Oddisee – The Good Fight

Voto: 4

Oddisee2015500Tempo addietro, citando un articolo che lo indicava tra i dieci produttori più sottovalutati, Oddisee rispose sul suo profilo Twitter in maniera un po’ piccata (ma con l’educazione che gli è consona) facendo notare che definirlo underrated equivaleva a sminuire il numero dei suoi tanti fan e che, ça va sans dire, tutto è relativo; in soldoni, ringrazio chi mi augura maggiore notorietà, tuttavia non sono certo l’ultimo sfigato nel business del Rap. E aveva ragione in pieno, perché nell’incrociarne il folto percorso artistico è improbabile rimanerne indifferenti, fermo restando che abbiamo a che fare con una figura stabilmente legata agli ambienti underground. Nato Amir Mohamed el Khalifa a Washington D.C., Odd passa attraverso la Low Budget Crew e approda presto alla Mello Music Group partecipando a molte uscite, in singolo e non (vale la pena ricordare quantomeno i Diamond District); è proprio qui, nella label di Michael Tolle, che il Nostro trova la sua dimensione ideale, diventandone stretto collaboratore oltre che vertice di un roster in costante ampliamento.

Nell’arco di circa quattro anni, ecco arrivare “People Hear What They See”, “Tangible Dream”, “The Beauty In All” e, dulcis in fundo, “The Good Fight”, pubblicato lo scorso maggio: non traggano in inganno la grafica spoglia o il font elementare dell’artwork, l’album è un’esplosione di suoni e colori, l’ennesimo cambio di direzione in una carriera che ha conosciuto diverse fasi e che ora tocca forse il suo punto più ambizioso, individuando un baricentro adatto a un pubblico piuttosto eterogeneo. Merito di una produzione, non si fraintenda il parallelo, che a tratti ricorda il miglior Kanye West – cioè quello di “Late Registration” – per articolatezza e capacità di assecondare un ampio spettro di emozioni, rivelando già nell’introduttiva “That’s Love” (deliziosa!) una densità compositiva di qualità: bpm accelerati, organo, fiati e un lontano accento Gospel per un brano che racconta l’amore con entusiasmo coinvolgente e parole semplicissime (<<when you told me the truth, even if it really hurt/’cause you knew a lie was worse, that’s love>>) ma che vanno dritte a segno (<<and if we love each other, but we can’t stay together/we’ll do worse than better, gotta go kind>>).

Da questo punto di vista, “The Good Fight” è il frutto di scelte e accorgimenti padroneggiati con gusto ed esperienza, passando dal pianoforte incalzante di “Want Something Done” allo xilofono di “Counter-Clockwise”, dalla dolcezza di “Belong To The World” ai sample sporchi di “A List Of Withouts”, dal ritmo mid-tempo di “Contradiction’s Maze” al mood quasi Pop di “Book Covers” – perciò non è detto che i maniaci del sound hardcore gradiranno in toto. Laddove, invece, non c’è nulla da opinare, è sul livello raggiunto dalle liriche di Oddisee: a prescindere dal flow eccellente (danza con le parole su “That’s Love” come sui 5/4 di “Counter-Clockwise”), l’mc esteriorizza la sua realtà di musicista in dodici brani che affrontano temi quali il successo e l’indipendenza (“Want Something Done”: <<glorifying music, that’s abusive and a threat to us/and if you got a message in your records you collecting dust upon the shelf>>), l’importanza di una personalità forte (“Belong To The World”: <<what’s a clique, what’s a crew, what’s a gang to a brother who been doing this thing all along/I belong to my name, that’s the only set I claim>>), i pregiudizi (“Book Covers”: <<have a discussion, stop your assumptions you know me best/it’s hard to read anybody but if you never try/how can you say you better without the measure to sympathize?>>) e l’autocelebrazione, sempre col garbo di un uomo adulto (“Fight Delays”: <<from another sale they tell me I ain’t buzzin’ welp/last year I made well over a hundred stacks>>).

La maturità è appunto uno degli attributi principali di “The Good Fight”, progetto solido, eclettico (pur con moderazione) e di pregevole fattura: se ne apprezzano la musicalità, il tasso tecnico e la discreta originalità, fattori determinanti nel caratterizzare un disco godibile anche in assenza di feroci punchline e inutile spocchia.

Tracklist

Oddisee – The Good Fight (Mello Music Group 2015)

  1. That’s Love
  2. Want Something Done
  3. Contradiction’s Maze [Feat. Maimouna Yousef]
  4. Counter-Clockwise
  5. First Choice
  6. Belong To The World
  7. A List Of Withouts
  8. Book Covers [Feat. Nick Hakim]
  9. Meant It When I Said It
  10. Fight Delays
  11. What They’ll Say [Feat. Gary Clark Jr. and Maimouna Yousef]
  12. Worse Before Better [Feat. Tranqill]

Beatz

All tracks produced by Oddisee

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