Delli # Operaperta

A volte occorre davvero poco (si fa per dire...) per realizzare qualcosa di decisamente apprezzabile. Un progetto che si basa sulla semplicità, la genuinità e la coerenza può risultare vincente già in partenza. E' su queste solide fondamenta che è stato costruito "Operaperta", piccolo gioiellino di Delli, che assieme a Fulo forma il duo Kmaiuscola. L'idea che sta dietro al disco è di creare, attraverso i testi e le sonorità, un ambiente lirico/musicale nel quale l'ascoltatore possa inoltrarsi cercando e sviluppando autonomamente la propria esperienza: opera aperta, appunto, l'autore non esprime nessun concetto diretto, ma le varie sensazioni proposte rimangono come sospese nell'aria per permettere a ciascuno di coglierne la sfumatura più prossima alla singola percezione. Nonostante la breve durata complessiva (cinque tracce più intro ed outro per diciannove minuti), i testi sono densi di giochi di parole, incastri e metafore, frutto di un lessico utilizzato e curato con grande abilità: ogni termine pare sia stato pesato con precisione scientifica. Per poter godere appieno di quest'opera c'è sì bisogno di concentrazione nell'ascolto, ma le strumentali, perfette nella scelta dei suoni e nel mood individuato, saranno il vostro fedele compagno di viaggio e detteranno il ritmo dei passi durante questo breve ma intenso percorso musicale. Non è un disco facile da descrivere e scomporre, proprio per quanto detto in apertura, al posto di mille futili aggettivi preferisco quindi consigliarne direttamente l'ascolto perché il tutto, interamente prodotto e curato da Kmaiuscola, è un'ottima uscita in cui Delli dà prova di tutto il potenziale lirico (marchio di garanzia della crew) a disposizione: <<dov'è nascosto/il mio timore frutto di un amore non del tutto corrisposto/io lo sto metabolizzando solo adesso/e ho messo al bando il bandolo della matassa di me stesso/da quando ne ho abbandonato la caccia alle soglie del ritrovamento/si sfilaccia ma si scioglie a stento/intento ad un nuovo nodo, muovo e smodo, provo sodo/trovo il modo, mi corrodo e creo la cicatrice/siedo stravolto nel volto, non credo a molto/ed io la perdo se mi volto come Orfeo con Euridice...>>. A volte è meglio che sia la musica a parlare per e di sé stessa; buon ascolto!