Deal Pacino - Fine dei giochi

Reviewed by Michele Garribba

"Fine dei giochi" è il nuovo album del rapper romano Deal Pacino, membro del collettivo Rapcore alla quinta uscita solista, che si pone come un punto esclamativo volto a sottolineare, con quell'arroganza positiva che spesso appartiene agli mc's capitolini, un percorso musicale costellato di pazienza, sacrifici e lavoro duro. Pacino si affida a un sound tremendamente moderno, effettuando scelte molto accurate sia per quel che concerne le strumentali, a sorpresa non affidate a Dr. Cream (ad eccezione della traccia conclusiva), che rispetto ai featuring, i quali raccolgono pochi nomi, però tutti abbastanza in voga al momento e molto attinenti allo stile che si intende proporre: come detto, un tipo di Rap totalmente conscio del suo potenziale e caratterizzato da una tracotanza che conosciamo benissimo. Il titolo dell'album non è altro che una conferma del messaggio di fondo: analizzare lo stato delle cose in ambito Hip-Hop in Italia, annusarne il marcio e prenderne quanto più possibile le distanze; il tutto a partire dalle esperienze personali narrate in un clima a metà tra realismo e paradosso, senza scendere eccessivamente nei dettagli. Liricamente, però, Deal Pacino si mostra forse limitato all'interno di questo progetto: si percepisce, nello scorrere della tracklist, una certa ridondanza delle tematiche trattate con, spesso a discapito di quanto il rapper avrebbe affermato, delle prese di posizione verso la scena che evidenziano sempre i canonici tre/quattro fattori di cui solitamente ci si avvale per allontanarsi, appunto, e distinguersi dal branco. L'arroganza di cui sopra si rivela anch'essa abbastanza ripetitiva e fondata su un'autocelebrazione a volte fine a se stessa e che, a sua volta, si basa di fatto sul dirsi diverso dagli altri. Queste pecche nel comparto lirico lasciano stupiti, in quanto l'mc fino ad oggi - soprattutto nelle uscite del suo collettivo - si è mostrato capace di rendersi protagonista di episodi estremamente conscious e sentiti. E' anche vero che "Fine dei giochi", come è stato detto, mira esattamente a quello scopo e riesce a conseguirlo, ma ciò non ne giustifica la monotonia di molti brani, i quali, essendo abbastanza immediati e orecchiabili, spesso si perdono tra loro lasciando anche un certo amaro in bocca per quel che sarebbe potuto venirne fuori con un impegno maggiore del protagonista. Le collaborazioni, infatti, lasciano pienamente soddisfatti: Deal Pacino si affida al suo compagno Truth con En?gma, ad E-Green e Rak, a Ntò, tutti pienamente sufficienti e sul pezzo. In particolare, "Basta scegliere" e "Soli in guerra" spiccano tra le quindici tracce e a queste fanno compagnia "Money ectsasy", perfetta per tecnica e Rap su una strumentale fantastica, "Warepublic" e la titletrack, che prendono il sopravvento su quegli episodi nei quali comunque DP svela un'ottima tecnica; purtroppo, le tracce rimanenti più che presentare difetti particolari si attestano grosso modo sullo stesso livello e si somigliano un po' tutte. Le altre produzioni sono affidate a G Romano, JT e Tone De Palma e si rivelano il vero punto forte dell'album, che rimane impresso per il sound più che per i testi, fattore neppure disprezzabilissimo se parlassimo di un mixtape - il che non è.


TRACK LIST

Deal Pacino - Fine dei giochi (Quadraro Basement 2015)
  1. Delitto/The intro
  2. Invictus
  3. Money ecstasy
  4. Non avere paura
  5. Soli in guerra [Feat. En?gma e Truth]
  6. Overdose
  7. Sangue e champagne [Feat. Ntò]
  8. Drive-by
  9. Basta scegliere [Feat. E-Green e Rak]
  10. Warepublic
  11. Spariamo insieme
  12. La fine dei giochi
  13. Segni indelebili
  14. Parlo sporco
  15. Mai come voi
BEATZ
  • G Romano: 1, 4, 5, 7, 8, 10, 12, 13, 14
  • Tone De Palma: 2, 9, 11
  • JT: 3
  • Tom Beaver: 6
  • Dr. Cream: 15