Pailettes
BEATZ
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