Brain e Madness # 7° cerchio EP

Brain e Madness, chi può dire di non conoscerli? Due tra i nomi più talentuosi dell'underground italiano, con alle spalle dei dischi a dir poco fantastici, un flow letteralmente dell'altro mondo e una capacità tecnica che ha settato a nuovi livelli gli standard della scena: Madness e Brain uniscono le forze per quello che, con tutta probabilità, sarà il progetto più interessante dell'anno. L'EP in questione anticipa soltanto due delle tracce che saranno presenti sul disco ufficiale ("Blasfemi" e "100 megatoni"), ma già fa venire l'acquolina in bocca ad ogni amante del Rap fatto come si deve. Dando un ascolto, anche rapido, alle tracce, si rimane a bocca aperta: "100 megatoni", da sola, vale quanto l'intero disco di qualunque esordiente; "Blasfemi" dimostra come i due non padroneggino solo il Rap tecnico, ma anche quello capace di passare dei messaggi; "Dead man walking" permette ai due mc's di sfoggiare le metriche più particolari e di dare un'altra lezione di tecnica alla scena. Insomma, un tripudio di metriche e incastri che sembrano provenire direttamente dal nirvana dell'Hip-Hop. Non sono soltanto due tra i rapper più capaci tecnicamente, Brain e Madness sono anche incredibilmente complementari, sia a livello di metriche (assolutamente folle Maddy, incredibilmente veloce e vario Brain) che di voce e di interpretazione. Il risultato è qualcosa di perfettamente omogeneo e solido, capace di appagare totalmente chi cerca barre intricate e punchline d'effetto, con buona pace degli alternativi a tutti i costi che snobbano il Rap tecnico ritenendolo non poi così difficile da fare. Per quanto riguarda i suoni, Madness non manca di portare con sé da Roma i beat ruvidi del compagno Brasca (assieme al suo Dj Fuzz10, di supporto anche nei live), mentre Brain richiama nientemeno che Dj Nada (uno dei migliori beatmaker in circolazione, autore di produzioni assolutamente fantastiche per Il Lato Oscuro della Costa): assieme a Skat e Def (riuscitissimo il remix Dubstep di "Dead man walking") producono un comparto sonoro assolutamente all'altezza e abbastanza vario, capace di assecondare le scritture impazzite dei rapper. Insomma, siamo di fronte a due veri e propri geni del microfono, due mc's che rappresentano, a livello puramente tecnico, l'eccellenza - se non il punto più alto - dell'underground italiano, ma che hanno anche argomenti e buona capacità di esprimere concetti e mandare messaggi. "7° cerchio EP" è solo un assaggio e se tutto va come deve andare, il disco ufficiale sarà qualcosa di più della bomba dell'anno: riuscirà forse a stabilire nuovi metri di paragone per chi aspira ad una scrittura spietatamente tecnica.