Nolan The Ninja – Sportee

Voto: 3,5/4

Senza voler tirare in ballo i meccanismi (a nostro avviso perversi) innescati dall’esplosione dei talent, la mutazione costante di un mercato discografico che si fa sempre più liquido, fruito attraverso la frenesia e l’impersonalità delle playlist, ha contribuito a erodere il ruolo chiave delle piccole label, in passato chiamate a raccogliere un roster di artisti accomunati da precise affinità attorno a un progetto, un’idea comune, e oggi costrette a galleggiare fianco a fianco con realtà microscopiche, spesso destinate a un ciclo vitale fugace. Tra le poche eccezioni – lo ripetiamo con vero piacere – c’è l’operosissima Mello Music Group, giunta al dodicesimo anno di attività in forma invidiabile; e, non a caso, tra i suoi ultimi affiliati ritroviamo proprio un figlio dell’autoproduzione casalinga, Nolan The Ninja.

Nel lustro appena trascorso, l’mc/produttore di Detroit ha rilasciato diversi titoli per la sua Cr(e)ate e poi per la piccola Left Of Center di Dj Soko, dosando le collaborazioni (gradite in particolare quelle con Chris Orrick) e avviando una proficua intesa alle macchine col concittadino 5ynoT; gavetta che, con merito, ha portato il Nostro all’interno di un ambiente stimolante, nel quale abbiamo sempre riscontrato una grande libertà creativa. Fosse uscito dieci anni prima, “Sportee” avrebbe potuto trovare spazio nel catalogo Stones Throw Records, venti anni fa e ci scappava addirittura un aggancio con la Rawkus; non è una questione di corrispondenze millimetriche con pubblicazioni dell’una o dell’altra, bensì di approccio: nei suoi lavori, il buon Nolan Chapman dispensa Rap, tanto Rap, sopra strumentali molto asciutte, caratterizzate da sezioni ritmiche ben scandite e melodie abbastanza minimali. Né più, né meno; la ricetta e gli ingredienti sono quelli della tradizione, non necessitano di essere discussi – come quando ai fornelli c’era la nonna.

<<I’m feeling like Eddie Murphy in ‘87, raw as fuck>>. “Oranges”, il singolo rilasciato in concomitanza all’album, detta subito il mood generale, teso in sostanza all’intrattenimento e all’esibizione di uno stile che, per flow e qualità degli incastri, durante l’ascolto ci sazia. L’appeal è quello un po’ obliquo dei dischi che, nel raccontare la dimensione personale e/o artistica, non trascendono mai in introspezioni e autobiografie troppo minuziose; il Ninja è per la leggerezza e la spontaneità, come quando in “Ties” – su un giro di basso delizioso – evita qualsiasi ambiguità: <<still I’m seeking retirement when I’m 35/alluding I ain’t tryna be rapping at 49>>. Lo spirito è questo e si riflette in una realizzazione che non contempla oscillazioni: parte il beat, l’mc spitta le sue rime, il beat si interrompe, il giro prosegue.

Il tutto su strumentali molto jazzy, che potrebbero avere ascendenze tanto negli A.T.C.Q. quanto nel Madlib del periodo Lootpack: l’intesa tra 5ynoT e Nolan è solidissima, perciò la somma delle parti ha in dote una compattezza, una fisionomia, che ne circoscrive bene il campo d’azione. Qualcuno lamenterà possibili anacronismi; al sottoscritto bastano invece la foga di “Faro”, il breakbeat roccioso di “Gems”, la texture increspata di “Supply” e la filosofia spicciola di “Morals” per drizzare le antenne verso le frequenze di “Sportee”. E se pure la lunga coda di bonus track (solo in digitale) gonfia la durata fino a un’ora tonda, le aggiunte non hanno il fine di allungare il brodo – col rischio di annacquarlo.

Al contrario, tra i momenti più interessanti segnaliamo: il secondo estratto video, “Bloom”, episodio intriso di nostalgia e parole sincere (<<momma told me do the schooling and I bailed/I’m an optimist spirit but fear to fail, fuck it>>), costruito su barre spezzate e silenzi improvvisi; “Poe”, affine alla precedente per sonorità e contenuti (<<my childhood was poor and ridiculed/but momma never raised no fool/some nights, we barely even had food/praying I won’t make it on the news/my peoples did the best that they can do/a college dropout, I ain’t finish school, but/I got the hang of it now, I’m on some new stuff/it’s murder mitten in here, but I’m the cool one>>); la genuina “SP1200 Freestyle”, prodotta addirittura da un veterano come Grap Luva. A proposito dei contributi esterni, assegniamo un pollice su a tutti i partecipanti (T3 dovrebbe ringraziarci…), con una menzione speciale per le due signorine Latasha e Boog Brown.

Scopriamo quindi le carte: Nolan The Ninja non ha un talento sopraffino e non è certo un fine innovatore; “Sportee” non è un capolavoro assoluto e imprescindibile; nella tracklist qualche ridondanza c’è; la cover è colpevolmente brutta; ma: nel suo insieme si tratta di una prova riuscita, che premia l’impegno e la perseveranza di un ragazzo che aveva già dimostrato di possedere numerose risorse. Tocca solo andare avanti e mantenere la rotta, magari alzando quel tanto che basta la posta della prossima scommessa.

Tracklist

Nolan The Ninja – Sportee (Mello Music Group 2019)

  1. Intro
  2. Oranges [Feat. Jaye Prime]
  3. Ties [Feat. Latasha]
  4. Faro
  5. Sport’s Theme
  6. 2 Cents [Feat. Chuck Inglish]
  7. Gems [Feat. A-Minus]
  8. Deity
  9. Ace
  10. Supply [Feat. T3]
  11. Krush [Feat. Black Nix]
  12. Pique
  13. Morals [Feat. Boog Brown and Charlie Smarts]
  14. Paloma
  15. Soil
  16. Thraxxx (Bonus Track)
  17. Bloom (Bonus Track)
  18. SP1200 Freestyle (Bonus Track)
  19. Hermit (Bonus Track)
  20. Poe (Bonus Track)
  21. Felt (Bonus Track)

Beatz

  • 5ynoT: 1, 2, 3, 4, 6, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16
  • 5ynoT and Nolan The Ninja: 5, 7, 8, 9
  • Diego: 17
  • Grap Luva: 18
  • Ovrkast: 19
  • Illingsworth: 20
  • Vibesounds: 21